Archive for the ‘Veltri sindaco’ Category

Guerre stellari

23 Maggio 2014

«…voi date fiato alle vostre trombe e noi suoneremo le nostre campane!»

«Per la campagna elettorale spenderemo all’incirca 40mila euro». Parola di Alessandro Cattaneo il 13 maggio scorso. Assì? Dal “suo” bilancio preventivo: Forza Italia indica spese per 56.000 euro che, addizionati al budget personale di Cattaneo (17.000 euro), somma un totale di 73.000 euro (90.000 se aggiungiamo la costellazione di liste in suo sostegno), «parte dei quali offerti da imprenditori locali di cui al momento non farò i nomi», ha detto Cattaneo. Sia chiaro, nulla di illegale, sono “solo” bugie, come quelle del burattino Pinocchio.

Le lotte e le proposte

23 Maggio 2014

«Case popolari alla Neca e posteggio ai pendolari»
Marianna Bruschi intervista Walter Veltri *

Walter Veltri, 69 anni, consigliere comunale uscente, è il candidato della lista Insieme per Pavia. «Una candidatura naturale la mia – sottolinea – Abbiamo fatto battaglie per la tutela dell’ambiente e del territorio in Consiglio e denunce alla magistratura. Abbiamo avuto anche intimidazioni per questo». Veltri ricorda la sua auto bruciata nel 2012, le croci nere sulla porta dello studio dell’avvocato Maurici, e l’incendio nel deposito di libri di Giovanni Giovannetti.

Veltri, proprio l’urbanistica e la critica al Pgt Cattaneo sono elementi forti del vostro programma, cosa c’è da cambiare secondo voi?

Il Pgt è stato approvato dalla giunta Cattaneo dopo 15 anni del vecchio Prg Albergati che ha previsto la cementificazione delle aree verdi. In questi anni si è costruito tanto, si è passati da 37mila unità immobiliari a 49mila. Il Pgt di Cattaneo ha continuato nella cementificazione, e prevede interventi che cambieranno il volto del centro storico, non possiamo permetterlo.

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E allora mi candido con Insieme per Pavia – 5

22 Maggio 2014

Non esistono eroi ma solo persone
di Marco Bonacossa

Una mattina di luglio del 2010 mi sono svegliato ed ho trovato l’invasor, ma non era un esercito straniero, era a Pavia, la mia città, la nostra città e aveva la divisa della mafia, dell’ndrangheta per essere precisi. Ho letto, ho seguito, ho cercato un filo di Arianna che mi facesse uscire dal labirinto di quella «montagna di merda» (cit. Peppino Impastato), fatta di amici degli amici, di mafiosi, di intercettazioni di conversazioni vomitevoli e dal fetido olezzo di criminalità organizzata e più cercavo un filo bianco più ne trovavo uno nero: quello che univa la giunta Cattaneo a certi oscuri personaggi legati alla ’ndrangheta. Ho seguito il blog di Giovanni Giovannetti per cercare di capire e a volte mi arrendevo quando cominciava a parlare di metri cubi per la costruzione di edifici, di percentuali di azioni delle società dei palazzinari, di rimandi a leggi e a regolamenti urbani. Mi arrendevo perché mi sembrava tutto così complicato, ma la scintilla della curiosità, della voglia di sapere e di capire mi portava a riaccendere di nuovo il computer, ad andare sulle pagine salvate e a rileggerle fino a comprendere, fino a non avere più dubbi, fino a chiedermi cosa potessi fare per non essere più lo spettatore di un brutto film ma lo scrittore di una nuova storia. Per questo ho scelto di candidarmi con Insieme per Pavia, per le sue battaglie, per le intimidazioni e gli attentati che ha subito, perché sono convinto che non esistono eroi nel mondo, ma soltanto persone che fanno il loro dovere fino in fondo e che odiano il colore grigio perché ne sentono il puzzo del compromesso morale e sanno distinguere bene tra un filo bianco e uno nero.
Ho deciso di candidarmi perché ho iniziato la prima elementare due mesi prima della fondazione di Forza Italia, nel novembre 1993, e se mi riguardo indietro mi sento come uno di quei «giovani di Mussolini», cresciuti nel periodo fascista ed educati dal regime. Allora c’erano le baionette, oggi le televisioni di Berlusconi. Ho deciso di candidarmi perché sto uscendo dall’università e Berlusconi c’è ancora ed un’intera generazione, la mia generazione, ha vissuto durante il suo regime politico fatto di rapporti con la criminalità organizzata e di una diffusa cultura politica ed istituzionale incentrata sull’illegalità, che dichiarava e dichiara «eroi» i mafiosi e «malati» i magistrati.
Il sindaco Cattaneo ne è indicato come l’erede politico all’interno del partito-azienda ed è per questo che mi candido, perché sono stufo di vedere Pavia come capitale dei record negativi, come centro di ricovero di mafiosi in incognito, di omissioni di responsabilità politiche celate dietro ai «non sapevo», «non era mia competenza» e alla non presenza di comportamenti punibili penalmente. Mi candido perché anche quando la mafia non c’entra nulla, ci sono stati arresti, indagini, rimborsi auto assegnati, scandali, lotte di potere e tutto è passato sottotraccia trincerandosi dietro lo scudo della maggioranza in consiglio comunale e dell’interesse di pochi contro quello dei cittadini. Mi candido perché quando chiesi ad una mia professoressa di facoltà la differenza fra i giovani del Sessantotto e quelli di oggi lei mi rispose: quelli del Sessantotto volevano governare il loro futuro, quelli di oggi ne vogliono uno. Prendiamocelo, io lo faccio qui, a partire da Pavia, con Insieme per Pavia.

Non votare gli amici dei mafiosi

22 Maggio 2014

Si batte Cattaneo votando Insieme per Pavia
di Stefania Vilardo

A Pavia il partito degli affari è trasversale ai due più grandi partiti che siedono in Consiglio Comunale.
Di contro, chi persegue i beni comuni è trasversale nell’opposizione.
Il Pd, attuale partito d’opposizione, quando ha governato ha fallito nel progettare il futuro della nostra città, lasciando molte macerie, amministrate poi con particolare “agilità” dal sindaco «più amato d’Italia».
La fine della Pavia industriale non è stata gestita, non si è lavorato per una riconversione economica, cogliendo le opportunità che un polo sanitario e universitario così importante come quello pavese potevano e possono dare. Si è lasciata la città in mano ad una sola realtà economica, quella dei costruttori: il volano dell’edilizia è virtuoso se spinto all’innovazione, se finalizzato agli interessi generali (infrastrutture), se regolato da una rigorosa pianificazione attenta alla storia e alla geografia del terreno. Fa solo danni se è usato da qualche politico clientelare.
“Insieme per Pavia” non appoggerà mai Cattaneo, quindi votarci significa rafforzare il fronte frammentato che davvero gli si oppone.
Preferire noi al Pd al primo turno è una scelta razionale contro Cattaneo, e contribuisce a consolidare il voto più serio per il Pd stesso.
Infatti Massimo De Paoli, se è vero che persegue il cambiamento del suo partito, dovrebbe augurarsi un nostro buon risultato. Sarebbe suo interesse misurarsi con un movimento che ha dimostrato di saper fare le battaglie, quelle giuste naturalmente, in modo determinato e senza sconti, e che sa dialogare, come al tavolo aperto da Antonio Ricci, precedente segretario del suo partito, a cui abbiamo partecipato per due anni; un movimento che ha buone idee frutto di competenza e conoscenza della città, delle sue debolezze e delle sue potenzialità.
Il nostro gruppo è una squadra consapevole. Abbiamo praticato una severa opposizione a Cattaneo: la nostra campagna e le nostre speranze sono tutte perché il suo risultato sia il più deludente possibile.
Per questo ci auguriamo che i voti degli elettori di centro destra fuggano dal clima di bunga bunga, di corruzione e di mafia che il tragico trio di pregiudicati Berlusconi-Dell’Utri-Previti ha instaurato per vent’anni sorridendo in TV agli italiani. E approdino a sostenere chi persegue i beni comuni.
Oggi la buona domanda ai pavesi più attaccati alle tradizioni è quella del nostro ultimo volantino: «Sei di destra? Questi non votarli. Scegli un amico e manda a casa l’amico degli amici».

E allora mi candido con Insieme per Pavia – 4

22 Maggio 2014

Voglio contribuire a una Pavia migliore
di Daniele Mario Vecchio

Dopo una vita spesa all‘insegna di un insano e lamentoso immobilismo ho sentito manifestarsi chiaramente un‘idea che già da un po’ di tempo covava sotto la cenere: è l’idea che l’atteggiamento dettato dai “non mi riguarda” e dai “non spetta a me”, farcito dai più miseri lamenti e piagnistei (sempre e comunque rivolti a un comodo “qualcun altro”) non portano a nulla nella migliore delle ipotesi, in quella peggiore portano invece a dare ampio spazio alle idee e alle volontà di quel “qualcun altro” così tanto comodamente additato.
Ho deciso di dare una mano, di uscire dal guscio per non aspettare qualche (immaginario) “salvatore” che sistemi le cose per me. Ho deciso di provare a dare voce a quell’idea e contribuire alla battaglia che quotidianamente ci chiede di impegnarci contro le cose che non vanno bene e a favore delle cose da realizzare e che ancora mancano.
Perchè Insieme per Pavia? La risposta la si può trovare sui giornali, sui volantini distribuiti, nelle interviste, negli articoli pubblicati e nelle dichiarazioni che si possono facilmente reperire in rete. E se ancora non bastasse, una risposta certa la si può trovare sul tavolo attorno al quale periodicamente ci ritroviamo per discutere – costruttivamente – dei reali problemi che affliggono Pavia ormai da tempo immemore, e delle loro possibili e concrete soluzioni. La risposta la si trova negli occhi delle persone riunite (e unite) intorno a quel tavolo, dalla passione e dalla determinazione che ne sgorga.

Io voto Insieme per Pavia

22 Maggio 2014

di Gipo Anfosso

Alle comunali voterò Stefania Vilardo e Paolo Ferloni della lista Insieme per Pavia. Non ho mai fatto esplicita e pubblica dichiarazione di voto, ma credo che in questo momento sia necessario. Penso anzitutto che sia da vincere la tentazione astensionistica. Non ‘sono’ tutti uguali, no. Voto due persone di cui non mi fido in astratto, ma mi fido per quello che hanno fatto politicamente nei 5 anni precedenti, per la loro lotta alla ‘ndrangheta, alla speculazione edilizia, a una destra affaristica. Li voglio votare anche per i prezzi che hanno pagato molti del loro gruppo. Non mi sono dimenticato l’auto di Veltri incendiata, le fiamme nella casa di Giovannetti, le croci sulla porta dello studio dell’avvocato Maurici.
Voto loro perché voglio che siano presenti in Consiglio comunale, che siano presenti in tanti come loro a dire no al malaffare, a una deriva cemetificatrice senza rispetto, senza memoria, senza futuro. Io spero che si vada al ballottaggio dove è possibile avere un candidato sindaco come De Paoli ben piazzato. Ma voglio che lui abbia dietro persone oneste, inflessibili, capaci di studiare le carte, capire e incidere nella vita politica di questa città.
Penso che tutti noi abbiamo bisogno di loro.
Li voterò e spero di convincere qualcun altro a votarli

Le qualità

12 Maggio 2014

Sul programma elettorale di Walter Veltri

da Giona nel Ticino

dal profilo facebook di “Giona nel Ticino” riprendiamo questo articolato commento al programma elettorale di Walter Veltri e Insieme per Pavia

Visione, missione, metodo. Nel programma della lista Insieme per Pavia, candidato sindaco Walter Veltri, troviamo subito tutto nelle prime pagine. Con un’avvertenza importante, se riportata in grassetto per prima: un programma sviluppato avvalendosi del lavoro condiviso con il movimento civico La Piazza e il Ponte, «nel vano tentativo di dare luogo a una lista unitaria, alternativa al centrodestra di Alessandro Cattaneo».
Una connotazione critica apre dunque la presentazione del programma. Una critica che evidentemente viene considerata grave, rivolta all’incapacità – tutta “partitica” – di offrire agli elettori una visione condivisa, in grado di proporre anche a livello locale una contrapposizione tra pochi soggetti. Ma anche un richiamo, e noi consideriamo soprattutto questo, a un metodo di lavoro, di ascolto diffuso dei bisogni cittadini, rivendicato da molti, ma che il movimento la Piazza e il Ponte ha sicuramente svolto con grande intensità in più di un anno d’azione.

Apriamo con questi rilievi perché non ci sembrano marginali: l’ascolto dei bisogni dei cittadini è fondamentale, in particolare per una lista civica che compete senza avere alle spalle il riferimento di strutture organizzate, di cui quasi tutti gli altri concorrenti si avvalgono. Inoltre, ci sembra che il richiamo a una fallita lista unitaria, caratterizzi ancora una volta il percorso di assoluta solitudine in cui Insieme per Pavia si è mossa in questi anni: nella denuncia del malaffare, della presenza di interessi opachi anche nel settore dell’urbanistica; della presenza in città della ‘ndrangheta; forse ancora di altri, nascosti circuiti; subendone per ritorno gravi intimidazioni, cui tutti abbiamo assistito.

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E allora mi candido con Insieme per Pavia – 3

10 Maggio 2014

Credibilità
di Pierangelo Monni

Mi chiamo Pierangelo Monni, di mestiere faccio l’ingegnere elettrico, lavoro in una ditta che produce macchine utensili. Abito a Pavia da 9 anni e con il passare del tempo l’idea di partecipare attivamente alla vita politica della città è diventata in me sempre più forte, fino a trasformarsi in una vera e propria urgenza.
Per capire da dove deriva questa urgenza, vi racconto un breve aneddoto. Un po’ di tempo fa mi capitò di assistere allo spettacolo “Mafie in pentola”. Lo spettacolo parlava di Libera, l’associazione che coltiva le terre confiscate alle mafie, presentandone i prodotti. Io ero seduto verso il fondo, ma potevo comunque apprezzare la rappresentazione, ben fatta ed interessante.
Unica trascurabile nota stonata erano tre rumorosi spettatori seduti subito affianco a me. Dopo lo spettacolo, davanti ad una pizza, ebbi modo di conversare con l’attrice Tiziana Di Masi. Tra le altre cose, disse che spesso la criminalità organizzata mandava qualche picciotto a seguire le repliche. Sentendo queste parole, fu inevitabile ripensare ai tre fastidiosi vicini di posto: a come se ne fossero andati in gran fretta all’accensione delle luci, al loro fare il verso alle parole dell’attrice, al forte accento meridionale, alle facce brutte, al punto di sembrare quelle di tre caratteristi usciti da un film. Incredibile. Tre picciotti. Veri, autentici, originali, accomodati affianco a me. Ma non a Palermo, o a Caltanissetta: qui, a Pavia, nell’aula 400 dell’Università. Era il 25 Maggio del 2012.
Non stiamo parlando del commissario Cattani de “La Piovra”, lo sceneggiato televisivo. E non si tratta neanche di una notizia del telegiornale che ci riporta fatti accaduti a 1000 km di distanza. Stiamo parlando della nostra città. Dopo pochi mesi, arrivarono purtroppo a conferma altri fatti di cronaca, di cui probabilmente anche voi avrete letto sul giornale locale: il 14 e il 17 Novembre 2012 delle croci nere furono dipinte sul portone dello studio dell’avvocato Maurici; il 14 dicembre ci fu l’incendio doloso dell’auto del nostro candidato sindaco Walter Veltri; la notte tra il 30 e il 31 dicembre 2012 fu appiccato un incendio a casa di Giovanni Giovannetti, dopo che già si era verificata una effrazione durante la quale ignoti si erano limitati a staccare i quadri dalle pareti e poggiarli per terra. Quattro episodi di intimidazione rivolti a tre esponenti di Insieme per Pavia. E non di altri partiti. Tre esponenti che si sono opposti (legalmente e politicamente) a diverse operazioni immobiliari irregolari, a tutt’oggi oggetto di indagini da parte dell’autorità giudiziaria. (more…)

E allora mi candido con Insieme per Pavia – 2

8 Maggio 2014

di Valerio Del Corno

Troppe volte giovani come me vengono guardati dall’alto verso il basso, accusati di non far nulla o di aver scarso interesse nei riguardi della cosa pubblica, io no! Ho deciso di candidarmi anche perché tante volte sono proprio quelle persone che hanno poggiato sulle nostre spalle la crisi a predicare cosa sia giusto e cosa sbagliato senza contare che poi saranno proprio le future generazioni come la mia a pagarne le conseguenze. La classe dirigente che in questi anni ha governato Pavia l’ha resa sudicia, sporca, inagibile e al centro di numerosi scandali, appoggiata anche da un scarsa, se non inesistente, opposizione da parte del Partito democratico. Credo che un po’ tutti si siano stufati di leggere sui giornali notizie quali clientelismo, affarismo, corruzione; per non parlare di certi dati che a me, diciannovenne, mettono i brividi.
Basti pensare che Pavia risulta una tra le città più inquinate d’Europa e che ha un centro storico ormai compromesso dalla sporcizia urbana. Questo perché manca un’idea generale di città!
Guardate, lo sa tutto il mondo: non troppo tempo fa sul “New York Times”, uno dei più importanti giornali internazionali, è apparso un articolo raffigurante Pavia come capitale italiana del gioco d’azzardo.
Allora è una città che è tra le più inquinate, con mari di slot machine e con un tasso di infiltrazione mafiosa altissimo; e poi ci dovremmo stupire se periodicamente leggiamo di indagini su amministratori e persone alle quali Cattaneo ha delegato compiti importanti?! A me vien da ridere quando lo sento parlare di turismo, di fronte a tutti questi problemi.
Allora, io sarò anche un inesperto, ma mi pongo di fronte a questi problemi con tanta voglia di fare, umiltà e coraggio come è mio solito fare e come ho già dimostrato in passato. (more…)

Perché mi candido con Insieme per Pavia – 1

7 Maggio 2014

di Patrizia Zoppetti

Dal gennaio 2012, io e miei vicini siamo stati esposti a valori di rumore oltre i limiti consentiti dalla legge. In via Strada Cascina Spelta – Pavia, a 15 metri dal nostro caseggiato è stato aperto un cantiere per la costruzione di 4 edifici dell’impresario Maestri.
Nessuna norma è stata rispettata, i lavori iniziavano alle sette e si protraevano anche sino alle ventidue, dal lunedì al sabato compreso e, qualche volta, anche alla domenica mattina senza nessuna interruzione.
Abbiamo chiamato i vigili, i carabinieri, la polizia, la guardia forestale, l’Asl, nessuno è intervenuto.
Finché a luglio 2012, esasperata e preoccupata per la mia salute mi sono detta: “Adesso basta! Devo risolvere questo problema e capire perché da parte degli organi istituzionali non vengo tutelata né riguardo la mia salute, né riguardo i miei diritti”.
Mi sono rivolta al Comune che, però, non è stato in grado di darmi spiegazioni e informazioni, solo grazie ad un ispettore dell’Arpa ho saputo che c’è una legge sull’inquinamento acustico che detta regole nel rispetto del cittadino e del costruttore. Norme che nessuno si è preso la responsabilità di consultare e applicare, ledendo così i diritti dei più deboli in favore dei più forti.
Finalmente, dopo aver trovato resistenza da parte del funzionario e dirigente comunale, riesco a far stabilire orari di lavoro che ci permettono perlomeno di migliorare la situazione.
Comunque, dopo questa esperienza negativa avuta in comune, i dubbi sono aumentati e ci siamo chiesti se le costruzioni fossero regolari perché sapevamo che il terreno su cui stavano lavorando faceva parte del Parco della Vernavola. Così nel settembre 2012 abbiamo costituito il comitato dei cittadini e abbiamo presentato un esposto al Comune di Pavia per avere chiarimenti in merito a:
1 – l’applicazione della legge sull’inquinamento acustico
2 – l’edificazione nel parco della Vernavola
3 – la pretesa da parte del Comune di far costruire sulla strada pubblica, la fognatura a spese dei cittadini. (more…)

Giovani e sempre giovani

5 Maggio 2014

I candidati di Insieme per Pavia – Veltri sindaco

Una ex staffetta partigiana come Tullio Magnani insieme a Marco Bonacossa, redattore e co-fondatore della rivista antimafia “Jaromil”. Un “padre nobile” dell’ambientalismo pavese come il professor Paolo Ferloni insieme al diciottenne studente Valerio Del Corno. Giovani borsisti universitari come Claudia Invernizzi e Luca Stefanelli insieme a Luigia Favalli e allo stesso Ferloni, che al nostro Ateneo invece insegnano. E ancora: Patrizia Zoppetti, animatrice del comitato di cittadini che si è opposto alla cementificazione della Valle della Vernavola. Vincenzo Prisinzano, tra coloro che hanno impedito illeciti in via Emilia.
Sei sono pensionati (Inga Andersson Fraccaro, Francesco Baratto, Natalia Arata, Raffaella Callegari, Gianpietro Felappi e Lidia Pelis); altri giovani studenti (con Bonacossa e Del Corno c’è Luca Cozieri) o insegnanti (Alessandra Crotti e Maria Maggi).
Luca Bossaglia è un noto scultore; Augusto Brugnoli di professione è commerciante; Anna Maria Cammarata fa l’infermiera; Maria Paola Casali è formatrice aziendale; Carmela Di Santo, operatrice sociale; Paola Dorigoni, avvocato; Pierangelo Monni, ingegnere; Annalisa Mortoni, chimico; Davide Tininini, giornalista; Rosangela Torriani, chimico; Roberto Tortini, vigile del fuoco; Daniele Vecchio, informatico; Fiorenza Zanchi, medico.
Quale sua capolista, con il giovane Bonacossa, la lista civica Insieme per Pavia ha scelto Stefania Vilardo, la “libraia dei ragazzi pavesi”, oggi impiegata presso una nota casa editrice.

Vilardo Stefania, 54 anni, impiegata
Bonacossa Marco, 26 anni, studente universitario
Andersson Fraccaro Inga, 81 anni, pensionata
Arata Natalia, 72 anni, pensionata
Baratto Francesco, 70 anni, pensionato
Bossaglia Luca, 63 anni, scultore
Brugnoli Augusto, 54 anni, commerciante
Callegari Raffaella, 65 anni, pensionata
Cammarata Anna Maria, 63 anni, infermiera
Casali Maria Paola, 59 anni, formatrice aziendale
Corzieri Luca, 24 anni, studente universitario
Crotti Alessandra, 64 anni, insegnante
Del Corno Valerio, 20 anni, studente
Di Santo Carmela, 60 anni, operatrice sociale
Dorigoni Paola, 54 anni, avvocato
Favalli Luigia, 68 anni, docente universitario
Felappi Gianpietro, 60 anni, pensionato
Ferloni Paolo, 71 anni, docente universitario
Invernizzi Claudia, 27 anni, borsista universitario
Maggi Maria, 67 anni, insegnante
Magnani Tullio, 84 anni, staffetta partigiana
Monni Pierangelo, 40 anni, ingegnere
Mortoni Annalisa, 40 anni, chimico
Pelis Lidia, 70 anni, pensionata
Prisinzano Vincenzo, 53 anni, ingegnere
Stefanelli Luca, 35 anni, borsista universitario
Tininini Davide, 52 anni, giornalista
Torriani Rosangela, 43 anni, chimico
Tortini Roberto, 57 anni, vigile del fuoco
Vecchio Daniele Mario, 49 anni, informatico
Zanchi Fiorenza, 62 anni, medico
Zoppetti Patrizia, 58 anni, precaria della scuola

Primo Maggio. Caciotta anche per noi!

2 Maggio 2014

Giovedì Primo Maggio, festa dei lavoratori, in Piazza della Vittoria con vino e caciotte calabresi e della Val Staffora presso il gazebo di Insieme per Pavia. Nord e sud uniti nel formaggio. Perché? Nel 2009, nel corso della campagna elettorale, il sindaco Alessandro Cattaneo ne consumò più d’una volta a casa di Pino Neri, il reggente della ‘Ndrangheta in Lombardia da poco scarcerato dopo una condanna a 9 anni per narcotraffico, nuovamente condannato in primo grado a 18 anni per associazione mafiosa. E allora caciotta e vino anche per noi e per i nostri amici, non solo per Cattaneo e gli amici degli amici.

Nelle immagini
· Il candidato sindaco di Insieme per Pavia Walter Veltri taglia la caciotta
· Tre generazioni: Elio Veltri, Giovanni Giovannetti e Marco Bonacossa
· La staffetta partigiana Tullio Magnani, candidato con Insieme per Pavia
· Giovani e sempre giovani: Franco Maurici e Tullio Magnani con Valerio Del Corno e Marco Bonacossa, giovani candidati di Insieme per Pavia
· Alcune nostre candidate: da sinistra, Rosangela Torriani, Inge Fraccaro (seminascosta), Annalisa Mortoni, Alessandra Crotti, Lidia Pelis, Patrizia Zoppetti, Maria Maggi, Stefania Vilardo, Maria Paola Casali
· Un momento della caciottata

Veltri si presenta

8 aprile 2014

Veltri e Insieme per Pavia presentano programma e candidati
Oggi, martedì 8 aprile 2014, ore 20:45, corso Garibaldi 69, Pavia

La meglio politica

31 marzo 2014

Walter Veltri – candidato sindaco di Insieme per Pavia – illustra il suo programma (da altrapagina.it)