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di Tomaso Kemeny
(per Giovanni e Antonio)
Per l’uomo libero la vita
è permanente spossessamento di sé
per potersi unire ai diversi
nel rispetto delle differenze.
L’uomo libero in un mondo inasprito
nella devozione e culto del Demonio Denaro
si coalizza con i ribelli
all’interesse immediato,
con coloro che stentano a patire
più a lungo la schiavitù
ai condizionamenti del post-umano.
L’uomo libero vuole annunciare
subito a tutti gli uomini e le donne
di buona volontà che il colore
della libertà s’offusca, il fiore
della spontanea empatìa umana
avvizzisce se con i nostri del tutto simili
(se non per la lingua madre
e le leggende dell’appartenenza
diffuse per i campi dorati
dell’eterna infanzia)
non condividiamo il pane quotidiano,
un rifugio dalle intemperie
e quella cultura umanamente
sublime e senza sudditanza
germogliante un giorno lontano
da libertà, fraternità e uguaglianza.
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