Ancora su Saviano

by
di Giovanni Giovannetti

Ci risiamo. Nella seconda puntata di Vieni via con me nuovamente Saviano allude ed elude. Dice anche fesserie (come Carmelo Novella anche Pino Neri avrebbe coltivato il pensiero di una 'Ndrangheta lombarda autonoma dalla Calabria quando è vero il contrario: dopo l'uccisione di Novella, Neri torna alla Regola e alla subalternità con la terra "madre") o, senza batter ciglio, elude il corpo centrale della recente inchiesta antimafia: anche il nord registra l'assalto della 'Ndrangheta alla politica, un assalto riscontrabile a Pavia ben più che a Rho o a Bollate o a Buccinasco.
Pavia, città in cui l'interesse privato – criminale o semplicemente illegale – vince su quello pubblico; città in cui le decisioni sono prese fuori dalle sedi istituzionali; città in cui certa massoneria sembra il collante tra criminalità, speculatori e politici (e magistrati? E altri servitori dello Stato?). Città in cui il consigliere comunale Dante Labate era in affari nell'immobiliare Vittoria con il capo dei capi Pino Neri; città in cui Carlo Antonio Chiriaco, il direttore sanitario dell'Asl incarcerato, più che medico si rivela immobiliarista.
Ieri sera Saviano ha citato Pavia, senza tuttavia fare nomi, né analisi, né riflessioni, nulla. Nulla sull'assalto al sistema sanitario lombardo (all'ospedale San Paolo di Milano ci è anche scappato il morto “suicidato”, quel Pasquale Libri residente a Pavia e parente del boss Rocco Musolino). E quando allude a un politico lo scrittore cita senza nominarlo Angelo Ciocca della Lega nord, uno che – stando alle carte – figura molto meno coinvolto dei Labate, dei Trivi, dei Greco, dei Bobbio Pallavicini, dei “Peppino”, dei Filippi e degli Artuso (sono assessori, consiglieri comunali, rappresentanti del Comune nei cda delle municipalizzate), per tacere di innominati o innominabili come quell'avanzo di galera di Chiriaco, dell'onorevole Giancarlo Abelli, o del consigliere regionale Angelo Gianmario.
Capisco, il tema della politica e delle sue articolazioni massonico/affaristiche traffichine e criminali è assai spinoso e scivoloso, e tuttavia facile da raccontare, specie a Pavia, città dove qualcuno ha abbassato la guardia già prima del 2009 (dopo 14 anni di governo del centrosinistra, nel 2009 la spunta il centrodestra).
In conclusione: quanto paga l'antimafia che si fa spettacolo? Vediamo forse lievitare la civile indignazione ravvivata dalla percezione del pericolo? Vediamo forse meno isolati i pochissimi tra noi che localmente fanno controinformazione o se ne stanno occupando?
Ribadisco: a Pavia mille persone per Saviano, poche decine agli altri incontri, quasi nessuno al Consiglio comunale aperto di lunedì 8 novembre dedicato alle infiltrazioni mafiose nella politica e negli appalti, ovvero la mafia che più ci riguarda, quella sottocasa. Per citare Gaber: è partecipazione? oppure è star sopra un albero ad autoassolversi con l'antimafia delegata a Saviano. Lo scrittore benedetto sia da Fini che da Bersani; lui, ecumenico, al punto da non disturbare la massoneria e il Pdl (coinvolti), da attaccare blandamente la Lega (meno coinvolta), da tacere i nomi.

(qui Saviano)

17 Risposte to “Ancora su Saviano”

  1. utente anonimo Says:

    Nella palude della programmazione televisiva c'è qualcuno che è riuscito a costruire (Report e Presa Diretta, per esempio). In quella stessa palude "Vieni via con me" è una buona costruzione, e viene vista da moltissini come una cosa meravigliosa. In buona fede e con qualche buona ragione, i moltissimi hanno "solamente" preso coscienza che può esistere una televisione diversa. A me è piaciuta, a me che non sopporto più la televisione. Se c'è qualcuno che poi approfondisce o ribatte o contesta, gliene sono grato anche perchè mi fa pensare che tutte le trasmissioni potrebbero essere causa di dibattiti e se non lo sono vuol dire che la palude è ancora da bonificare. Con stima per i contenuti di questo sito.

  2. cartabaggiana Says:

    fatto salvo il principio che si possa discutere l'operato altrui e non prendere per oro colato le parole che proferisce, però c'è modo e modo.

    sta anche bene osservare come Saviano – come chiunque – possa fare affermazioni poco documentate, ma da qui a dire che cavalca il professionismo dell'antimafia è profondamente scorretto, e anche parecchio.  

    in fin dei conti:

    1) Saviano scrive, denuncia e divulga

    2) parla di onestà, coraggio e bellezza;

    domanda: che male fa?

    campare del suo lavoro, è questo il suo torto?

    che ben venga sempre qualcuno che parla di onestà bellezza e coraggio.

    ossequi.

    Cartabaggiana

    http://estatesammartino.splinder.com/

  3. GGiovannetti Says:

    E dove sta scritto che Saviano cavalca il professionismo dell'antimafia? E dove sta scritto che a Saviano è vietato campare del suo lavoro? Ho scritto che Saviano dice (inesattezze), denuncia (chi pare a lui), divulga (mezze verità). Come dire che l'altra metà delle mezze verità a volte sono balle, molte sono inesattezze, moltissime sono omissioni, come appunto “dimenticare” chi, insieme alla Lega, – il Pdl, Futuro e Libertà e persino il Pd – porta la responsabilità politica, etica e penale dell'inquinamento della politica da parte delle cosche.
    Da questa classe dirigente cialtrona posso aspettarmi di tutto, anche le verità parziali, anche la manipolazione del linguaggio. Ma da uno scrittore, da un intellettuale pretendo nude verità, non giochini su cosa è opportuno dire o non dire. Pretendo che lui dica cose esatte proprio perché lui è Saviano, uno che si è assunto la responsabilità di comunicare a milioni di persone. Dunque ben venga qualcuno che parla di onestà bellezza e coraggio, possibilmente in modo documentato e facendo nomi e cognomi. Ma il coraggio non sempre uno se lo può dare.

  4. cartabaggiana Says:

    be', ha scritto lei l'espressione "quanto paga l'antimafia che si fa spettacolo?" il che praticamente equivale ad imputare a Saviano di cavalcare il professionismo dell'antimafia.

    ad ogni modo, sono senz'altro d'accordo con lei quando dice che dacchè Saviano è Saviano, ovvero prima di tutto un intellettuale, si debba pretendere maggiore documentazione.

    tuttavia, mutatis mutandi, auspicare che Saviano parli in maniera documentata e "..facendo nomi e cognomi.." lasciando intendere tra le righe che normalmente non lo fa, è una generalizzazione gratuita, non che del tutto inesatta.

    se vogliamo, nello specifico della mafia  a Pavia Saviano avrebbe forse potuto essere più documentato, ma in generale è evidente che lo è abbastanza, e i nomi e cognomi li fa eccome!

    non scordiamo che il tempo televisivo non è fruibile come leggere un libro.

    mentre 'Gomorra' è il libro che è, che di nomi e cognomi trasuda, come ne hanno trasudato le precedenti trasmissioni monotematiche sempre con Fazio, in tv c'è poco spazio all'approfondimento. 

    ovvero, se Saviano è mancato nel fare nomi e cognomi dello specifico mafia a Pavia, non mi pare proprio che sia per mancanza di coraggio.

    se i nomi di Sandokan, Casalesi, Castlevolturno, Antonio Iovine etc. oggi sono nomi usciti dall'ambito 'protetto' e anonimo della cronaca locale casertana, lo si deve proprio e unicamente a Saviano.

  5. cartabaggiana Says:

    Pavia, ‘ndrangheta e dintorni[..] Vorrei, Cari Amici, spendere ora due parole su Roberto Saviano. Roberto Saviano è uno che scrive, denuncia, divulga. è il suo mestiere, e lo fa, a mio avviso,molto bene. Saviano trova anche il tempo e il modo di parlare perfino di [..]

  6. GGiovannetti Says:

    be', ha scritto lei l'espressione "quanto paga l'antimafia che si fa spettacolo?" il che praticamente equivale ad imputare a Saviano di cavalcare il professionismo dell'antimafia.
    Qui intendo quanto paga nei termini di risposta popolare e di massa alla malavita organizzata. E infatti subito dopo domando: “Vediamo forse lievitare la civile indignazione ravvivata dalla percezione del pericolo? Vediamo forse meno isolati i pochissimi tra noi che localmente fanno controinformazione o se ne stanno occupando?
    A Pavia mille persone per Saviano il 4 ottobre, poche decine agli altri incontri, quasi nessuno al Consiglio comunale aperto di lunedì 8 novembre dedicato alle infiltrazioni mafiose nella politica e negli appalti, ovvero la mafia che più ci riguarda, quella sottocasa. Per citare Gaber: è partecipazione? oppure è star sopra un albero ad autoassolversi con l'antimafia delegata a Saviano.

    tuttavia, mutatis mutandi, auspicare che Saviano parli in maniera documentata e "..facendo nomi e cognomi.." lasciando intendere tra le righe che normalmente non lo fa, è una generalizzazione gratuita, non che del tutto inesatta.
    No, Saviano non lo fa, e dice anche fesserie. Un esempio? Al nord come nel resto del Paese, la pubblica amministrazione assegna compiti alle Regioni, alle Province e ai Comuni, e ai comuni pertiene l'elaborazione dei Pgt, i Piani di governo del territorio. Il nord in mano alla Lega? La Lega responsabile del radicamento sul territorio e dell'inquinamento della sfera politica da parte della 'Ndrangheta? Allora venga a Pavia, la città di Chiriaco, di Bertucca e di Pino Neri, la città dei rapimenti Ravizza e Casella, città governata per 14 anni dal centrosinistra, anni in cui, nonostante il decremento demografico, si assiste alla cementificazione di ogni zolla libera di terreno vergine agricolo. Calano gli abitanti e aumentano le case: ovviamente edilizia residenziale (quella popolare è il 4 per cento; 800 famiglie rimangono in lista d'attesa). A pavia si contano 3000 appartamenti sfitti e altri 1000 rimangono invenduti: chi trae vantaggio dall'urbanistica borderline e dall'inutile spreco di territorio? Chi può permettersi investimenti così ingenti senza un ritorno a breve?
    Al dunque, come è evidente qualcuno ha abbassato la guardia, ma trasversalmente, e favorito l'interesse dei privati, mafiosi e no. Tutta colpa della Lega, come riferisce Saviano e ribadisce Fazio?

    se vogliamo, nello specifico della mafia  a Pavia Saviano avrebbe forse potuto essere più documentato, ma in generale è evidente che lo è abbastanza, e i nomi e cognomi li fa eccome!
    No, Saviano non li fa (è un valente specialista di Camorra campana) e men che meno denuncia la sfera politica (se non in generale) e l'interazione delle mafie (quando non la colonizzazione) con le istituzioni e i poteri forti come massoneria. Quanto a Pavia, è semmai la città paradigma del Nord e della nazione, il ventre molle di un Paese che si rivela a ventre molle.

    non scordiamo che il tempo televisivo non è fruibile come leggere un libro.
    Il tempo televisivo per dire fesserie su Galasso, Pino Neri e la Lega Saviano lo ha trovato. Sarebbe bastato farne un uso migliore, almeno documentato.
    Detto questo, come è ovvio il problema non è Saviano, semmai il meccanismo narcotizzante – anche televisivo – che inibisce la partecipazione, la coscienza critica non si traduce in mobilitazione. Appunto: la libertà di rimanere sopra l'albero.

  7. cartabaggiana Says:

    che sinistra e destra siano denominazioni di comodo è evidente già da tempo.
    che la sinistra si fregi di gravi – come minimo gravi! – mancanze  amministrative e politiche non meno che la destra è storia, purtroppo, arcinota.
    e lo dico da uomo di sinistra e siciliano per giunta siciliano.

    è da qui che abbiamo insegnato agli altri come si fa, un certo know how lo abbiamo esportato noi.
    è noto che la Sicilia in questo è stata da sempre laboratorio.

    basta vedere le evoluzioni della giunta lombardo in questi ultimi due anni, un capolavoro.
    a livello nazionale, poi, personalmente una chiacchierata con dalema, bassolino, veltroni me la fare volentieri. una lunga chiacchierata. 
    ma noi siciliani non siamo soli in questo.

    sul meccanismo narcotizzante della tv, lei è stato fin troppo magnanimo; diciamo proprio che la tv rincoglionisce. è insito nel mezzo.

    ma come tutti i mezzi, c'è modo e modo di utilizzarlo.

    bisogna saper scegliere.

  8. cartabaggiana Says:

    p.s.

    il commento #5 non l'ho postato io.
    non capisco come terzi abbiano postare un commento in mia vece e con la mia firma, l'avatar di lupo alberto.

    Cartabaggiana/Gabriele

  9. utente anonimo Says:

    Sui rifiuti cade la maschera di Saviano… il "paravento"  di Cristian Abbondanza (Casa della Legalità di Genova)

    Parlando di "rifiuti" le ambiguità e la disinformazione di Saviano raggiunge l'apice… ed ancora una volta trasmette frammenti di verità, omissioni gravi ed anche qualche falsità grossolana. Un panorama, quello disegnato nella terza puntata di "Vieni via con me" da Saviano, che certamente è gradito al "sistema". Schematicamente…

    1) Saviano afferma che se si fa la raccolta differenziata in discarica va solo il 35% dei rifiuti. Falso assoluto… Solo un eco del dato che il "sistema" del business rifiuti spaccia come verità! Infatti quel dato è vero con una raccolta differenziata sporca e non organizzata, ovvero è il dato di quella percentuale che permette, con il perpetuarsi del "ciclo integrato", di avere quanto serve da "bruciare" perché qualcuno possa incassare i Cip6 ed i certificati verdi.Con la raccolta differenziata spinta, ovvero con il porta a porta, ed un impianto pulito per il Recupero e Riciclo Totale, si supera il 93% di raccolta differenziata (e così in discarica ci va meno del 7%)! Questo dato, certo, certificato da molteplici esperienze, a partire da Vedelago (che serve un bacino di utenza di un milione di persone, con un impianto di 50 mila metri quadri), significa: creazione di occupazione, risparmio drastico delle spese pubbliche (degli Enti Locali e dei cittadini), recupero (e quindi risparmio) della materia, realizzazione di compost di qualità ed a basso costo, tutela di salute e ambiente.Questi dati Saviano non li cita, nemmeno di striscio!

    2) Saviano afferma che con le discariche non si è risolto il problema dell'emergenza in Campania, ed è vero. Poi afferma che c'è un problema con le "ecoballe" (ovvero il cdr) e indica che il problema è che sono state fatte male e che ci vuole troppo tempo per smaltirne, cioè bruciarle, tutte. E poi afferma ancora che gli inceneritori non hanno risolto il problema perché non sono stati ancora realizzati, e quello di Acerra funziona solo con una linea. Poi aggiunge che sugli inceneritori ci sono "alcuni studiosi" che li ritengono pericolosi. Ma come? Saviano allora non si informa proprio oppure si informa male… e comunque sia il risultato è uno solo: informa male!Primo e centrale problema (anche per quanto riguarda il Cdr) è che gli inceneritori producono patologie devastanti e cancro… e non perché "alcuni studiosi" lo pensano, ma perché ci sono dati scientifici che lo certificano! Saviano pare non aver mai sentito i dati ufficiali che vengono forniti da oncologi, epidemiologi, pediatri… dai Medici per l'Ambiente dell'ISDE. E qui Saviano non può non saperlo… non può non conoscere questo "dettaglio" (a meno che non parli solo per sentito dire e senza minimamente informarsi su ciò di cui parla).

    3) Saviano afferma che tutti i rifiuti tossici finiscono in Campania e che le mafie occultano lì i rifiuti tossici ovunque, nelle fondamenti di palazzi e scuole, nelle cave e sotto le strade… o li spediscono attraverso il Porto di Napoli in Africa. Questo, tutto questo, è vero… ma vero in parte. Infatti le imprese del nord (del centro e del sud) che smaltiscono illecitamente i rifiuti tossici con il "servizio a basso costo" delle mafie (tra cui anche la Camorra, ma non solo) lo fanno anche nella pianura padana (ci si è dimenticati delle aree per l'Expo 2015 di Milano riempite di rifiuti tossici? Ci si è dimenticati delle aree dell'Emilia-Romagna riempite di amianto ed altri rifiuti speciali e terreni che sarebbero stati da bonificare? E delle coste e colline, dei fondali marini e delle fondamenta di aree destinate all'edilizia e spazi commerciali in Calabria, Sicilia e Liguria ci si è dimenticati ancora?). E delle "navi dei veleni" che partivano (e ancora partono) dai Porti di Livorno, di La Spezia, di Genova e Trieste, ci si è dimenticati? Ed ancora dei viaggi per la Cina dei rifiuti che poi ritornano come giocattoli o oggettistica attraverso i porti di Genova e Gioia Tauro? No, di tutto questo Saviano, ancora pare non sapere nulla.

    E poi nessuna parola sulle responsabilità dei fatti accertati (oltre a quelle in corso di accertamento nei procedimenti penali in corso a Napoli), su ciò nessuna parola? Dei signori che hanno nomi e cognomi ben precisi nello scandalo rifiuti in Campania nulla. Non si è parlato di FIBE, FISIA, ASJA ed IMPREGILO… Eppure ci sono risultanze documentali su questo (e sui viaggi lungo la tratta Napoli-Genova e ritorno). Eppure questi sono i signori che, parallelamente alla Camorra, hanno mangiato e mangiano con l'emergenza rifiuti… seminando cancro e morte con percolato e diossine, e devastando il territorio e quindi l'economia fondata sulla terra (agricoltura e allevanti). No, di tutto questo nulla, manco una parola, meglio attaccare solo l'ectoplasma! Così come nessuna parola sui nuovi signori della monnezza che si chiamano Pizzimbone e che, acquistando il ramo rifiuti del colosso cooperativo Manutencoop, hanno conquistato una posizione dominante, in alcune aree del Paese, al Nord come al Sud, addirittura monopolista. E della gestione clientelare siciliana con politica e mafia di nuovo a braccetto nello sperpero delle risorse pubbliche che producono emergenze che alimentano il business? Anche di questo nulla, silenzio assoluto… anche qui Saviano non si addentra… così come non si addentra nel capitolo del socio del Cosentino Giovanni (fratello del Nicola), ovvero del colosso "rosso" della Hera spa che dall'Emilia-Romagna (dove ha gli inceneritori ed il monopolio del ciclo dei rifiuti) è scesa a Sparanise per costruire una centrale a turbogass senza che si levasse manco mezza protesta! Silenzio stampa anche sullo scandalo della ECOSAVONA che gestisce in regime di monopolio le discariche nel savonese, terra di mafia, portando i propri utili al suo socio di maggioranza che, passando dal Lussemburgo, è ben protetto da società anonime nelle Isole Vergini Britanniche.

    Saviano le cose che contano le tace. Le informazioni che danno fastidio le tace… ed intanto parla di ciò che avvalla la politica sui rifiuti del "sistema". Questa volta la maschera è davvero caduta, oppure ancora una volta si vuole trovare una scusante?

    E se volete sapere perché, oltre a tutto questo, Saviano è stato pienamente funzionale al "sistema" nel suo nuovo monologo andatevi a guardare il recente testo di modifica al Testo Unico Ambientale approvato dal Governo in carica (ed in attesa della firma del Presidente della Repubblica e quindi di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale)! Cosa dice? Semplice: il testo vigente è stato modificato per favorire il recupero energetico da rifiuti e permette ai Comuni di agire in deroga ai limiti di raccolta differenziata stabiliti dalla normativa! Anche questo "dettaglio" è sfuggito a Saviano e così si è dimenticato di dirlo durante il monologo, chiaro?! (leggete qui il documento del DNS distribuito dal CO.RE.RI. su questa nuova pagina della truffa italiana sui rifiuti – formato .pdf)

    PS

    Per chi vuol capire la realtà dell'emergenza rifiuti in Campania, non si legga Saviano, ma "Ecoballe" di Paolo Rabitti, così si capisce meglio che la Camorra è un tassello del problema in quella regione ma il business dei rifiuti ha soprattutto altri protagonisti… quei protagonisti che Saviano non osa nominare e che, come la Camorra, agiscono piegano la legalità al proprio profitto!

    PS 2 Forse la puntata AnnoZero gestita da Santoro sui rifiuti che è stata uno spot straordinario per il "ciclo integrato" e promuovere l'incenerimento, non era bastata ed allora ecco che a continuare l'opera di disinformazione si è aggiunto il duo Fazio-Saviano!

    PS 3

    Saviano cita i dati di Legambiente, i grandi amici di Bertolaso, e già questo è un dato che dovrebbe far pensare… Non è vero che a Legambiente sono amici di Bertolaso? Non avete letto il comunicato stampa con cui Negambiente ringraziava Bertolaso? Eccolo qui, così almeno si capisce quanto sia ampia la rete del "sistema" anche tra quelli che si proclamano ambientalisti: Roma, 11 novembre 2010Comunicato stampa – Protezione Civile: Bertolaso lascia l'incaricoLegambiente: "Grazie per aver favorito prevenzione e messa in sicurezza". "Ringraziamo Guido Bertolaso per l'impegno profuso in questi anni e la capacità di aver portato l'Italia ad avere una Protezione Civile modello a livello internazionale, sempre pronta a rispondere in modo adeguato alle emergenze del Paese". Così Legambiente ha commentato le dimissioni rassegnate da Guido Bertolaso dalla carica di sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio."Nel corso del suo mandato- ha commentato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – il capo della Protezione Civile ha sempre sottolineato l'importanza delle attività di prevenzione e continua messa in sicurezza del territorio. Un orientamento che abbiamo apprezzato, perché costituisce l'unica vera strada per ottenere un Paese più sicuro". L'ufficio stampa (06 86268353-99 – 79-60)

    http://www.casadellalegalita.org/

  10. cartabaggiana Says:

    chi intendesse approfondire gli argomenti in oggetto necessita tanto delle 'mezze verità' di Saviano quanto delle 'verità integre' sua, Abbondanza, e di Giovannetti.

    le due cose, i due metodi si integrano.

    pertanto a beneficio della completezza di cronaca:

    criticare Saviano è doveroso.

    attaccarlo è ridicolo

    Cartabaggiana

  11. cartabaggiana Says:

    p.s.

    per fare un esempio:
    qui accanto c'è il logo di Obama.

    non è che sia proprio il massimo della 'dis-integrazione al sistema'.

  12. GGiovannetti Says:

    Ma che c'entra Obama! Occheduepalle. Su Saviano quel che avevo da dire l'ho detto, critiche argomentate, in letizia e amcizia giacché, quando venne minacciato di morte dalla Camorra, come rivista "Il Primo amore" ho lanciato l'appello di "Condividere il rischio", ovvero non la solidarietà fine a sé stessa a Saviano ma la pratica dell'antimafia sul campo, sottocasa, facendo i nomi e i cognomi di chi, il giorno dopo, magari incontri e guardi negli occhi. Articoli sui giornali e in rete, denunce pubbliche che in qualche caso hanno procurato risultati come, ad esempio, l'arresto del direttore sanitario dell'asl pavese Carlo Chiriaco (la cinghia di trasmissione tra le cosche e la politica). Il suo telefono è stato messo sotto controllo nei giorni successivi a un mio articolo del 2008 in cui lo mettevo in relazione con il ricovero a Pavia sotto falso nome del boss della 'Ndrangheta e del narcotraffico Ciccio Pelle "Pakistan".
    Detto questo, chemmifrega della sterile polemica e di stare qui a dissertare su ciò che è doveroso e ciò che è ridicolo. L'altro ieri a cento passi da casamia hanno arrestato i vertici della RIso Scotti Energia, coinvolti in un oscuro traffico di rifiuti tossici e nocivi, inceneriti quì dietro. Di questo mi sto occupando. Il resto può attendere.

  13. cartabaggiana Says:

    – lei scrive  "chemmifrega della sterile polemica etc"

    be', l'articolo di questo post l'ha scritto lei, mica io!

    – un blog è fatto apposta per scambiare opinioni.
    a me, se un argomento non interessa, manco ne scrivo.

    – lei scrive "

    da uno scrittore, da un intellettuale pretendo nude verità, non giochini su cosa è opportuno dire o non dire"

    in qualità di collega di Saviano, si pretende da lei la medesima cosa, coi dovuti distinguo tra 'doveroso' e 'ridicolo'.

    detto questo, buon pro vi faccia.

    Cartabaggiana/Gabriele

  14. cartabaggiana Says:

    p.s.
    il carattere del commento precedente è venuto fuori grosso.
    ovviamente, è stato accidentale.

  15. GGiovannetti Says:

    Collega di Saviano? magari!

    Caro Gabriele, le critiche documentate sono doverose e mai ridicole. Ridicolo è trascinare questa sterile polemica oltre il suo portato (oltre, appunto), o ridurre Saviano a icona dell'antimafia per poi rimanere sopra l'albero. Ma ne ho già scritto e a quelle pagine rimando.
    Quanto al resto, non la seguo. Cosa avrei tralasciato, per opportunità, opportunismo o altro? Faccia degli esempi, quelli che via via ritiene di incontrare sulle pagine di questo blog e poi ne discutiamo.

  16. cartabaggiana Says:

    parlare di argomento diverso dalla questione Saviano significherebbe  davvero scadere nella sterile polemica, la stessa che lei medesimo esecra.

    dal tono permaloso delle sue risposte è abbastanza evidente che, contrariamente a quanto scrive, a lei la polemica sterile sta molto più a cuore che a me.

    evidentemente, in questo blog si può scrivere solo ed esclusivamente "bene! bravo! bis!".

    forse Saviano non è il solo a stare sopra un albero. anche lei dunque ha il suo albero, e guai a chi lo tocca.
    un albero nano, s'intende.

    non mi resta che porgere i miei saluti, non prima di averle lasciato i miei complimenti alla dialettica.

    Cartabaggiana.

  17. GGiovannetti Says:

    Evidentemente su questo blog può scrivere anche chi come lei importa il bene bravo bis delle sterili menate sul personaggio del momento. Forse Saviano non è il solo a stare sopra un albero. anche lei dunque ha il suo albero, e guai a chi la tocca. Un albero nano, s'intende, a misura del suo svettante nanismo.
    Senza rancore. G.

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