di Antonio Moresco
![]() |
2 luglio 2013. Una delegazione di “Freccia d’Europa” viene ricevuta a Strasburgo dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.
Di seguito, pubblichiamo la lettera al Parlamento che Antonio Moresco gli ha consegnato.
Siamo partiti il 1° giugno dalla città italiana di Mantova, dove sono conservati gli scheletri di due ragazzi preistorici strettamente abbracciati, per dire che l’Europa comincia prima, prima della sua terribile storia di guerre, stermini, Olocausto, perché il loro misterioso gesto d’amore può indicare una diversa possibilità per i popoli che abitano il nostro continente boreale.
Abbiamo camminato per un mese e otto giorni lungo un migliaio di chilometri, attraverso quattro Paesi (Italia, Svizzera, Germania, Francia). Abbiamo attraversato un gran numero di città e piccoli centri, campagne, risaie, montagne. Abbiamo costeggiato fiumi e laghi, ruscelli in piena, ghiacciai, ma anche lingue, dialetti. Abbiamo mangiato insieme e dormito insieme su piccole brande di ostelli, conventi, bunker antiatomici… il più delle volte sui nudi pavimenti.
Abbiamo dato vita per un po’ a una piccola repubblica nomade dove hanno potuto convivere le più diverse inclinazioni e opinioni, unite dalla tensione del cammino comune verso una meta lontana e un sogno condiviso.
Abbiamo portato con noi tre bandiere: quella italiana, quella europea e una terza con il volto di Kaspar Hauser, che abbiamo eletto a nostro emblema, perché il suo sguardo nudo e bruciante sul mondo è quello che occorre riconquistare in un momento come questo, in cui tutto sembra bloccato, perché in un certo senso anche lui è morto due volte -come l’Europa è morta o si è suicidata due volte con due guerre mondiali nate sul suo territorio- per dare una terza chance e una terza vita a Kaspar Hauser e all’Europa, in questo momento in cui stanno sorgendo nuovi colossi in altre parti del mondo, che stanno in molti casi ripercorrendo le stesse strade suicide percorse e disseminate nel mondo dal nostro continente nel corso dei secoli.
(more…)