Studenti da spennare

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a cura del Sunia di Bologna

Più di 600.000 studenti fuori sede come ogni anno in questo periodo cercano un posto letto o una stanza imbattendosi in un mercato caratterizzato dall’irregolarità e dall’illegalità. La norma è costituita da richieste di canoni altissimi, clausole capestro e vessatorie nei contratti, quando esistono.
In questo settore circa 1,5 miliardi di euro di imponibile ogni anno sfuggono al fisco, tra affitti in nero o contratti registrati per cifre inferiori. L’imposta evasa è pari a circa 300 milioni di euro, cui vanno aggiunti 30 milioni di euro di imposta di registro evasa.
Il Sunia effettua un monitaraggio annuale nelle principali città sedi di Università su un campione di circa 2.000 studenti universitari fuori sede. Questi I risultati: il livello dei canoni “span” richiesti è sostanzialmente in linea con quello del 2009: aumenti tra il 5 e il 10 per cento si registrano a Milano e Roma per posti letto in zone di pregio limitrofe all’Università; nel 50 per cento dei casi il contratto e totalmente in nero, per la quota restante metà dei contratti risultano registrati per una cifra inferiore a quella realmente pagata dagli studenti; l'affitto incide sul budget degli studenti fino all'80 per cento: il 30 per cento degli intervistati ha dichiarato difficoltà da parte delle famiglie a sostenere le spese anche ridimensionando il bilancio familiare, il 15 per cento di questi sta pensando di cambiare sede per avvicinarsi al luogo di residenza della famiglia.
Peraltro il sistema universitario offre posti letto in strutture organizzate solo per il 2 per cento degli studenti fuori sede, contro il 10 per cento di Francia e Germania e il 20 per cento di Danimarca e Svezia.
Oltre ai contratti in nero non scritti né registrati e a quelli registrati ma per una cifra inferiore, le violazioni più ricorrenti sono: contratti transitori irregolari o intestati al genitore e non registrati; affitto ad un titolare e sub-affitti collegati diritto al subentro di altri studenti negato al contraente e riservata, invece, al proprietario la possibilità di nuovi inserimenti affitto posti letto con violazione delle norme sugli affittacamere; locazioni parziali con riserva fittizia di una stanza, irregolarità di accollo sugli inquilini delle spese condominiali.
Sono necessari interventi che possano fornire risposte adeguate a questi segmenti di domanda: sgravi fiscali maggiori per gli studenti e le loro famiglie indispensabili, oltre che per sostenere i redditi, anche per creare un conflitto di interessi che favorirebbe l’emersione dal nero dando la possibilità reperire risorse da destinare ad interventi in questo settore;aumento dell’offerta di residenze universitarie legate, ad esempio, ad interventi di housing sociale; fondo per un contributo all’affitto per gli studenti fuori sede.

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