Un “San Siro” all’anonimo dipendente Asm che denunciò le ruberie
Estate 2013. Da una lettera anonima veniamo a sapere del saccheggio Asm in corso: notizie esatte su illecite diarie, sull’uso indebito delle carte di credito e su Asm Favori alla deriva.
Chi la scrive è persona tanto informata quanto indignata: sa tutto; a riprova allega alcune pezze d’appoggio; di altri documenti fornisce l’elenco, sollecitandoci a richiederne copia.
Perché proprio a noi? Forse per la “fonte” eravamo gli unici di cui sapeva di potersi fidare; o forse una stessa lettera ed eguale documentazione l’aveva spedita anche ad altri, anche prima che a noi, senza riscontri.
L’analisi dei documenti lì indicati ci portò a inoltrare due esposti in Procura, e uno è ancora pendente. Alcune tra quelle carte, lì per lì le abbiamo persino prese sottogamba: ad esempio, il “prestito” di 67.080 euro a Pietro Antoniazzi, un consulente finanziario esterno all’azienda, chiamato in Asm dall’allora presidente Giampaolo Chirichelli. Referenze: accusato e infine condannato per bancarotta fraudolenta dopo il fallimento dell’industria agroalimentare piacentina “La Gragnanese”, di cui era amministratore unico; accusato e condannato per aver sottratto furtivamente all’azienda così bene amministrata qualcosa come un milione e 600mila euro.
Tutti oggi sanno del terribile clima in quegli anni in Asm: vennero persino assunti amici degli amici al solo scopo di vigliare o premere sui dipendenti affinché nulla sulle enormi ruberie filtrasse all’esterno (lo abbiamo letto nella richiesta di arresto per Luca Filippi). Uno, uno solo, ebbe il coraggio di lanciare messaggi in bottiglia oltre quel muro di gomma.
Chiediamo a questa nobilissima e anonima persona di rivelarsi. Sindaco Depaoli, a lui la massima onorificenza cittadina, a lui un “San Siro”!
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