Giuliano Pisapia ce l’ha fatta, è il candidato sindaco dell’opposizione a Milano. Ha vinto le primarie battendo il candidato del Pd, Boeri, con il 45 per cento dei consensi contro il 40 per cento di Boeri. Ha vinto contro le indicazioni e la macchina del Pd e nonostante i troppi che gufavano e quelli che «sarebbe bello, ma non ci credo, tanto ha già vinto Boeri».
È stata una bella vittoria, perché non ha vinto qualche apparato, ma la voglia di non arrendersi, di cambiare, di non voler morire rincorrendo centri e destri o astenendosi.
È stata una bella vittoria perché spariglia le carte, da molte parti, beninteso, e questo non è un male, anzi, perché nell’immobilismo generale a sinistra un po’ di movimento fa sempre bene.
Oggi ci godiamo il risultato, anche perché abbiamo ri-scoperto che si può essere di sinistra e anche vincere.
Domani si ricomincia il difficile cammino, ci saranno mille problemi ed ostacoli, ci sarà la destra scatenata, chi ritenta la carta centrista e chi non riesce proprio a liberarsi dall’autoreferenzialità.
Chissà come andrà a finire, ma oggi abbiamo la possibilità di poter combattere la nostra battaglia. E quindi, combattiamola.
La bella vittoria di Giuliano Pisapia
da Milano, Luciano Muhlbauer
16 novembre 2010 alle 17:14 |
Pur appoggiato da rifondazione, in realtà Giuliano Pisapia si è fatto apprezzare dalla società civile in generale, come testimonia anche il suo ultimo saggio sulla giustizia (In attesa di giustizia), scritto a quattro mani con Carlo Nordio (dichiaratamente di centro-destra). E' la passione civile il suo punto di forza oltre alla ferma volontà di pensare da uomo libero, evitando anacronistici ideologismi o dettami di partito. Insomma una persona che ragiona a mente fredda col cuore caldo.
leo