da Pavia, Giovanni Giovannetti
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Qui di fianco riprendiamo due “promo” di Campus Aquae al Cravino, centro polivalente sorto su terreni dell’Università contigui alla lottizzazione abusiva di Green Campus: ma dove sta scritto che è riservato a studenti? Che palestre, piscine, ristorante e l’esclusivo centro benessere “universitario” (massaggi decontrattivanti… drenanti… connettivali… ayurvedici…) sono in realtà strutture, ehm, fondamentali per le “attività didattiche e di ricerca”? Non lo leggiamo; e infatti il costoso centro ricreativo è frequentato all’83 per cento da persone che formalmente non ne avrebbero titolo.
Campus Aquae è un project financing a trentennale gestione di Unisport – società costituita ad hoc da Vittorio Pacchiarotti di Belgioioso nel novembre 2005 presso il notaio Trotta – sopra un’area (come la limitrofa Green Campus) che il Prg indica a “Servizi per l’Università U1” (l’autorizzazione comunale al Centro benessere – del 15 febbraio 2011 e gestito da Vitruviospa srl, sempre di Pacchiarotti – reca la firma del più che indagato dirigente all’Urbanistica Angelo Moro). Project financing strano, poiché l’imprenditore belgioiosino si avvale di un finanziamento di 4.660.000 euro elargiti dall’Università, fondi statali in aggiunta a un “canone” annuale di 330.000 euro (in trent’anni sono altri 9.900.000 euro) per un’opera dal costo preventivato di 15.865.811 euro. E l’Università? Nulla da obiettare?
Pacchiarotti è quell’imprenditore condannato nel 1993 a 1 anno e 3 mesi per corruzione e finanziamento illecito dei partiti, per un giro di bustarelle volto a favorire l’edificazione di un parcheggio lungo il Ticino. Nel 2008 il Comune di Pavia (amministrazione Capitelli; Ettore Filippi vicesindaco e assessore dal Bilancio) gli ha elargito in dono oltre 700.000 euro quale compenso o compensazione (a rendere?) per la mancata costruzione di una piscina in via Acerbi. Secondo persone del mestiere, conti alla mano, sarebbe stato l’imprenditore a dover rifondere il Comune. E l’onere venne anche spacciato quale compromesso a tutto vantaggio della collettività, già che Pacchiarotti avrebbe minacciato una rivalsa legale per 1.500.000 euro. Un ex consigliere comunale riferisce poi questa affermazione dell’imprenditore, in dialetto pavese: «Mì sò gnént, l’ha faj tütt al Filippi» (Non so niente, ha fatto tutto Filippi, Ettore Filippi).
Sia Pacchiarotti che Dario Maestri (il costruttore di Punta Est) figurano tra i graditi sponsor del periodico pavese “Il Mondo del lunedì” (ora “Il Mondo di Pavia” online), testata vicina a Rinnovare Pavia, la lista civica della famiglia Filippi di cui ricordiamo l’onerosa campagna elettorale alle Comunali 2009. Così come è ormai storia (giudiziaria) la vicenda di quel candidato chiesto da Filippi al capo della ’Ndrangheta lombarda Pino Neri, avvocato tributarista reduce da 9 anni di carcere per narcotraffico, nuovamente condannato in primo grado il 6 dicembre 2012 a 18 anni per associazione mafiosa.
Ricordiamo Filippi nel 2005 membro “a sua insaputa” del cda della fondazione di diritto sammarinese Ester Barbaglia – la maga di Craxi e Berlusconi – che fra l’altro possedeva il 21 per cento di una banca, il Credito Sammarinese, incline al riciclaggio per conto di narcotrafficanti.
Tag: Campus Aquae, criminalità urbanistica, vitruvio spa, Vittorio Pacchiarotti
20 luglio 2013 alle 13:48 |
Scusi, signor Giovannetti, posso farle una domanda?
Lei sa per caso se i fanciulli dai 2 agli 8 anni accettati al Campus Baby hanno effettuato la preiscrizione universitaria? Se tutti gli assessori e irigenti del Comune di Pavia che hanno ricevuto tessera per l’ingresso gratuito a Campus Aquae sono iscritti all’università, come gli acquirenti di Green Campus? O forse una mano lava l’altra?
Il pacchetto “Ceretta gambe completa più inguine” è riservato solo alle studentesse di sesso femminile, oppure possono usufruirne anche i maschietti?
E ancora: per il pacchetto promozionale “Suite di coppia” chi dei due deve essere iscritto all’università?
Il personaggio che ha rilasciato il permesso per le meritorie attività che si svolgono a Campus Aquae è lo stesso che ha rilasciato permesso di costruire per Punta Est e Green Campus in maniera totalmente gratuita e per spirito di servizio sociale, e solo perchè voleva assicurare un dignitoso posto letto agli universitari fuori sede?
E poi, perchè deve sempre porre in evidenza che il titolare è stato condannato per corruzione e che ha ricevuto 700mila euro dal Comune di Pavia per l’interessamento di un galantuomo? Possibile che non abbia compreso ancora che l’ha fatto per il nostro esclusivo interesse?
20 luglio 2013 alle 14:12 |
Avevano aperto con sconti del 20 % per gli universitari…ora gli sconti per gli universitari sono ridicoli. Questi hanno preso finanziamenti PER STRUTTURE RISERVATE SOLO AGLI STUDENTI. Ora fanno il c**** che vogliono. Non è giusto.
22 luglio 2013 alle 18:11 |
Anonimo n. 2, add’a passà a nuttata….. e prima o poi anche a Pavia dovranno muoversi i cellulari (nel senso di furgoni)
23 luglio 2013 alle 15:30 |
Pacchiarotti e Filippi: un binomio inscindibile a partire dai tempi del parcheggio del Ticinello.
Il fatto più grave è che Pacchiarotti avrebbe costruito la sua piscina al Cravino grazie a oltre 4milioni di begli eurini versati dalla Regione, e non certo per fare una struttura per i privati,
Con queste cose, se dovessero essere provate, in tutta Italia si finisce in galera. E a Pavia non è più come qualche anno fa, adesso vige la stessa legge che vige nel resto d’Italia. Ed era ora, visto che finora certa classe poco politica e molto affaristica ha combinato le porcherie più inimmaginabili.