Asm. «È tutto ok»
Su Premiopoli in Asm per il presidente Giampaolo Chirichelli «è tutto ok» (“La Provincia Pavese”, 18 ottobre), poiché «i soci riuniti il 7 ottobre hanno ratificato la decisione» (ottobre 2013): e sta parlando delle “diarie”; i “premi” al Cda della controllata Asm Lavori già sono altra cosa: negli ultimi tre anni, Asm Lavori ha registrato un attivo di bilancio complessivo per 75.000 euro; e premi per 105.000. «È tutto ok»? Pronta la risposta di Chiricelli alle nostre domande, nessuna esclusa.
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In base a quali norme – alternative allo Statuto (“Poteri dell’assemblea”, art. 1 comma “e”) – il Cda da Lei presieduto nell’ottobre 2011 ha deliberato ingenti diarie a forfait per Lei stesso e per gli altri componenti il Cda?
Statuto? Ma una piazza che si chiama Statuto non è a Torino?
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L’Assemblea dei soci (e in particolare il socio di maggioranza Comune di Pavia) ne era stata informata?
Il 7 ottobre.
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In una intervista al quotidiano locale, successiva alle nostre denunce, Lei comunica il ritorno a «regole tese a ottenere una maggiore sobrietà» come, ad esempio, «non spendere più di 60 euro per un pasto o scegliere, per i viaggi in treno o in aereo, classi più economiche»: e prima cosa facevate? Treni e aerei in prima classe? Alberghi a cinquestelle? Pasti da cento cucuzze e più? Bello stomaco…
Regole tese a ottenere una minore obesità.
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Il 17 aprile 2013 il Cda di Asm al completo (il presidente Giampaolo Chirichelli, il suo vice Marco Bellaviti e i consiglieri Luca Filippi, Alberto Pio Artuso e Matteo Mitsopoulos) «all’unanimità dei presenti» delibera di concedere agli amministratori di Asm Lavori Luca Filippi, Maurizio Lazzari e Antonino Longo «un premio per il buon lavoro svolto nell’anno 2012» (un risicatissimo utile netto di esercizio di 3.750,38 euro) «pari a euro 30.000 per il presidente Filippi e 10.000 per ogni amministratore»: 13 volte l’attivo di bilancio. Ma questi riconoscimenti non dovrebbero essere contenuti entro una percentuale ragionevolmente proporzionata all’utile?
E che dovevo fare? Contenerli entro una percentuale ragionevolmente proporzionata all’inutile costo delle sigarette? Il fumo fa male, c’è anche scritto.
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Nel Verbale del Cda di Asm del 17 aprile 2013, si legge che il consigliere d’amministrazione Asm Luca Filippi ha deliberato 30.000 euro quale premio di risultato al presidente di Asm Lavori… Filippi Luca. Tutto regolare?
Soldi pubblici o no? Allora sono anche di Filippi!
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Che ci faceva Luca Filippi a Roma alle tre del mattino sopra un mezzo di proprietà Asm?
Soffre d’insonnia.
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E la questione del doppio rimborso spese? A forfait e, contemporaneamente, a piè di lista?
C’è corrispondenza tra le fatture emesse e i mandati di pagamento? E la carta di credito aziendale? Usata solo per spese relative alla vostra attività di amministratori Asm?
Se c’è corrispondenza, è a mia insaputa.
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Come mai il direttore generale Claudio Tedesi percepisce più di 10.000 euro mensili – e bonus e premi – pur rimanendo in azienda una media di 8 ore settimanali e non giornaliere?
Che diamine, dovrà pur trovare il tempo per spendere tutti quei soldi.
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Come mai fino a ieri gli assegni da Asm Lei li incassava e ora (diciamo da quando sono emerse ipotesi di reato su “diarie” e “premi”) invece ne stacca, di ritorno, ad Asm? Di quali assegni si tratta? E per cosa? Perché sente il lodevole “dovere” di restituire quattrini?
Non uso assegni. Solo bonifici.
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E come mai prima delle nostre denunce la si incontrava in azienda non più di due o tre volte al mese, mentre ora sembra presidiare Asm, quasi fosse Fort Apache sotto assedio?
Me lo domando anch’io.
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Spieghi ora il senso di quel “favorino” per il campo di calcio all’oratorio Don Bosco: lavori gratuiti per 25.000 euro.
Sono credente e sportivo.
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E come fu che la controllata Asm Lavori assunse a contratto o compensazione tale Francesco Rocco Del Prete? Era il primo dei trombati nella lista di Rinnovare Pavia, nonché indicato ai Filippi padre e figlio da tale Pino Neri, reduce da una condanna a 9 anni per narcotraffico, nuovamente condannato in primo grado a 18 anni per associazione mafiosa.
Lo ha suggerito la maga Osvalda.
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E poi argomenti su quella volta che l’amico (degli amici) Pietro Pilello, sodale del capo della ‘ndrangheta lombarda Pino Neri, divenne revisore dei conti in Asm.
Lo ha suggerito la maga Ester.
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Che uso è stato fatto dei proventi dalla cessione della vecchia sede Asm in Corso Carlo Alberto? (oltre 5 milioni di euro dal costruttore Rampazi, trattativa gestita da Alberto Pio Artuso, poi a giudizio per abuso d’ufficio).
«i soldi sarebbero stati in parte destinati all’acquisto di nuovi mezzi, e in parte sono in conto dell’azienda» (“Il Giorno”, 27 ottobre).
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Che se ne fa il direttore generale Tedesi (quel tale che in azienda lo si vede quando lo si vede) di una Ford Focus da 20.000 euro e di una superaccessoriata Fiat Fremont da 40.000 euro e di una Ford Max da 25.000 euro, tutte comprate da Asm nel biennio 2012-13?
Tedesi ci aveva una giacca dello stesso colore della Ford Focus. Cambiando l’abito… E non mi verrete a dire che cambiare l’abito una volta all’anno…
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E la storia dell’ex dipendente ora in pensione, derubricato a consulente per… i parcheggi (?) a 2.000 euro mensili?
Era l’unico ad avere un metro snodabile. Via lui, chi misura le strisce dei parcheggi eh?
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Il 7 ottobre 2013, l’Assemblea dei soci, presieduta dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Pavia Marco Bellaviti, ha «ratificato» l’indebita delibera dell’ottobre 2011 sulle diarie a forfait del Cda Asm. Il Bellaviti non è lo stesso ex vicepresidente di Asm, tra i fautori dell’illecito?
Illecito? Quale illecito. «È tutto ok».
Tag: Asm, Giampaolo Chirichelli
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