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da Pavia, Irene Campari
Il Comune di Pavia si appresta a vendere le sue quote dell’autostrada Milano-Serravalle. È lo 0,98 per cento della società autostradale Milano Serravalle Milano Tangenziali. Lo ha deciso la maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale il 29 novembre scorso, votando la previsione di bilancio 2009. Incasseranno circa 10 milioni di euro che, soddisfatti, metteranno in banca per ricavarne circa 200mila euro l’anno. Il possesso della quota è stato valutato «non strategico per l’Ente». Anche mia nonna, che di finanza non masticava nulla, non venderebbe – in questo momento – un bene di famiglia per mettere il ricavato in banca. Lo stesso ragionamento è stato fatto dalla Camera di Commercio di Pavia, che ha rifiutato una proposta di vendita della propria quota. Trasformare in asset, in questo momento, un tale patrimonio immobiliare, nella migliore delle ipotesi, è operazione da incompetenti. Vale la pena di raccontare come vanno le cose nella Milano-Serravalle. Non prima però di aver fatto notare come, un anno fa, la Giunta abbia dichiarato di aver concesso per trent’anni il nostro Broletto allo Iuss, poiché non aveva quattrini per ristrutturarlo. E ringraziava di cuore il presidente dello Iuss Roberto Schmid per essersi accollato questa incombenza dal costo di 3 milioni di euro. Le avessero cedute allora avrebbe avuto un senso: i nostri amministratori avrebbero dimostrato, com’era, di non essersi accorti della crisi finanziaria incombente; sarebbero anche apparsi in buona fede; avrebbero potuto utilizzare quei soldi per ristrutturare in proprio il Broletto, restituendolo alla cittadinanza per altri 900 anni. Sarebbero avanzati altri soldi per non aumentare le rette delle mense scolastiche e per evitare l’umiliazione sciocca di un Sindaco che chiede per questo “un aiutino” alle famiglie.
Gli azionisti di Milano-Serravalle sono:
- ASAM 52.901 %
- Comune di Milano 18.600 %
- S.I.A.S. Spa 10.655 % (gruppo Gavio)
- Provincia di Pavia 4.189 % (intende dismettere)
- P.A.R.C.A.M. S.r.l. 4.000 %
- Provincia di Como 3.634 %
- Autostrada dei Fiori Spa 2.884 %
- C.C.I.A.A. di Pavia 1.560 %
- Comune di Pavia 0.907 % (intende dismettere)
- Autorità Portuale di Genova 0.283 %
- Comune di Como 0.200 %
- C.C.I.A.A. di Como 0.127 %
- Autostrada Torino-Milano 0.048 % (gruppo Gavio)
- S.A.T.A.P. Spa 0.007 % (gruppo Gavio)
- Provincia di Lecco 0.003 %
- Provincia di Milano 0.001 %
- Comune di Genova 0.001 %
- C.C.I.A.A. di Milano 0.001%
Le Società Strumentali possedute sono:
- MILANO SERRAVALLE ENGINEERING S.r.l. (già S.I.P.I.T)
- MILANO SERRAVALLE SERVIZI S.r.l.
- Società Autostradali A. PEDEMONTANA LOMBARDA S.p.A. 100,00% (in concessione al Gruppo gavio)
- TEM S.p.A. 32,00%
- CONFEDERAZIONE AUTOSTRADE S.p.A. 16,67%
- AUTOSTRADE LOMBARDE S.p.A. 10,00%
- AUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA S.p.A. 5,25%
- S.A.BRO.M. S.p.A. 15,00% (del Gruppo Gavio e data in concessione al Gruppo Gavio)
- Società di Progetto Aut. Diretta Brescia Milano S.p.A. (posseduta all’ 89.29% da Aut. Lombarde S.p.a.) 1.00%
Il Consiglio di amministrazione è composto da:
Prof. Giampio Bracchi, Presidente
Dott. Massimo Di Marco, Amministratore Delegato
Dott. Carlo Lesca, Vice Presidente
Prof. Carlo Bellavite Pellegrini, Consigliere
Dott. Sergio Borlenghi, Consigliere
On. Luigi Vinci, Consigliere
La società gestisce 185 chilometri di cui 165 in concessione fino al 2028. Le concessioni così a lungo termine rendono praticamente irriformabile il sistema che propende per l’offerta di servizi a netto vantaggio delle società concessionarie. Nel luglio 2005 il gruppo Gavio ha ceduto alla provincia di Milano (Presidente Penati) il suo 15 per cento per 238 milioni di euro. «L’8,8 per cento è stato ceduto dalla Astm e il 6,2 per cento dalla Sias. Si noti che la Sias aveva acquistato nel 2003 il 4,45 per cento della Milano-Serravalle per 23,7 milioni, che corrisponde a una valutazione di 530 milioni per il 100 per cento della società, e due anni dopo ha ceduto a un prezzo che corrisponde a una valutazione di 1.590 milioni per il 100 per cento: ben tre volte tanto. Un prezzo tanto elevato fu giustificato dal fatto che la transazione permetteva alla provincia di acquisire il controllo della società. Ma la provincia assieme al comune di Milano avevano già un’ampia maggioranza, né Gavio poteva pretendere un premio per il controllo avendo egli una quota modesta della società» (Giorgio Ragazzi, I signori delle autostrade, Il Mulino, 2008). Su quella vendita si addensarono molti sospetti. In particolare quello che vedeva la provincia di Milano permettere a Gavio di realizzare sufficiente liquidità per aiutare certi banchieri durante l’era delle scalate bancarie incrociate. Gavio è entrato nel business autostradale solo 10 anni fa e controlla ora infrastrutture che valgono oltre 3 miliardi di euro.
La società produce utili altissimi: il margine operativo lordo (Mol) nel 2006 è stato di 97 milioni di euro, il 56 per cento dei ricavi netti del pedaggio. Le tariffe hanno contribuito a far guadagnare gli azionisti e gli investitori iniziali, tra i quali anche il comune di Pavia. Il valore contabile è quasi interamente ricoperto dal patrimonio. Due anni fa, la Milano-Serravalle Milano Tangenziali ha proposto un nuovo piano di investimenti pari a circa 578 milioni di euro entro il 2012. E in questa florida situazione che diventerà ancor più florida in vista dell’Expo2015, la Giunta comunale di Pavia vende per mettere il gruzzolo in banca.
Si accettano scommesse su chi parteciperà alla gara per l’acquisto della quota del Comune di Pavia e anche su chi vincerà.
circolopasolini.splinder.com
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