Archive for the ‘insieme per pavia’ Category

Legittimo godimento

9 giugno 2014

di Movimento civico Insieme per Pavia

Legittimo godimento, il nostro di oggi, nel constatare che il delicato appuntamento politico per la città, il ballottaggio dell’8 giugno, ha dato una salutare scossa al quieto vivere di parecchi ingessati equilibri e conservatorismi pavesi, nel contempo dando ragione ad alcune nostre previsioni, da molti ignorate o avversate come improbabili o impossibili.
Contro il pessimismo un po’ saccente di chi dava Cattaneo per vincitore sicuro, avevamo avvertito che non era il caso di fasciarsi la testa prima di averla rotta.
Quando al primo turno Cattaneo era primo con un quasi 47%, osservammo che con le sue sei liste e con qualche voto disgiunto proveniente dal PD egli aveva toccato il massimo, da cui non sarebbe potuto che scendere: ma con sfoggio di narcisismo egli tenne a sottolineare di aver sottratto 4000 voti andati al PD nelle Europee. Dunque raddoppiò e triplicò sforzi e presenze in città nel disperato e inutile tentativo di evitare la prevedibile emorragia di consensi perseguita dai suoi sottovalutati ma tenaci avversari.
D’altro lato, non poteva che crescere l’esiguo gruzzolo del 36% di Depaoli, dietro al quale si nascondeva la dispersione degli altri oppositori di colori diversi. Questi infatti erano decisi a compensare la propria formale sconfitta con la modesta ma legittima soddisfazione di contribuire a toglier di mezzo Cattaneo e la sua cricca.
Così il voto per Cattaneo è stato ridimensionato (da 18350 a 15060) e il consenso per Depaoli si è rafforzato (da 14326 a 17068).
Tremila voti in meno hanno penalizzato l’eccesso di presenzialismo, la facilità alla chiacchiera manierata, l’acritica adesione al berlusconismo e alle sue frottole, per non dire di quell’attitudine che l’avv. Cristina Niutta ha definito arroganza. Oggi farsi appoggiare da personaggi troppo noti come Abelli, Berlusconi, Gelmini, Tremonti, Zanicchi forse non è più tanto bello. E i troppi soldi messi in campo hanno aggravato il danno. (more…)

Pinocchietto si agita, muove i fili…

30 Maggio 2014

…e ne resta impigliato
un comunicato di Insieme per Pavia

«Prosciolto Tedesi per la bonifica di Montecity-Rogoredo, con buona pace dei giustizialisti di Insieme per Pavia». Lo annuncia esultante il sindaco uscente Alessandro Cattaneo. Prosciolto una fava. Al contrario, il direttore generale di Asm Pavia Claudio Tedesi – attualmente agli arresti per la mancata bonifica dell’area Sisas di Pioltello, indagato per Montecity (trasformata in una discarica abusiva delle ecomafie) – era stato rinviato a giudizio: con buona pace di Pinocchio Cattaneo.

Una soddisfazione spontanea, esultante ma del tutto mal riposta e per di più minimale, quella che ha inopinatamente espresso il sindaco Al. Cattaneo nell’Aula magna della Università ieri pomeriggio, facendosi quasi vanto dell’sms pervenutogli con l’annuncio che l’ing. Claudio Tedesi, sospeso direttore generale di ASM Pavia e vicepresidente di Linea Group Holding, tuttora agli arresti domiciliari con altri dirigenti industriali a seguito dell’indagine “Nero Fumo” riguardante la bonifica dell’ex Sisas di Pioltello, è stato prosciolto da uno su quattro dei capi d’accusa dell’ altra inchiesta in cui era inquisito, quella per Santa Giulia: il reato di avvelenamento di falde acquifere. È plausibile che dal 2004 al 2010 il Tedesi se ne stesse seduto nei suoi uffici, a Milano e a Pavia, dove al massimo riscuoteva lo stipendio oltre a fantasiosi e non dovuti rimborsi forfettari. E probabile che non si aggirasse in aree dismesse a spargervi inquinanti, che altri aveva già sparso prima di lui. (more…)

I fatti e le parole

29 Maggio 2014

La lettera di Walter Veltri e dell’assemblea di Insieme per Pavia al candidato sindaco del Partito democratico Massimo Depaoli.

Al candidato sindaco Massimo Depaoli
Alla responsabile cittadina del Pd Angela Gregorini

Con l’approssimarsi del ballottaggio dell’8 giugno, il gruppo di Insieme per Pavia, pur consapevole di non poter aspirare ad alcun seggio comunale, si rende disponibile all’indicazione di voto per Massimo Depaoli sindaco, subordinandolo tuttavia all’accettazione dei seguenti punti programmatici:

Revoca del Piano di Governo del Territorio. Zero consumo di suolo. Acquisizione del regolamento edilizio di Legambiente cioè il meglio dei regolamenti edilizi dei Comuni italiani in termini di efficienza energetica, integrazione delle fonti rinnovabili, di risparmio idrico e qualità del costruire. Riduzione degli indici di edificabilità nelle aree dismesse.

Consolidamento della gestione dell’acqua a bene pubblico con la chiusura di Pavia Acque – società creata per privatizzarne la gestione – nel rispetto dell’esito del referendum.

Stanziamento di almeno un milione di euro (poco più dell’1 per cento del bilancio comunale) in difesa dei redditi familiari più bassi, secondo l’indice famigliare Isee. Revisione del Piano Integrato di Intervento dell’area ex-Neca, destinandone il 30 per cento a edilizia economica e popolare.

A fronte della deriva politica, affaristica e morale in cui la città stagna ormai da molto tempo, siamo chiamati a scelte consapevoli, nel segno del superiore interesse di Pavia e dei cittadini. Speriamo di poterle condividere con il candidato sindaco del Partito democratico.

Si sarà grati per un Vostro cortese cenno di riscontro.
Insieme per Pavia

Pavia, 29 maggio 2014

Guerre stellari

23 Maggio 2014

«…voi date fiato alle vostre trombe e noi suoneremo le nostre campane!»

«Per la campagna elettorale spenderemo all’incirca 40mila euro». Parola di Alessandro Cattaneo il 13 maggio scorso. Assì? Dal “suo” bilancio preventivo: Forza Italia indica spese per 56.000 euro che, addizionati al budget personale di Cattaneo (17.000 euro), somma un totale di 73.000 euro (90.000 se aggiungiamo la costellazione di liste in suo sostegno), «parte dei quali offerti da imprenditori locali di cui al momento non farò i nomi», ha detto Cattaneo. Sia chiaro, nulla di illegale, sono “solo” bugie, come quelle del burattino Pinocchio.

Le lotte e le proposte

23 Maggio 2014

«Case popolari alla Neca e posteggio ai pendolari»
Marianna Bruschi intervista Walter Veltri *

Walter Veltri, 69 anni, consigliere comunale uscente, è il candidato della lista Insieme per Pavia. «Una candidatura naturale la mia – sottolinea – Abbiamo fatto battaglie per la tutela dell’ambiente e del territorio in Consiglio e denunce alla magistratura. Abbiamo avuto anche intimidazioni per questo». Veltri ricorda la sua auto bruciata nel 2012, le croci nere sulla porta dello studio dell’avvocato Maurici, e l’incendio nel deposito di libri di Giovanni Giovannetti.

Veltri, proprio l’urbanistica e la critica al Pgt Cattaneo sono elementi forti del vostro programma, cosa c’è da cambiare secondo voi?

Il Pgt è stato approvato dalla giunta Cattaneo dopo 15 anni del vecchio Prg Albergati che ha previsto la cementificazione delle aree verdi. In questi anni si è costruito tanto, si è passati da 37mila unità immobiliari a 49mila. Il Pgt di Cattaneo ha continuato nella cementificazione, e prevede interventi che cambieranno il volto del centro storico, non possiamo permetterlo.

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Sante parole

23 Maggio 2014

Alessandro Repossi intervista mons. Gianfranco Poma

«Se davvero vogliamo bene alla nostra città dobbiamo aiutarla a rinascere partendo, prima di tutto, dal rispetto della legalità. Solo ritrovandoci attorno a un valore condiviso come l’onestà, si può pensare di realizzare davvero qualcosa di concreto e utile per la nostra comunità; se manca questo elemento tutto rischia di sgretolarsi come se fosse stato costruito sulla sabbia». Mons. Gianfranco Poma spiega in un’intervista a “Il Ticino” e a Radio Ticino Pavia (Fm 91.8-100.5) le ragioni che l’hanno spinto a firmare l’appello a sostegno del movimento “Insieme per Pavia”: una scelta condivisa anche da Mino Milani, Lanfranco Bolis e Giulio Guderzo. «Mi è sembrato giusto – sottolinea mons. Poma – condividere la passione di persone di valore, che si sono distinte per la loro cultura, la loro competenza e per il loro profondo amore per Pavia. La nostra città vive, da troppo tempo, una situazione pesante. Per affrontarla serve un’accettazione seria dei problemi che stiamo vivendo e una piena assunzione di responsabilità». In un recente editoriale scritto per “Il Ticino”, commentando l’ormai vicino appuntamento con le urne, mons. Poma ha invitato Pavia a svegliarsi dal torpore che troppo spesso la frena. «È una caratteristica della nostra città, che nel corso dei secoli ha dovuto sopportare lotte, invasioni, ricostruzioni, continui cambiamenti.Il risultato è che i pavesi per “sopravvivere” si sono adattati a ogni tipo di situazione. Ecco, il vero problema di Pavia è che si adatta un po’ troppo e non riesce a sviluppare le sue potenzialità che pure sarebbero enormi. Saremo anche una piccola città, ma grazie alla presenza dell’Università e di ospedali di eccellenza ospitiamo persone che arrivano da tutto il mondo. Pavia deve oggi riscoprire se stessa e le proprie vocazioni, per liberare energie fresche e iniziare un nuovo cammino». Mons. Poma infine rivolge un appello a tutti i pavesi affinché il prossimo 25 maggio non disertino l’appuntamento con le urne: «Sarebbe un grave errore astenersi dal voto. Oggi, più che mai, bisogna credere nella democrazia attraverso la partecipazione».

Vota bene, ma vota!

23 Maggio 2014

di Pierangelo Monni*

Questa lettera di Pierangelo Monni offre alcune piccole riflessioni su elezioni, doppio turno, voto utile, voto disgiunto.

Dato il doppio turno, l’importante è togliere voti a Cattaneo. Perciò va da sè che è assolutamente da evitare l’astensione.
Credo che siamo tutti d’accordo nel dire che Depaoli non possa vincere al primo turno, ma che possa giocare le proprie buone carte al ballottaggio, e per questo lavoriamo tutti quanti.
Il partito che, se riesce, andrà al ballottaggio contro Cattaneo, è il Pd. Ma, se ci riuscirà, sarà anche grazie ai voti per altre liste di opposizione (cioè noi): tutti i voti per Insieme per Pavia sono voti utili contro Cattaneo e aiutano Depaoli ad andare al ballottaggio.

Esempio pratico:
Cattaneo prende il 55%, Depaoli 35%, Insieme per Pavia 10% –> Cattaneo vince al primo turno;
Cattaneo prende il 55%, Depaoli 45%, Insieme per Pavia   0% –> Cattaneo vince al primo turno lo stesso;
Cattaneo prende il 45%, Depaoli 45%, Insieme per Pavia 10% –> Cattaneo e Depaoli vanno al ballottaggio, Insieme per Pavia ottiene alcuni consiglieri.

Fermo restando questo punto, coloro che si sentono pienamente rappresentati dal Pd, voteranno Pd anche al primo turno, in modo da avere Depaoli sindaco e molti consiglieri del Pd. Coloro che invece ritengono utile avere altri consiglieri che dall’esterno “aiutino” il Pd a essere più determinato e convincente di quanto non sia stato finora nel contrasto all’attuale sindaco, voteranno al primo turno altre liste di opposizione (cioè noi) senza timore di portare acqua al mulino della parte avversa.
Il voto disgiunto invece non aiuta nessuno. Perché Insieme per Pavia possa avere dei consiglieri servono anche i voti alla lista, che si danno votando il suo candidato sindaco Walter Veltri. Infatti, se la lista non ottiene consiglieri, i suoi candidati possono avere personalmente anche molti voti di preferenza ma ciò non servirà a nulla.
Questo aspetto è ancora più critico rispetto alle scorse elezioni, poiché siamo una lista piccola ed è stato diminuito il numero di consiglieri: per ogni consigliere ci vogliono più voti di prima, e voti alla lista.

Per approfondire ulteriormente:

Blog: https://sconfinamento.wordpress.com/

Libri: Comprati e venduti e Sprofondo Nord di G. Giovannetti, edizioni Effigie (alla CLU in corso carlo Alberto ed in altre librerie pavesi)

* lista civica Insieme per Pavia

E allora mi candido con Insieme per Pavia – 5

22 Maggio 2014

Non esistono eroi ma solo persone
di Marco Bonacossa

Una mattina di luglio del 2010 mi sono svegliato ed ho trovato l’invasor, ma non era un esercito straniero, era a Pavia, la mia città, la nostra città e aveva la divisa della mafia, dell’ndrangheta per essere precisi. Ho letto, ho seguito, ho cercato un filo di Arianna che mi facesse uscire dal labirinto di quella «montagna di merda» (cit. Peppino Impastato), fatta di amici degli amici, di mafiosi, di intercettazioni di conversazioni vomitevoli e dal fetido olezzo di criminalità organizzata e più cercavo un filo bianco più ne trovavo uno nero: quello che univa la giunta Cattaneo a certi oscuri personaggi legati alla ’ndrangheta. Ho seguito il blog di Giovanni Giovannetti per cercare di capire e a volte mi arrendevo quando cominciava a parlare di metri cubi per la costruzione di edifici, di percentuali di azioni delle società dei palazzinari, di rimandi a leggi e a regolamenti urbani. Mi arrendevo perché mi sembrava tutto così complicato, ma la scintilla della curiosità, della voglia di sapere e di capire mi portava a riaccendere di nuovo il computer, ad andare sulle pagine salvate e a rileggerle fino a comprendere, fino a non avere più dubbi, fino a chiedermi cosa potessi fare per non essere più lo spettatore di un brutto film ma lo scrittore di una nuova storia. Per questo ho scelto di candidarmi con Insieme per Pavia, per le sue battaglie, per le intimidazioni e gli attentati che ha subito, perché sono convinto che non esistono eroi nel mondo, ma soltanto persone che fanno il loro dovere fino in fondo e che odiano il colore grigio perché ne sentono il puzzo del compromesso morale e sanno distinguere bene tra un filo bianco e uno nero.
Ho deciso di candidarmi perché ho iniziato la prima elementare due mesi prima della fondazione di Forza Italia, nel novembre 1993, e se mi riguardo indietro mi sento come uno di quei «giovani di Mussolini», cresciuti nel periodo fascista ed educati dal regime. Allora c’erano le baionette, oggi le televisioni di Berlusconi. Ho deciso di candidarmi perché sto uscendo dall’università e Berlusconi c’è ancora ed un’intera generazione, la mia generazione, ha vissuto durante il suo regime politico fatto di rapporti con la criminalità organizzata e di una diffusa cultura politica ed istituzionale incentrata sull’illegalità, che dichiarava e dichiara «eroi» i mafiosi e «malati» i magistrati.
Il sindaco Cattaneo ne è indicato come l’erede politico all’interno del partito-azienda ed è per questo che mi candido, perché sono stufo di vedere Pavia come capitale dei record negativi, come centro di ricovero di mafiosi in incognito, di omissioni di responsabilità politiche celate dietro ai «non sapevo», «non era mia competenza» e alla non presenza di comportamenti punibili penalmente. Mi candido perché anche quando la mafia non c’entra nulla, ci sono stati arresti, indagini, rimborsi auto assegnati, scandali, lotte di potere e tutto è passato sottotraccia trincerandosi dietro lo scudo della maggioranza in consiglio comunale e dell’interesse di pochi contro quello dei cittadini. Mi candido perché quando chiesi ad una mia professoressa di facoltà la differenza fra i giovani del Sessantotto e quelli di oggi lei mi rispose: quelli del Sessantotto volevano governare il loro futuro, quelli di oggi ne vogliono uno. Prendiamocelo, io lo faccio qui, a partire da Pavia, con Insieme per Pavia.

Non votare gli amici dei mafiosi

22 Maggio 2014

Si batte Cattaneo votando Insieme per Pavia
di Stefania Vilardo

A Pavia il partito degli affari è trasversale ai due più grandi partiti che siedono in Consiglio Comunale.
Di contro, chi persegue i beni comuni è trasversale nell’opposizione.
Il Pd, attuale partito d’opposizione, quando ha governato ha fallito nel progettare il futuro della nostra città, lasciando molte macerie, amministrate poi con particolare “agilità” dal sindaco «più amato d’Italia».
La fine della Pavia industriale non è stata gestita, non si è lavorato per una riconversione economica, cogliendo le opportunità che un polo sanitario e universitario così importante come quello pavese potevano e possono dare. Si è lasciata la città in mano ad una sola realtà economica, quella dei costruttori: il volano dell’edilizia è virtuoso se spinto all’innovazione, se finalizzato agli interessi generali (infrastrutture), se regolato da una rigorosa pianificazione attenta alla storia e alla geografia del terreno. Fa solo danni se è usato da qualche politico clientelare.
“Insieme per Pavia” non appoggerà mai Cattaneo, quindi votarci significa rafforzare il fronte frammentato che davvero gli si oppone.
Preferire noi al Pd al primo turno è una scelta razionale contro Cattaneo, e contribuisce a consolidare il voto più serio per il Pd stesso.
Infatti Massimo De Paoli, se è vero che persegue il cambiamento del suo partito, dovrebbe augurarsi un nostro buon risultato. Sarebbe suo interesse misurarsi con un movimento che ha dimostrato di saper fare le battaglie, quelle giuste naturalmente, in modo determinato e senza sconti, e che sa dialogare, come al tavolo aperto da Antonio Ricci, precedente segretario del suo partito, a cui abbiamo partecipato per due anni; un movimento che ha buone idee frutto di competenza e conoscenza della città, delle sue debolezze e delle sue potenzialità.
Il nostro gruppo è una squadra consapevole. Abbiamo praticato una severa opposizione a Cattaneo: la nostra campagna e le nostre speranze sono tutte perché il suo risultato sia il più deludente possibile.
Per questo ci auguriamo che i voti degli elettori di centro destra fuggano dal clima di bunga bunga, di corruzione e di mafia che il tragico trio di pregiudicati Berlusconi-Dell’Utri-Previti ha instaurato per vent’anni sorridendo in TV agli italiani. E approdino a sostenere chi persegue i beni comuni.
Oggi la buona domanda ai pavesi più attaccati alle tradizioni è quella del nostro ultimo volantino: «Sei di destra? Questi non votarli. Scegli un amico e manda a casa l’amico degli amici».

E allora mi candido con Insieme per Pavia – 4

22 Maggio 2014

Voglio contribuire a una Pavia migliore
di Daniele Mario Vecchio

Dopo una vita spesa all‘insegna di un insano e lamentoso immobilismo ho sentito manifestarsi chiaramente un‘idea che già da un po’ di tempo covava sotto la cenere: è l’idea che l’atteggiamento dettato dai “non mi riguarda” e dai “non spetta a me”, farcito dai più miseri lamenti e piagnistei (sempre e comunque rivolti a un comodo “qualcun altro”) non portano a nulla nella migliore delle ipotesi, in quella peggiore portano invece a dare ampio spazio alle idee e alle volontà di quel “qualcun altro” così tanto comodamente additato.
Ho deciso di dare una mano, di uscire dal guscio per non aspettare qualche (immaginario) “salvatore” che sistemi le cose per me. Ho deciso di provare a dare voce a quell’idea e contribuire alla battaglia che quotidianamente ci chiede di impegnarci contro le cose che non vanno bene e a favore delle cose da realizzare e che ancora mancano.
Perchè Insieme per Pavia? La risposta la si può trovare sui giornali, sui volantini distribuiti, nelle interviste, negli articoli pubblicati e nelle dichiarazioni che si possono facilmente reperire in rete. E se ancora non bastasse, una risposta certa la si può trovare sul tavolo attorno al quale periodicamente ci ritroviamo per discutere – costruttivamente – dei reali problemi che affliggono Pavia ormai da tempo immemore, e delle loro possibili e concrete soluzioni. La risposta la si trova negli occhi delle persone riunite (e unite) intorno a quel tavolo, dalla passione e dalla determinazione che ne sgorga.

Io voto Insieme per Pavia

22 Maggio 2014

di Gipo Anfosso

Alle comunali voterò Stefania Vilardo e Paolo Ferloni della lista Insieme per Pavia. Non ho mai fatto esplicita e pubblica dichiarazione di voto, ma credo che in questo momento sia necessario. Penso anzitutto che sia da vincere la tentazione astensionistica. Non ‘sono’ tutti uguali, no. Voto due persone di cui non mi fido in astratto, ma mi fido per quello che hanno fatto politicamente nei 5 anni precedenti, per la loro lotta alla ‘ndrangheta, alla speculazione edilizia, a una destra affaristica. Li voglio votare anche per i prezzi che hanno pagato molti del loro gruppo. Non mi sono dimenticato l’auto di Veltri incendiata, le fiamme nella casa di Giovannetti, le croci sulla porta dello studio dell’avvocato Maurici.
Voto loro perché voglio che siano presenti in Consiglio comunale, che siano presenti in tanti come loro a dire no al malaffare, a una deriva cemetificatrice senza rispetto, senza memoria, senza futuro. Io spero che si vada al ballottaggio dove è possibile avere un candidato sindaco come De Paoli ben piazzato. Ma voglio che lui abbia dietro persone oneste, inflessibili, capaci di studiare le carte, capire e incidere nella vita politica di questa città.
Penso che tutti noi abbiamo bisogno di loro.
Li voterò e spero di convincere qualcun altro a votarli

Pedala pedala

18 Maggio 2014

La biciclettata di Insieme per Pavia lungo il corso della Vernavola

Le qualità

12 Maggio 2014

Sul programma elettorale di Walter Veltri

da Giona nel Ticino

dal profilo facebook di “Giona nel Ticino” riprendiamo questo articolato commento al programma elettorale di Walter Veltri e Insieme per Pavia

Visione, missione, metodo. Nel programma della lista Insieme per Pavia, candidato sindaco Walter Veltri, troviamo subito tutto nelle prime pagine. Con un’avvertenza importante, se riportata in grassetto per prima: un programma sviluppato avvalendosi del lavoro condiviso con il movimento civico La Piazza e il Ponte, «nel vano tentativo di dare luogo a una lista unitaria, alternativa al centrodestra di Alessandro Cattaneo».
Una connotazione critica apre dunque la presentazione del programma. Una critica che evidentemente viene considerata grave, rivolta all’incapacità – tutta “partitica” – di offrire agli elettori una visione condivisa, in grado di proporre anche a livello locale una contrapposizione tra pochi soggetti. Ma anche un richiamo, e noi consideriamo soprattutto questo, a un metodo di lavoro, di ascolto diffuso dei bisogni cittadini, rivendicato da molti, ma che il movimento la Piazza e il Ponte ha sicuramente svolto con grande intensità in più di un anno d’azione.

Apriamo con questi rilievi perché non ci sembrano marginali: l’ascolto dei bisogni dei cittadini è fondamentale, in particolare per una lista civica che compete senza avere alle spalle il riferimento di strutture organizzate, di cui quasi tutti gli altri concorrenti si avvalgono. Inoltre, ci sembra che il richiamo a una fallita lista unitaria, caratterizzi ancora una volta il percorso di assoluta solitudine in cui Insieme per Pavia si è mossa in questi anni: nella denuncia del malaffare, della presenza di interessi opachi anche nel settore dell’urbanistica; della presenza in città della ‘ndrangheta; forse ancora di altri, nascosti circuiti; subendone per ritorno gravi intimidazioni, cui tutti abbiamo assistito.

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E allora mi candido con Insieme per Pavia – 3

10 Maggio 2014

Credibilità
di Pierangelo Monni

Mi chiamo Pierangelo Monni, di mestiere faccio l’ingegnere elettrico, lavoro in una ditta che produce macchine utensili. Abito a Pavia da 9 anni e con il passare del tempo l’idea di partecipare attivamente alla vita politica della città è diventata in me sempre più forte, fino a trasformarsi in una vera e propria urgenza.
Per capire da dove deriva questa urgenza, vi racconto un breve aneddoto. Un po’ di tempo fa mi capitò di assistere allo spettacolo “Mafie in pentola”. Lo spettacolo parlava di Libera, l’associazione che coltiva le terre confiscate alle mafie, presentandone i prodotti. Io ero seduto verso il fondo, ma potevo comunque apprezzare la rappresentazione, ben fatta ed interessante.
Unica trascurabile nota stonata erano tre rumorosi spettatori seduti subito affianco a me. Dopo lo spettacolo, davanti ad una pizza, ebbi modo di conversare con l’attrice Tiziana Di Masi. Tra le altre cose, disse che spesso la criminalità organizzata mandava qualche picciotto a seguire le repliche. Sentendo queste parole, fu inevitabile ripensare ai tre fastidiosi vicini di posto: a come se ne fossero andati in gran fretta all’accensione delle luci, al loro fare il verso alle parole dell’attrice, al forte accento meridionale, alle facce brutte, al punto di sembrare quelle di tre caratteristi usciti da un film. Incredibile. Tre picciotti. Veri, autentici, originali, accomodati affianco a me. Ma non a Palermo, o a Caltanissetta: qui, a Pavia, nell’aula 400 dell’Università. Era il 25 Maggio del 2012.
Non stiamo parlando del commissario Cattani de “La Piovra”, lo sceneggiato televisivo. E non si tratta neanche di una notizia del telegiornale che ci riporta fatti accaduti a 1000 km di distanza. Stiamo parlando della nostra città. Dopo pochi mesi, arrivarono purtroppo a conferma altri fatti di cronaca, di cui probabilmente anche voi avrete letto sul giornale locale: il 14 e il 17 Novembre 2012 delle croci nere furono dipinte sul portone dello studio dell’avvocato Maurici; il 14 dicembre ci fu l’incendio doloso dell’auto del nostro candidato sindaco Walter Veltri; la notte tra il 30 e il 31 dicembre 2012 fu appiccato un incendio a casa di Giovanni Giovannetti, dopo che già si era verificata una effrazione durante la quale ignoti si erano limitati a staccare i quadri dalle pareti e poggiarli per terra. Quattro episodi di intimidazione rivolti a tre esponenti di Insieme per Pavia. E non di altri partiti. Tre esponenti che si sono opposti (legalmente e politicamente) a diverse operazioni immobiliari irregolari, a tutt’oggi oggetto di indagini da parte dell’autorità giudiziaria. (more…)