da Pavia, Cesare Del Frate *
Leggo l’articolo «Centrosinistra unito per battere Cattaneo» sulla “Provincia Pavese” di domenica 25 agosto. Guardo le facce che si mostrano in quella fotografia. Nessun ravvedimento, nessuna intenzione a dichiarare incandidabili chi ha avuto incarichi o di governo o nelle compartecipate nei 14 anni delle amministrazioni Albergati e Capitelli, ovvero i responsabili, tanto quanto il centrodestra, se non di più, del “sacco” di Pavia e dell’attuale deriva economica politica e morale cittadina. Sono ancora tutti lì, in bella posa, a parlarci di «programma condiviso» per le “comunali”, come nel 2005. Stesse facce, stesse razzie. Di seguito, ospitiamo questo articolo di Cesare Del Frate (Movimento CinqueStelle). A parte il giudizio a dir poco frettoloso su La Piazza e il Ponte, il punto di vista di Cesare mi pare meritevole d’attenzione. (G. G.)
Con i cambi di stagione arrivano puntualmente gli appelli alla “società civile” dei partiti: gli ultimi sono quelli lanciati da Pd e dalla lista civica, guidata da Mimmo Damiani, La Piazza e il Ponte. Lo sguardo naturalmente è rivolto alle elezioni comunali del 2014, in vista delle quali il Pd ha lanciato l’ambizioso progetto Pavia 2020, riferendosi probabilmente all’anno in cui troveranno una linea comune e condivisa nel Partito. Antonio Ricci, segretario cittadino, dichiara: «Facciamo appello a tutte le forze e i cittadini di centrosinistra per costruire una coalizione ampia e battere il sindaco Cattaneo alle amministrative del prossimo anno». Come al solito, il Pd, non avendo una linea politica chiara e una visione coerente della città, la butta in caciara impostando la campagna elettorale come se fosse un referendum Cattaneo sì/Cattaneo no, dimenticandosi che già in altre occasioni ha cercato di smacchiare il giaguaro avversario con esiti catastrofici. Ma tant’è, quando si hanno poche idee, e confuse, personalizzare lo scontro risulta essere la via d’uscita più facile.
Appare degno di nota che il Segretario Ricci si rivolga ai «cittadini di centrosinistra», come se i cittadini fossero di proprietà di un campo politico piuttosto che di un altro. Ci sono cittadini e basta, non cittadini che appartengono alla destra o alla sinistra: è un concetto molto difficile da far assimilare ai dirigenti di partito, ma siamo sicuri che col tempo verrà assimilato.
Spiace al contempo vedere che a questa logica da politica spettacolo incentrata su Cattaneo si accodi anche la lista civica La Piazza e il Ponte, che a parole rivendica la rappresentanza della società civile. Alle elezioni comunali non c’è apparato di partito che non si presenti con il supporto di una lista civica “civetta” per lasciar intendere un rinnovamento che in realtà non si vuole praticare, e questo pare essere il destino anche di La Piazza e il Ponte. Abbiamo già visto i risultati di questi matrimoni d’interesse fra liste civiche e partitiche: basti pensare a Pisapia, a Crocetta o ai tanti esponenti della società civile auto-immolatisi per certificare il cambiamento e appena eletti subito stritolati dagli apparati di partito. Nel caso del supposto centro-sinistra, assistiamo all’ennesimo remake del capolavoro di Hitchcock Io ti salverò: c’è sempre qualche lista civica o partitino ex-post-oltre-comunista convinto di poter “redimere” il Pd da se stesso, una forma particolarmente dannosa della sindrome della crocerossina. Il Pd è irredimibile, non c’è mosca cocchiera che possa deviarlo dal suo corso, come abbiamo avuto modo di osservare innumerevoli volte sia a livello nazionale che locale. Pd e Pdl sono due facce della stessa medaglia, che a Pavia, dall’Amministrazione Albergati a quella Cattaneo passando per Capitelli, ha significato speculazione edilizia, affarismo, declino economico, retorica anti-immigrati: dal caso Carrefour agli sgombri della Snia fino ai recenti, gravissimi, scandali urbanistico-criminali lo spartito è sempre lo stesso, cambiano solo gli esecutori in un gioco di staffetta a cui è ora di porre fine.
Dopo decenni di proclami e promesse da marinai in cui i dirigenti del partito unico PDL/PDmenoelle hanno ruminato la parola “cambiamento” fino a trasformarla in una presa in giro, quando non in uno sberleffo alla cittadinanza, è ora di dire basta e di uscire dalla finta contrapposizione fra i due inseparabili gemelli siamesi. Siamo di fronte a un partito unico che non è neanche un partito, quanto un conglomerato di lobby ed interessi che spaziano dagli speculatori edilizi a quelli finanziari, con al tavolo finte cooperative rosse o bianche, catene clientelari e “amici degli amici”. Chi oggi si allea col partito unico non fa altro che legittimare decenni di mala-politica che hanno cementificato Pavia, hanno trasformato il suo centro storico in un «centro commerciale naturale» (Capitelli dixit), svilendo la vocazione turistica, culturale, produttiva e agricola della città e della Provincia a favore di grandi appetiti speculativi quando non, addirittura, criminali (come ha mostrato l’inchiesta Infinito). Il M5S non è nato per fare la mosca cocchiera del partito unico, o la sua sponda, né tantomeno per legittimarlo: per le Comunali 2014 ci presenteremo come unica reale alternativa di governo per Pavia. Per una città che sappia liberarsi da lobby e catene clientelari e autogovernarsi in nome del bene comune. Per una Pavia nuova e viva non abbiamo bisogno di carrozzoni partitici e di poltronismi, ma di coraggio, autonomia, volontà di lavorare per i cittadini, insieme ai cittadini. La nostra sfida parte da qui.
* Movimento CinqueStelle, Pavia
27 agosto 2013 alle 16:06 |
Pier Francesco Mimmo Damiani
27 agosto 15.16.08
Caro Cesare Del Frate
Felice di sentire la tua voce, dato che nonostante i diversi email che ti abbiamo inviato da La Piazza e Il Ponte, per incontrarci e ragionare assieme, non hai mai avuto neanche il tempo di rispondere. Non è il massimo, per chi si presenta come rappresentante di cittadini liberi ed aperti, chiudere le porte a chi vuole dialogare. E sarebbe doveroso da parte tua, come portaVOCE di 5 Stelle Pavia, consentire ai cittadini militanti/simpatizzanti del tuo movimento, di poter liberamente ascoltare anche le altre VOCI…..senza la mediazione dei PORTAvoce.
Vedo anche che senza aver più parlato con noi, senza aver letto il nostro programma, senza aver letto la comunicazione che abbiamo inviato ieri a “Politica a Pavia” ( Caro Giovanni e cari appassionati di ……. “) per precisare la nostra posizione sulla proposta unitaria del PD ( vedi “metodo Borgarello” ) hai già capito tutto, ci ha ben etichettati, incasellati dove ti faceva comodo, epurati dal consesso della vera società civile, che pensi solo tu di rappresentare, con il tuo “partito unico”. Ti ringrazio comunque di non averci chiamato nemici del popolo e servi delle multinazionali.
Ciò premesso ribadisco la nostra proposta di dialogo, di confronto, perché sono certo che il 90 % delle nostre proposte di contenuto e di metodo sono quelle condivise dagli elettori e/o simpatizzanti di 5 stelle, tra i quali ci sono anche diversi componenti de “La Piazza e Il Ponte”, uomini liberi e forti, senza pre-concetti e senza la presunzione di rappresentare il vero, il buono, il nuovo e il giusto. Siamo peccatori, pieni di difetti, però orgogliosi della nostra storia e biografia personale, che ci consente di “far casino” in queste prossime elezioni comunali, senza secondi fini e senza furbizie …e con la “leggerezza” di chi se non riuscirà ad ottenere il risultato ( una vera alternativa di governo centrata su CONTENUTI alti che riguardano ambiente, beni comuni e diritti e METODI di governo centrati sul protagonismo, il controllo e la partecipazione dei cittadini ) possono senza problemi tornare a fare il lavoro sociale e civile che hanno sempre fatto.
Condivido invece con te l’idea che gli elettori non appartengono né al centro sinistra né al centro destra … però converrai con me che non appartengono neanche ai 5 stelle. Così come dovrai convenire che di cittadini generosi ed impegnati per il bene collettivo ce ne sono per fortuna ovunque, anche nel Pd e nel Pd-L. A noi interessano molto, come interessa quel 50 % di cittadini che, schifato da tutto, 5 stelle compreso, neanche più ci va a votare .
Caro Del Frate spero tu possa accogliere la nostra proposta di incontro per riflettere e ragionare assieme senza pre-concetti, ingenerosi pre-giudizi ed infondate paure .
Un caro abbraccio
28 agosto 2013 alle 10:16 |
Caro Mimmo ti ringrazio dell’articolata risposta e ti confermo la nostra apertura al dialogo con tutti. Come sai le nostre riunioni sono annunciate in Rete e aperte al contributo di tutti i cittadini e le forze politiche. Se vuoi organizzare invece un incontro specifico fra La Piazza e il Ponte il M5S Pavia siamo parimenti disponibili. Faccio una sola precisazione: io non sono il portavoce del M5S Pavia, sono un attivista. Abbiamo portavoci ufficiali che sono i cittadini eletti nelle Istituzioni, in Regione e in Senato.
Precisazione a parte, ribadisco quanto scritto nell’articolo: il M5S non intende avallare né legittimare il partito unico che ha portato all’attuale disastro nazionale e, per quanto riguarda Pavia, a decenni di malgoverno. Mi spiace se questa presa di posizione netta sia stata da te interpretata come una grave offesa nei confronti della Lista la piazza e il ponte, ma se rileggi l’articolo vedrai tu stesso che il suo senso è molto chiaro ed evidente e riguarda la scelta strategica di supportare o meno il partito unico.
Per cui: noi siamo qua, pronti al confronto con tutti, ma non disponibili a manovre a sostegno del partito unico.
Un caro saluto
Cesare