Qui si parla di un incontro informale nonché tangenziale al quale ha potuto partecipare chiunque, senza distinzioni tra “pubblico” e “relatori”. Cittadini di “destra” e di “sinistra” chiamati a discutere civilmente e senza peli sulla lingua di beni comuni e di futuro, a partire da una suggestione di Giulio Guderzo in una lettera alla “Provincia Pavese” (4 gennaio 2013: «Che ne è della “mia” civile Pavia?»), per l’occasione declinata in “Ma dove sta andando Pavia?”. Disposti in più cerchi concentrici (una settantina i presenti) alla libreria Feltrinelli di Pavia ne hanno discusso il 22 febbraio scorso scrittori come Mino Milani e Piersandro Pallavicini; studiosi come Guderzo, Cristina Barbieri e Paolo Ferloni; pubblici amministratori vecchi e nuovi come Alessandro Cattaneo, Marco Galandra, Davide Giraudo, Franco Maurici, Maurizio Niutta, Elio e Walter Veltri; esponenti del terzo settore come Mimmo Damiani e Carmen Silva; insegnanti come Gipo Anfosso e Daniela Bonanni, nonché semplici cittadini: ad esempio Patrizia Zoppetti, animatrice del comitato spontaneo che si oppone ad alcuni illeciti immobiliari lungo il corso della Vernavola. Ad organizzare la serata hanno concorso la libreria Feltrinelli e le edizioni Effigie. Ha introdotto e coordinato Giovanni Giovannetti.
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