Il 6 gennaio 2013 si manifestava la solidarietà.
C’è un momento che in qualche modo andrà ricordato: domenica 6 gennaio 2013, Epifania, la “meglio gioventù” pavese si era data appuntamento a casa mia per solidarizzare e ripristinare l’agibilità dei locali bruciati dall’incendio doloso del 30 dicembre, a quanto sembra appiccato da due persone (guarda caso) in rapporti con un noto imprenditore pavese e un politico “amico degli amici”. L’incendio segue di pochi giorni l’attentato all’auto del consigliere comunale Walter Veltri e le croci nere a morto dipinte con chiara simbologia sull’ingresso dello studio dell’avvocato Maurici, due persone (guarda caso) con cui ho condiviso alcune battaglie sulla criminalità urbanistica cittadina. Senza dimenticare – qualche mese prima – la distruzione delle vetrine alla sede di Insieme per Pavia in via Ferrini, pochi giorni dopo una nostra conferenza stampa sulla lottizzazione abusiva di Punta Est.
L’incendio ha colpito anche le edizioni Effigie (il magazzino si trova nel seminterrato di casa) e lì sono bruciate alcune migliaia di libri (e molti altri volumi sono stati resi invendibili dall’intervento dei Vigili del fuoco).
Il tempo passa e tuttavia nulla sembra cambiare. Gli amici degli amici siedono ancora al loro posto e si propongono la riconferma alle prossime elezioni amministrative.
Qui sopra il servizio di Enrico Rotondi, dal Tg3 Rai dell’8 gennaio dell’anno scorso. Altre immagini qui e qui.
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