da Pavia, Antonietta Bottini, Paolo Ferloni e Walter Veltri
Chi ha letto su “La Provincia Pavese” del 22 dicembre 2013 l’articolo di Fabrizio Guerrini dal titolo “Acquedotti e fogne. Per altri 20 anni gestione pubblica” potrebbe essere indotto a pensare che grazie alla delibera adottata dal Consiglio provinciale, «l’acqua pavese, lomellina, oltrepadana […] resterà gestita per almeno 20 anni da realtà pubbliche che fanno capo alla Provincia e, sul piano operativo, alla società Pavia Acque». Questa società, nata come S.r.l., arricchita di una “c” è stata fatta diventare “consortile”, cioè S.c.r.l.; peccato che anche così Pavia Acque continui a non essere una società di diritto pubblico.
Però come è noto, e come l’articolo ha riferito, i soci a capitale pubblico di Pavia Acque (con le quote percentuali di ognuno tra parentesi) sono: ACAOP S.p.a. (8,080739%) di Stradella, ASMare S.r.l. (8,080739%) con un unico socio, cioè la ASM Mortara s.p.a.; ASM Pavia S..p.a. (19,191756%), società multiservizio di proprietà del Comune di Pavia e di altri 40 Comuni; ASM Vigevano e Lomellina S.p.a., (19,191756%); ASM Voghera Spa (19,191756%); Broni Stradella Pubblica S.r.l. (8,080739%); CBL S.p.a. (8,080739%) di Mede e altri Comuni della Lomellina; CAP Holding S.p.a. (10,100924%), gruppo che opera nelle province di Milano, Monza e Brianza, Lodi, al quale sono collegati vari Comuni del Pavese; e infine la Provincia di Pavia, con lo 0,001% delle quote. (more…)