Green Campus. La nota “segreta” di Travi al sindaco
Ecco finalmente desecretato il secondo “parere” inoltrato dall’avvocato prof. Aldo Travi al Comune di Pavia in merito alla lottizzazione abusiva Green Campus al Cravino: è una “nota riservata” al sindaco che l’Amministrazione Cattaneo ha finalmente deciso di rendere pubblica (a qualcosa siamo serviti…)
In linea con l’orientamento della Procura, Travi avverte che le costruzioni di Green Campus sono appartamenti e non residenze universitarie; che le residenze universitarie possibili nelle zone “F” (come appunto quell’area al Cravino) non prevedono semplici insediamenti residenziali per studenti, ma devono assolvere funzioni e servizi «d’interesse generale, e cioè con precise finalità pubbliche»; che il permesso a costruire a firma del plurindgato dirigente all’Urbanistica Angelo Moro non è conforme al Prg.
Secondo l’illustre docente di Diritto amministrativo all’Università Cattolica di Milano, «l’individuazione della categoria dei fruitori non sembra sufficiente per realizzare “attrezzature ed impianti di interesse generale”, secondo la definizione degli interventi ammessi nella zona “F” dettata dal decreto ministeriale 2 aprile 1968».
In linea col Decreto Gelmini n. 17/2011, l’interesse generale esige invece insediamenti destinati «a un “servizio” e a tale scopo non basta individuare, con formule più o meno vincolanti, le categorie dei fruitori o degli utenti, ma è essenziale disciplinare le modalità dell’accesso al servizio o all’infrastruttura. Tali modalità dovranno comprendere, per lo meno, la definizione dei criteri per la determinazione del costo di accesso al servizio (es. importo massimo dei canoni di locazione), le verifiche in merito al corretto utilizzo degli alloggi (si pensi al rischio di iscrizioni di comodo all’Università), le garanzie di un corretto adempimento degli obblighi assunti dal privato».
Quindi, tutto il contrario di quanto si è visto a Green Campus. (more…)