di Giovanni Giovannetti
No, non condivido la richiesta di licenziamento in tronco del congelato dirigente all’Urbanistica Angelo Moro pretesa dai risoluti amici di Insieme per Pavia. Altro che licenziamento, l’architetto andrebbe invece premiato: fingendosi digiuno del mestiere, con quella sua autorizzazione a costruire in deroga a tutto e tutti inoltrata alle sette sorelle o fratelli di compasso, betoniera e grembiulino, lui si è fatto beffe della cordata Green Campus, mettendo così l’amministrazione Cattaneo nella condizione di acquisire “inaudita altera parte” le residenze al Cravino. Un bene collettivo che a tempo debito, ne conveniamo, potrà essere derubricato in moderna e confortevole edilizia popolare, a tutto vantaggio di 327 famiglie pavesi, le più male in arnese, che da anni anelano una casa. Così che il “sindaco del fare” scempio urbanistico per una volta saprà fare una cosa utile alla città: case popolari, da esibire tra le più belle medaglie di mandato nella marcia su Roma che a breve – ne siamo convinti – lo vedrà finalmente deputato (costringendo i pavesi ad elezioni anticipate nel 2013…).
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