Chi ha ucciso Mattei e Pasolini?

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Un libro promette rivelazioni
di Giovanni Giovannetti

Per il sessantesimo anniversario della morte di Enrico Mattei (e nel centenario della nascita di Pasolini) Feltrinelli sta per mandare in libreria L’Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell’indipendenza energetica. Ne sono autori Giuseppe Oddo e Riccardo Antoniani, un giornalista e un letterato. Oddo lo conosciamo per aver pubblicato, con Andrea Greco, Lo stato parallelo, un importante libro sull’Ente nazionale idrocarburi; di Riccardo Antoniani si conoscono solo lavori accademici (e qualche articolo), ma va pur detto che si tratta di un profondo conoscitore dell’opera di Pasolini, uno dei pochi ad averla messa in risonanza con i motivi che possono aver contribuito a mandarlo a morte. Ahinoi, Antoniani questi temi fino ad ora li ha affrontati a parole, al più lanciando sassi, salvo poi nascondere mani. Ora finalmente ci dona qualcosa di scritto, acquistabile in libreria, e c’è da sperare che L’Italia nel petrolio contenga il molto che sa.
Incrociamo le dita, poiché su questo libro le notizie reperibili in rete al momento sono poche e poco stimolanti. Dal sito di Amazon: «Esplose in volo il jet che la sera del 27 ottobre 1962 doveva atterrare all’aeroporto di Linate. Su quell’aereo viaggiava Enrico Mattei, fondatore e presidente dell’Eni, e – come dichiarò Fanfani molti anni dopo – l’“abbattimento” del piccolo velivolo segnò l’inizio del terrorismo in Italia. Sovente adombrata dall’agiografia su Mattei, la storia di Eugenio Cefis si lega a doppio filo alle vicissitudini industriali e politiche dell’Italia repubblicana. Cefis e Mattei diventano personaggi di Petrolio, il romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini, a partire dal settembre 1974, quando lo scrittore ricevette da Elvio Fachinelli alcuni materiali sull’allora presidente della Montedison. Cosa lega il fondatore dell’Eni all’intellettuale corsaro? Come si incrociano le loro storie con le vicende di Eugenio Cefis? Mattei e Cefis militano nella Resistenza e consolidano il loro rapporto nel dopoguerra. Nominato subito dopo la Liberazione commissario straordinario dell’Agip, Mattei chiama al suo fianco Cefis, che diverrà il suo vice e poi, dopo la sua scomparsa, presidente dell’Eni. Pasolini è invece affascinato da un discorso sulle multinazionali rivolto da Cefis agli allievi dell’Accademia militare di Modena e da un libro su Cefis che ne denuncia lo strapotere, l’arricchimento e i rapporti con i partiti e gli apparati dello Stato. E a partire dal 1975, l’anno del massacro al lido di Ostia, inserisce in Petrolio una serie di capitoli su Cefis e Mattei in cui avanza la tesi della eliminazione del fondatore dell’Eni, ribaltando la versione ufficiale dell’incidente aereo e facendo di Cefis un personaggio a tinte fosche».
Sono cose risapute e in parte sbagliate o incomplete (Pasolini comincia a ricevere materiali da Fachinelli nel luglio-agosto 1974, poi altre cose a fine settembre; da questo momento, agosto 1974 e non 1975, lo scrittore prende a scrivere di Cefis; e a Mattei “commissario straordinario dell’Agip” aggiungerei “per il nord Italia”: ditelo all’estensore di questa nota redazionale). Ma Giuseppe Oddo è una solida garanzia. E da Riccardo Antoniani – che della morte violenta di Pasolini ha potuto parlare con i compianti Licio Gelli, Gianadelio Maletti e Graziano Verzotto (e molti, molti altri) – indubitabilmente c’è da aspettarsi tanto, molto più di quanto al momento si svela. L’Italia nel petrolio è dato in uscita il 25 ottobre. Non resta che aspettare.

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