di Valerio Del Corno
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Troppe volte giovani come me vengono guardati dall’alto verso il basso, accusati di non far nulla o di aver scarso interesse nei riguardi della cosa pubblica, io no! Ho deciso di candidarmi anche perché tante volte sono proprio quelle persone che hanno poggiato sulle nostre spalle la crisi a predicare cosa sia giusto e cosa sbagliato senza contare che poi saranno proprio le future generazioni come la mia a pagarne le conseguenze. La classe dirigente che in questi anni ha governato Pavia l’ha resa sudicia, sporca, inagibile e al centro di numerosi scandali, appoggiata anche da un scarsa, se non inesistente, opposizione da parte del Partito democratico. Credo che un po’ tutti si siano stufati di leggere sui giornali notizie quali clientelismo, affarismo, corruzione; per non parlare di certi dati che a me, diciannovenne, mettono i brividi.
Basti pensare che Pavia risulta una tra le città più inquinate d’Europa e che ha un centro storico ormai compromesso dalla sporcizia urbana. Questo perché manca un’idea generale di città!
Guardate, lo sa tutto il mondo: non troppo tempo fa sul “New York Times”, uno dei più importanti giornali internazionali, è apparso un articolo raffigurante Pavia come capitale italiana del gioco d’azzardo.
Allora è una città che è tra le più inquinate, con mari di slot machine e con un tasso di infiltrazione mafiosa altissimo; e poi ci dovremmo stupire se periodicamente leggiamo di indagini su amministratori e persone alle quali Cattaneo ha delegato compiti importanti?! A me vien da ridere quando lo sento parlare di turismo, di fronte a tutti questi problemi.
Allora, io sarò anche un inesperto, ma mi pongo di fronte a questi problemi con tanta voglia di fare, umiltà e coraggio come è mio solito fare e come ho già dimostrato in passato.
In occasione delle elezioni regionali e nazionali è mio diletto andare a porre domande ai politici di turno ospiti a Pavia. Una volta, per farvi capire che so di cosa parlo, ho posto delle domande a Roberto Maroni riguardanti il suo programma. In pochi secondi un signore mi ha letteralmente bloccato e da dietro mi ha detto: «Se non la finisci di protestare ti facciamo fuori». Un’altra volta con Vendola, lui si perlomeno degnato di darmi mezza risposta… per poi girarsi e scappare appena ho alzato il tiro.
.. ed io ora mi candido!? Certo, perché non ho paura di loro e lo faccio anche nell’interesse di tutti perché non voglio che in futuro, situazioni spiacevoli come queste, ricapitino alle nuove generazioni.
Perché proprio con “Insieme per Pavia”? E’ chiaro, è l’unico lista che propone cose concrete per questa città, cose fantastiche come la rinascita del centro storico e della cultura prima dell’economia, zero cemento ( anche perché ormai si può edificare dovunque), alberghi, cinema, meno traffico in centro appunto per guardare ad una città a misura d’uomo.
Io, che sono prossimo a diventare perito informatico, sono stato colpito da una cosa che rende questa lista unica: L’E-Governament: Cioè il governo dei cittadini anche tramite la rete; referendum comunali, facciamo decidere ai cittadini come dovranno essere usate il 20% delle spese pubbliche. Questa è democrazia, non quella del M5S che interroga si e no 30 mila persone in tutta Italia, noi chiederemo a tutta Pavia.
Non facciamo prenderci in giro, non si può pensare che partiti come Forza Italia, Pd e Lega possano avere attenzione nei riguardi di Pavia quando invece sono obbligati a tener fronte a interessi nazionali: a Cattaneo gliene importa solo di andare a Roma, gli hanno fatto la passarelle nelle varie televisioni mica a caso, è stato venduto ben bene da Rai Mediaset.
Allora ritorniamo ai valori veri, non quelli di Cattaneo o della finta opposizione Pd, il servilismo, il partitismo, ma a quelli fondanti di una città di cultura, bella, pulita e allora forse l’Europa, che ho avuto modo di conoscere vincendo un concorso che mi ha portato alla visita del parlamento a Bruxelles, forse rinizierà a vederci come un città virtuosa e non più fallimentare; e con lei l’Italia.
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