Punta Est, sequestro confermato
da Pavia, Giovanni Giovannetti
La suprema Corte di Cassazione ha confermato il sequestro dell’area di Punta Est disposto dalla Procura pavese il 23 marzo 2012 (una lottizzazione abusiva, e fra gli altri reati riscontriamo anche la violazione della legge Galasso sulla tutela dei suoli). Dunque la Procura segna anche questo gol nei tempi supplementari alla Cortazza di Dario Maestri e della figlia Eleonora, proprietari dell’area. La partita è conclusa e per il costruttore e i lacché della banda Filippi non resta più nemmeno il tempo per portare la palla al centro. E forse quel magistrato al secondo piano di Piazza del Tribunale, a questo punto non limiterà il suo operato al mero rinvio a giudizio. Vedremo.
Che dire poi delle residenze multipiano vista parco edificate dal Maestri a Cascina Spelta sempre più vicine al corso d’acqua della Vernavola, eludendo nuovamente la “Galasso” (una mania). L’amico e sodale dell’ex vicesindaco Filippi è ora indagato per associazione a delinquere finalizzata a truffa e corruzione dopo l’oneroso compenso di 41.140 euro (34.000 più Iva) ad Enrico Colosimo, un… diciamo consulente con entrature in Soprintendenza, “consulenza” al solito suggeritagli dal Filippi, come singolarmente riconosce Maestri stesso in una mail al Colosimo del 23 ottobre 2010, questa: «Facendo seguito al colloquio avuto col Dott. Filippi, con la presente le confermiamo il nostro interesse alla Sua collaborazione di assistenza sia per la pratica in corso che per le eventuali future. In riferimento al compenso richiesto per la nostra prima pratica ci permettiamo di sottolineare che ci sembra eccessivo, ma che ciò nonostante le verrà corrisposto, magari con un piccolo sconto… per le successive sarà necessario discuterne il compenso di volta in volta per trovare sicuramente un accordo. Non appena riceveremo il tutto, saremo pronti per il saldo. Cordialmente, Dario Maestri».
Ne parlo in questo commento a Telepaviaweb del 10 dicembre scorso.
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