Caro Gesù bambino, io voglio bene a tutti

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Lettera immaginaria eppure vera

Caro Gesù bambino, come regalo di Natale vorrei tornare a scuola con i miei compagni Giorgio e Camilla e con il maestro Gabriele. A Pavia stavo in una casa molto piccola ma il mio papà si è fatto male e ha perso il lavoro e siamo andati a dormire in una fabbrica, ma due mesi fa sono arrivate le guardie e ci hanno mandati via. Adesso sono qui a Slatina. In Romania c’è tanta neve e fa molto freddo e non c’è niente da mangiare. Ieri la mia mamma mi ha tagliato i capelli perché in questa casa di legno il tetto è fatto con la paglia e ci sono i pidocchi.
Caro Gesù bambino, mi sono ricordata che il giorno prima di partire il mio compagno Marco mi aveva prestato un pastello colorato. Come secondo regalo vorrei dei pastelli colorati ma portali tu a Marco perché io non posso. Il mio papà dice che vuole tornare in Italia da solo. Aiutalo a trovare un lavoro così anche io la mamma e i miei fratelli torniamo a Pavia e io vado a scuola dal maestro Gabriele. Mi piace molto la matematica ma anche scrivere e leggere le storie della natura e degli animali. A scuola si gioca anche al pallone. La mia squadra è la Juve, ho la maglietta, e il mio idolo è Del Piero. Ho qui lo zainetto con l’astuccio e il mio sussidiario. Ci sono gli esercizi e tante belle cose da leggere, come questa poesia di Cesare Zavattini: «Siamo tutti un po’ angeli, oggi. / Mi pare quasi di volare, / leggero come sono. / Esco di casa canticchiando. / Voglio bene a tutti».
Io voglio bene a tutti. Florina

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