Articolo 67

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Costituzione italiana

Art. 67.
Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
Art. 68.
I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.

A fronte della Carta costituzionale, ogni scrittura privata o altro è dunque soccombente. Ma non ditelo al genovese paranoico, quel tale marcato a vista da un fricchettone milanese, entrambi sordi al disarmato tam tam delle tante “anime belle” che ne condividono il percorso.

G.G.

8 Risposte to “Articolo 67”

  1. Fabrizio Carena Says:

    Ai posteri l’ardua sentenza

    Osserviamo da vicino questo nuovo soggetto politico che ha ispirato negli italiani tanta speranza di cambiamento.

    Ora la questione è spinosa. Se dal punto di vista giuridico, come sostiene l’amico Giovannetti, la costituzione è la fonte primaria e ogni altra norma/impegno/consuetudine vi soccombe, sotto l’aspetto politico non è proprio così.

    Il movimento si è dato una regola, condivisa e avallata dall’elettorato sovrano. E questo ha un innegabile peso politico. Il cittadino ha accordato il voto anche in virtù di questo impegno preso. E’ un cambiamento, una novità nelle pratiche di transatlantico, dove i membri dei partiti tradizionali arrivano al voto spesso telecomandati da disposizioni impartite dai leader. Qui si accusa Grillo di despotismo, solo per aver “imposto” che l’unica regola da seguire fosse la decisione presa a maggioranza nel gruppo parlamentare. Certo, giuridicamente potrebbe assomigliare a un vincolo di mandato, ma mancano i presupposti: il mandatario, ovvero colui che trae vantaggio della decisione presa è di volta in volta variabile, poi, l’oggetto del mandato è una decisione presa a maggioranza.

    La democrazia soccombe quindi alla costituzione, che dovrebbe vigilare su di essa? Mi rimane da citare Manzoni….

  2. Anonimo Says:

    Ridicolo! il dettato dell’articolo 67 della Costituzione della Repubblica Italiana è chiarissimo e non si presta a fraintendimenti. E l’elettorato sovrano non ha avallato alcunché, tanto meno un regolamento in odore di scarsissima democraticità (motivo per cui il M5S potrebbe addirittura non aver diritto ai rimborsi elettorali e quindi niente da restituire). Gli elettori, invece, che hanno votato il M5S, potrebbero averlo fatto malgrado certi impegni e malgrado Grillo; sicuramente hanno inteso votare degli uomini e non dei caporali (caporali, forse, saranno i due “guardiani della rivoluzione”, che non ha votato nessuno, scelti e nominati da Grillo per badare ai “suoi” deputati e senatori).
    La democrazia, inoltre, non soccombe alla Costituzione: la democrazia è la Costituzione! Rileggersela magari tutta
    e dall’inizio non farebbe male a degli improvvisati costituzionalisti, scoprirebbero magari che all’articolo uno si legge: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”

  3. Fabrizio Carena Says:

    Caro Aninimo, di costituzione ne ho masticata perecchia, ma non è questo il punto. Nessuno, tantomeno Grillo ha tacciato i suoi di comportamento anticostituzionale, semplicemente ha espresso un’opinione politica, secondo la quale non sarebbe stata rispettata la linea di partito. Il movimento, qualsiasi partito, ha strumenti e iter decisionali per estromettere chicchessia, senza che l’ostracizzato si possa considerare fuori dal sistema. Perché uno scilipoti che vende il suo voto al mercato delle vacche non contravviene a diversi articoli del dettato costituzionale? Mi si dimostri ora quali siano le forme e i modi per considerare anticostituzionale il comportamento del M5S e trascinarlo dinnanzi alla Corte Costituzionale.

  4. Anonimo Says:

    Caro Carena,
    forse dopo tanto masticare due dita di digestivo ed una buona pennica potrebbero tornarle molto utili, ma non è questo il punto.
    Nessuno, almeno qui, ha tacciato i grillini, e tantomeno Grillo, di comportamento anticostituzionale. Stia sul pezzo e non getti fumo negli occhi, perchè nessuno ha neppure minacciato di ricorrere alla Corte Costituzionale.
    Grillo ha fondato il ‘suo’ Movimento e lo ha dotato di un non-statuto che forse, come dice lei, prevede “strumenti e iter decisionali per estromettere chicchessia”?, bene, evviva, ipipiphurrà! Lui, o chi per lui, facciano quel che credono meglio con chi non rispetta la linea politica del M5S o il ‘contratto’ liberamente sottoscritto da deputati e senatori alla candidatura. Dentro o fuori dal Movimento?, fatti loro (di Grillo e dei grillini intendo). Per quanto mi riguarda Grillo, coi suoi adepti, può essere ancora più duro di Marchionne con gli operai della Fiat (il paragone, se ci ragiona su, è meno peregrino di quel che sembra).
    Ciò non toglie, a prescindere, che gli eletti, grillini e non, dovranno (e potranno) continuare a svolgere il proprio mandato senza vincolo e rispondendo delle loro scelte solo alla propria coscienza, e se nel caso alle vigenti leggi.
    Ma non credo proprio che Grillo potrà fargli causa per inadempienza contrattuale se non obbediranno ai suoi imput o non rispetteranno il non-statuto o le indicazioni di voto prese a maggioranza dal gruppo. Già che c’è, si rilegga anche l’articolo 68.

    l’Anonimo di prima

    PS, Costituzione, la prossima volta, con la maiuscola, grazie.

  5. Anonimo Says:

    Buongiorno,
    certo la costituzione è chiara. Ma gli elettori M5S hanno votato auspicando un reale cambiamento dei comportamenti ed il rispetto di quanto affermato in campagna elettorale.
    Cordiali saluti

  6. Anonimo Says:

    Buonasera,
    io non confonderei l’elettorato organico del M5S con gli elettori del M5S, son mica tutti grillini.
    Cordialità, l’Anonimo dei commenti pari

  7. Anonimo Says:

    Buongiorno,
    intendevo dire che con l’attuale legge elettorale, l’unico anello di congiunzione tra eletto ed elettore è il simbolo del partito. Se chi viene eletto ha libertà di fare ciò che vuole allora invece delle elezioni propongo un bel sorteggio!

  8. Anonimo Says:

    Buonasera,

    per quanto riguarda il giudizio sulla legge elettorale sono assolutamente d’accordo con lei, non dimentichi però che con questa stessa legge sono stati “nominati” anche i candidati grillini (selezionati con delle “parlamentarie” che vedremo in futuro quanto sapranno essere trasparenti, democratiche e partecipate).

    Consideri poi se sia solo un caso che in Lombardia, con un sistema elettorale diverso, il M5S ha preso per la Regione grossomodo la metà dei voti che ha presi per la Camera o il Senato e, rispetto ai candidati di altre liste, più croci sul simbolo che preferenze. Chissà?

    Ma non divaghiamo, l’eletto non ha la libertà di fare ciò che vuole, ci mancherebbe, però ha il dovere di rispondere alla propria coscienza prima che ai propri elettori, che sono solo una parte dell’elettorato. L’eletto, grillino o meno, agisce infatti in nome e per conto del popolo italiano, anche di chi non lo ha votato e non la pensa come lui. Tanto più oggi che ogni parte politica resta comunque rappresentativamente minoritaria, e non solo in virtù della legge elettorale, un italiano su quattro non ha votato nessuno.

    il solito anonimo

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