Direfarebaciare è un luogo di sconfinamenti e di sogno, di incontro e di scambio tra persone che ostinatamente non intendono rinunciare all’utopia, né tantomeno separare il pensiero dall’azione.
A sinistra, a destra, in tv e sui giornali stiamo assistendo all’uccisione del sentimento di verità: siamo in pochi a sporcarci davvero le mani, mentre sarebbe necessario che molti si schierassero, in politica così come nel sociale.
La politica miope accattona e codarda; la politica che coltiva le rendite elettorali della paura, dell’esclusione e dell’odio; la politica che criminalizza i poveri invece delle povertà; la politica che favorisce i business delle mafie, lo spreco delle risorse e le speculazioni immobiliari; la politica che non si è opposta alla trasfusione del razzismo e della xenofobia nelle vene del senso comune, gettando invece benzina sul fuoco dell’intolleranza. Questa politica sta rubando il futuro a noi e ai nostri figli.
Per farla breve: Direfarebaciare avrà una forte connotazione territoriale, di informazione e di denuncia sull’operato delle pubbliche amministrazioni: cosa succede a Pavia, a Vercelli, a Cremona, a Siena, a Genova, a Torino? Tratteremo di mafie e di consumo del territorio; ma guarderemo da vicino anche le svolte epocali che sempre più alimentano quelle migrazioni planetarie di cui oggi intravediamo solo le avanguardie.
Direfarebaciare vuole essere luogo di confronto e di scambio di esperienze “sul campo”: tra chi a Scampia e a Pavia svolge attività di volontariato con gli immigrati; tra chi a Catania e a Milano denuncia la soffocante espansione della criminalità organizzata; tra chi a Genova e a Siena si oppone alle speculazioni immobiliari favorite dalle tangenti.
Racconteremo le mafie del nord, le mafie dai colletti bianchi che operano in borsa, che investono nel grande commercio, che edificano e bonificano banconote e che si candidano a bonificare anche le tossine delle grandi aree industriali dismesse; racconteremo di ecomostri autostradali e non; racconteremo di povertà vecchie e nuove.
Racconteremo i disagi dei giovani e degli anziani ghettizzati in quartieri dormitorio privi di servizi; e la vita di chi ogni giorno la rischia lavorando in nero. E insieme a tutto questo anche i grandi temi: gli effetti della crisi della globalizzazione, le nuove povertà e la difficoltà per le famiglie ad arrivare a fine mese. Cercheremo di fare anche proposte concrete. Insomma, uno spazio aperto a tutti quelli che vorranno promuovere una diversa idea di vita e di civiltà.
5 ottobre 2008 alle 23:43
direfarebaciare[..] è un luogo di sconfinamento e di sogno, di incontro e di scambio tra persone che ostinatamente non intendono rinunciare all’utopia, e nemmeno a separare il pensiero dall’azione.» [continua a leggere] [..]
5 ottobre 2008 alle 23:43
direfarebaciare[..] è un luogo di sconfinamento e di sogno, di incontro e di scambio tra persone che ostinatamente non intendono rinunciare all’utopia, e nemmeno a separare il pensiero dall’azione.» [continua a leggere] [..]
6 ottobre 2008 alle 05:54
auguri e complimenti per questa nuova, bella iniziativa..
6 ottobre 2008 alle 08:58
auguri,e buon lavoro…
6 ottobre 2008 alle 12:57
…S campia P avia E boli S iena…
auguri dal profondo del cuore ,
da una…di Taranto(!)
6 ottobre 2008 alle 18:12
In bocca al lupo Giovanni per questa tua nuova avventura!
Ti leggeremo con l’usuale attenzione ed interesse!!
Fraterni saluti, Pablo Genova
(PRC Pavia)
7 ottobre 2008 alle 08:19
Complimenti Giovanni, un grosso in bocca al lupo per il Blog, di sicuro lo visiterò spesso.
Giuseppe Parroco
7 ottobre 2008 alle 10:20
In bocca al lupo anche da parte mia.
Milvia
7 ottobre 2008 alle 21:54
resistere, resistere e resistere… e soprattutto ricominciare a sognare il futuro.
complimenti!
luciano muhlbauer
8 ottobre 2008 alle 10:30
Interessante! complimenti, caro Giovanni
8 ottobre 2008 alle 10:36
ps: leggerò per bene, ci penserò e poi dirò la mia opinione…
8 ottobre 2008 alle 16:27
dal blog Orasesta[..] Segnalazione di una bellissima iniziativa, dal blog Orasesta direfarebaciare è un luogo di sconfinamenti e di sogno, di incontro e di scambio tra persone che ostinatamente non intendono rinunciare all’utopia, né tantomeno separare il [..]
8 ottobre 2008 alle 16:27
dal blog Orasesta[..] Segnalazione di una bellissima iniziativa, dal blog Orasesta direfarebaciare è un luogo di sconfinamenti e di sogno, di incontro e di scambio tra persone che ostinatamente non intendono rinunciare all’utopia, né tantomeno separare il [..]
8 ottobre 2008 alle 19:06
Grazie. Questo spazio è anche vostro, e domani si comincia. Abbracci.
Giovanni Giovannetti
8 ottobre 2008 alle 22:39
Si è deciso di cancellare un post “tecnico”; ecco i commenti “salvati”:
t.
9 ottobre 2008 alle 12:59
Complimenti. Appena potrò linkerò immediatamente questo blog.
Buon lavoro. Ci rivedremo:)
Sgnapis sloggata
9 ottobre 2008 alle 17:10
“Questa politica sta rubando il futuro a noi e ai nostri figli. ”
Già, è purtroppo verissimo!
Io ho tre figli grandi, con lavori precari, poco o sotto/remunerati con artifici fiscali.
Mi guardano, scuotono la testa, mi dicono: ai vostri tempi si trovava lavoro, adesso quel che c’è se lo spartiscono i figli dei potenti, già introdotti dai genitori negli ambienti “giusti”, se no, in genere si va in qualche agenzia a raccattare briciole….
MarioB.
9 ottobre 2008 alle 18:04
Caro Mario, io di figli ne ho 5, tra i 13 e i 29 anni, e dunque ci capiamo benissimo. Grazie. G. G.
9 ottobre 2008 alle 18:13
Lino, Franca, Milvia, “signore MarioB”, sgnapis loggata e non, e tutti gli altri amici blogger e non blogger di “sconfinamenti”, ecco l’avatar “di servizio” di questo blog.
t.
:)
9 ottobre 2008 alle 22:32
La politica è quanto di più atto a sconfinare esista, in quanto apparentemente ci si aggrega intorno a dei principi, in realtà ci si muove sull’onda degli eventi. Lo dimostra la storia. Si salvano i movimenti, soltanto finché nutriti dalla linfa degli ideali, ma essendo troppo lontani dalla gestione pratica delle cose, riescono a fare una splendida opposizione generando solitamente pessimo governo. Insomma: tutti i sogni muoiono all’alba, per cui spero che qui non s’intenda sognare.
9 ottobre 2008 alle 22:55
… ma nemmeno di imbottirsi di sonniferi :))
10 ottobre 2008 alle 07:08
Cara Flavia, Berlusconi fa “politica” o “antipolitica”? Coltiva l’interesse di tutti o gli affari suoi e quelli dei suoi molti compagni di merende, con la coppola o dal colletto bianco delle mafie, o con il grembiulino piduista di alcune massonerie? E’ “politico” o antipolitico” pretendere una giustizia subordinata ai “poteri forti” e con le mani legate o mobilitare le sue truppe cammellate per ottenere alcune modifiche costituzionali?
Vista così, la cosiddetta “antipolitica” appare persino patriottica perché, come i partigiani, parla di bene comune da salvaguardare e di un futuro migliore per il Paese e per i nostri figli. E di sogni. Di sogni ci ha parlato anche il megalomane Veltroni, ma solo in campagna elettorale, prima di svegliarsi e rendersi conto a chi aveva consegnato l’Italia. Cara Flavia, ogni tanto bisogna decidere da che parte stare. Sono temi sui quali torneremo. Grazie. Abbracci. G.G.
10 ottobre 2008 alle 07:40
navigando[..] è un luogo di sconfinamenti e di sogno, di incontro e di scambio tra persone che ostinatamente non intendono rinunciare all’utopia, né tantomeno separare il pensiero dall’azione (…)La politica miope accattona e codarda; la politica che [..]
10 ottobre 2008 alle 07:40
navigando[..] è un luogo di sconfinamenti e di sogno, di incontro e di scambio tra persone che ostinatamente non intendono rinunciare all’utopia, né tantomeno separare il pensiero dall’azione (…)La politica miope accattona e codarda; la politica che [..]
10 ottobre 2008 alle 10:40
Ho accettato con piacere l’invito di venire a visitare questo nuovo blog, credo che ci verrò volentieri anche in futuro e spero di poter contribuire in qualche modo a renderlo vivo e fruttuoso.
Saluti
Fiordaliso
10 ottobre 2008 alle 11:20
Cara Fiordaliso, la strada l’hai imparata, le porte sono aperte. Grazie. A presto. G.G.
10 ottobre 2008 alle 13:22
buon inizio!
(da Padova)
10 ottobre 2008 alle 14:38
vivere il presente,lottare per l’avvenire,capire dal passato…
ciao e complimenti !!
Andrea.
18 ottobre 2008 alle 22:49
Caro Giovanni,
sei sempre in movimento. Ieri qui a Fermo abbiamo contestato Dell’Utri cantando Bella ciao e urlando Piazzale Loreto! Era dagli anni ’70 che non urlavo così. Giusto, bisogna tornare a fare e a creare senso prima che sia troppo tardi.
Ti abbraccio
Angelo Ferracuti
26 ottobre 2008 alle 00:07
#20: non esiste politica ed antipolitica, così come non esiste popolo e antipopolo. In Italia c’è della gente che ha votato. Un voto fluttuante nel tempo, da destra al centro a sinistra, con movimento di marea. Sinceramente non ho mai conosciuto una parte politica che non facesse gli affari suoi, con un occhio di riguardo per i suoi tesserati. E’ anche vero che la partitocrazia non esiste più, che si fa politica meglio e più onestante da movimentisti, per cui in quest’ottica leggo le tue critiche a Veltroni. Si governa però con la politica e non con lo spirito sognante dei movimenti. Governando ci si sporca. Lo scopo tuttavia, d’una politica sempre più internazionale negli interessi economici, a livello locale si riduce a decidere ben poco e limitatamente a ciò che concerne un vago ordinamento interno che veda le parti sociali procedere in pace, una pace vaga e precaria, ma utile a non affondare. E questo voglio dalla politica: che il mio Paese, in un modo o in un altro NON AFFONDI, perché ad andare all’aria son sempre gli stracci. Se affonda affogheranno quelli che non avranno diritto e accesso alle scialuppe di salvataggio, come sul Titanic.
11 dicembre 2008 alle 17:11
Bravo e in bocca al lupo!
26 gennaio 2010 alle 20:42
Enrico Berlinguer, l’ultimo rivoluzionario del PCI! Un saluto.
14 agosto 2010 alle 09:49
Caro Giovannetti (il caro è un atto dovuto, visto le BALLE -con la B- che racconti), quasi per caso ho trovato e letto alcune pagine del Blog .Mi riferisco alla notizia, dove afferMi che Chiriaco è stato testimone di nozze dell'Avv. Trivi Pietro, per Tua conoscenza (e di chi legge) di seguito Ti spiegherò chi sono, e perchè Ti ho apostrofato con CARO BALLISTA (senza rancore).Devi sapere che l'Avv. Trivi (lo chiamerò PIERO perchè per 40 anni così l'ho chiamato) e il sottoscritto siamo originari di un paesino lomellino (Ottobiano) e abitavamo a 50 metri l'uno dall'altro, e come Tu sai (o lo spero, per cultura storica lomellina e non solo) i ragazzini negli anni 60/70 giocavano nelle "contrade" e ragion per cui la nostra frequentazione risale all'asilo (sempre di Ottobiano) pertanto : asilo, scuole elementari, pomeriggi, sere, lui a casa mia, io a casa sua, con Piero ci vedevamo TUTTI i giorni.Sempre per Tua conoscenza, la frequentazione è continuata da ragazzi e soprattutto dai 20 ai 30 anni dove quasi tutte le sere ci si incontrava. Altresì vacanze insieme: MARE e MONTI.Potrei continuare all'infito, raccontando episodi, anedotti e giorni trascorsi, ma sai 40 anni di vita vissuta sono lunghi.Si cresce, ci si innamora e ci si sposa, e voilà siamo arrivati.Piero sposa una bella fanciulla (Luisa) e IO sono stato il TESTIMONE DI NOZZE (come Lui è stato del mio).Quindi "CARO" almeno questa notizia (sulle altre non mi pronuncio) è una BALLA (sempre con la B), e comunque bastaa documentarsi (archivio parrocchiale di Ottobiano) e in modo semplice verificare quanto dico. Il Testimone di Nozze di Pietro TriviPaolo Lucchiari Architetto
14 agosto 2010 alle 10:15
Caro Lucchinari, grazie! Come dire che tutto il resto fila come una meraviglia e balle non sono (e non vedo come, già che le intercettazioni sostanzialmente sono involontarie autodenunce). Tu continua a dilungarti sulle pagliuzze, io sulle travi, e su Trivi. ps. A proposito, già che c'eri, sapresti dire com'è che Chiriaco sta accanto allo sposo nelle foto scattate il giorno più bello per tutti voi?
8 novembre 2012 alle 16:43
Sono Marchetti Stefano, l’autore dell’articolo “Raffinato scandaloso diabolico 1” pubblicato in questa rivista. Non è che il fatto di essermi trovato un mio scritto pubblicato da chi non conosco affatto, mi abbia seccato poi tanto. Quello che mi lascia un po’ perplesso (oltre al fatto di non saper da chi e come avete ottenuto i documenti) è che tutta l’impostazione di quello che chiamo “La mappazza petrolifera” la trovavo e la trovo tutt’ora poco comprensibile e, per giunta, sgrammaticata.
Per questi motivi ho deciso d rivedere tutto il mio lavoro e, qualora Voi foste interessati ad avere copia della nuova documentazione, sarò ben lieto di inviarvela.
Marchetti Stefano
P.S.: Gli argomenti trattati dalla Vostra rivista, li trovo molto interessanti.