di Giovanni Giovannetti
Come è noto, il candidato sindaco di Borgarello Donato Rovelli ha acquisito due estese aree agricole, funzionali al programma dell’annunciato Centro commerciale, a un prezzo inferiore a quello agricolo e per giunta «irrisorio rispetto al valore di quei terreni». Lo si legge in un Atto giudiziario del 16 gennaio 2013; notizia recentemente ripresa dal quotidiano locale il 9 maggio scorso. Cosa ha replicato il Rovelli? In un suo volantino afferma che «i terreni oggetto del compromesso sono assolutamente estranei a quelli relativi al Centro commerciale» poiché «ubicati a diversi chilometri di distanza, in un diverso Comune». Forse l’ex sindaco ci ha presi per fessi: lui, l’austero fautore del Centro commerciale, più di altri e per tempo era a conoscenza del destino di quei campi (una strada per l’Iper).
Del resto di menzogne e omissioni in questa storia se ne riscontrano parecchie. E particolarmente odiose sono quelle patite da un imprenditore agricolo affetto da una retinopatia pigmentosa, un grave handicap visivo.
Ma andiamo con ordine, a partire dal 2007, anno in cui l’inconsapevole imprenditore, vedendo peggiorare il deficit visivo che lo affliggeva, accetta di vendere parte dei suoi terreni alla G.E. Srl di Emanuele Forte (un promotore finanziario di Certosa molto vivace anche nel settore immobiliare) «ad un prezzo – si legge nell’Atto – inferiore di almeno la metà rispetto al valore reale dei terreni».
Due anni dopo, il promotore finanziario induce il cliente a sottoscrivere una procura generale in suo favore. Si riscontrerà poi che, a sua insaputa, Forte l’aveva utilizzata «per gestire il capitale, accumulato dall’agricoltore nel corso di una vita, impiegandolo in diverse operazioni finanziarie e aprendo numerosi conti correnti presso la filiale milanese della Ubi Banca private Investment», in contrasto con l’obbligo di agire nell’interesse del suo cliente, così «da arrecare a quest’ultimo un grave pregiudizio economico». Per questo motivo il 12 maggio 2012 l’agricoltore decide di revocare la procura al “suo” promotore finanziario.
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