da Pavia, Giovanni Giovannetti
Nell’ottobre 2011 il presidente di Asm Giampaolo Chirichelli si era illecitamente auto-riconosciuto un rimborso spese forfettario di euro 2.500 mensili (e 2.000 a disposizione del vicepresidente; e 1.500 per i membri del Cda; e altrettanti per il direttore generale; ecc.): illecitamente poiché, per Statuto – “Poteri dell’assemblea”, art. 1 comma e – compensi, rimborsi spese e indennità di missione pertengono all’Assemblea dei soci (di cui il Comune di Pavia detiene il 95,7 per cento) e non al Cda.
Qualcosa di simile pare emergere ora, dopo l’approvazione il 20 aprile 2013 del bilancio consuntivo 2012 di Asm Lavori presieduta da Luca Filippi, società controllata al 100 per cento da Asm. Presenti e deliberanti Chirichelli per Asm, Filippi e i due componenti il Cda di Asm Lavori Maurizio Lazzari e Antonino Longo. Come abbiamo già rendicontato su questo blog ad agosto (e Luca Simeone sul quotidiano locale), a fronte di un attivo di bilancio per 3.750,38 euro, Chirichelli «propone l’erogazione di un premio di risultato all’intero Consiglio di amministrazione quale riconoscimento per l’impegno profuso per il raggiungimento dei risultati»: una percentuale ragionevolmente proporzionata all’attivo di bilancio? (lo imporrebbero le norme) No, leggete: propone un compenso di «euro 50.000 complessivi da erogarsi con competenza anno 2012», 13,3 volte superiore all’attivo di bilancio! Per la precisione, «euro 30.000 lordi al presidente Filippi Filippi Luca Maria; euro 10.000 lordi a ciascun consigliere sigg. Lazzari e Longo». Come era prevedibile, presidente e consiglieri educatamente «ringraziano per il riconoscimento».
E già sul quantum ci sarebbe più che da sindacare. Ma – colpo di scena – pare che il Filippi non abbia inteso salvare nemmeno le apparenze, non assentandosi al momento di approvare l’ordine del giorno (come leggiamo, il 20 aprile l’assemblea ha deliberato «all’unanimità») né tanto meno tre giorni prima, quando il Cda di Asm – in cui siede anche il Filippi – sempre all’unanimità ha dato mandato a Chirichelli di assegnare il premio da 50.000 euro ai vertici di Asm lavori. Se davvero così fosse, è non ne dubitiamo, l’onorato presidente Filippi (13.500 euro annuali + 18.000 euro in rimborsi spese + 30.000 euro in “premio” + benefit), personaggio al tempo stesso beneficiante/beneficiato, il prezzolato mandante dell'”erogatore” Chirichelli (37.000 euro annuali + 30.000 autoelargiti in rimborsi spese + benefit), sarebbe caduto in palese conflitto di interessi, commettendo un reato perseguibile penalmente (fra l’altro, come ha recentemente scritto Ferdinando Imposimato, il conflitto di ineressi è «il principale strumento di corruzione diffuso in Italia»: sia chiaro, non è il caso di Filippi poiché, a Pavia, la corruzione non esiste).
A fronte della voracità di questo apparato dirigente, qua fuori si perde il conto delle famiglie alla canna del gas.
Tag: Antonino Longo, Asm, Giampaolo Chirichelli, Luca Filippi, Maurizio Lazzari
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