Posts Tagged ‘Giampaolo Chirichelli’

I soliti ben informati: Tutti contro tutti

16 Maggio 2015

5. I responsabili della sconfitta. Depaoli?
No, i cittadini, il partito e la Lega

di Marco Bonacossa

Un fulmine a ciel sereno. Dieci punti di vantaggio bruciati in due settimane. Lo scrittore calabrese nel suo libro o “memoriale” imputerebbe la sconfitta al ballottaggio dell’8 giugno 2014 ai… pavesi: anziché votare il sindaco più amato, quel giorno andarono tutti quanti al mare o – valli a capire – a votare Depaoli; in subordine, ma non per importanza, verrebbe l’atteggiamento consapevolmente disfattista dell’intera coalizione, Lega Nord in primis.
Il senatore Centinaio verrebbe indicato dal noto politico forzista in vena di incontinenze come colui che ha costruito la propria carriera politica in cordata con Alessandro Cattaneo, per poi dileggiarlo anche pubblicamente. Lo scrittore-politico-trombato calabrese nel suo libro o “memoriale” lo afferma a chiare lettere, e porta l’esempio di una trasmissione televisiva poco dopo il ballottaggio: in quella sede Centinaio avrebbe esortato un suo collega di Ascoli a «non fare la stessa fine di Cattaneo» (e l’ùra? Dio ne scampi dai perdenti di successo).
Amareggiato per la sconfitta, il noto politico forzista avrebbe alfine cercato conforto non tanto nella fede o bottiglia ma nella scrittura altrui, dettando un libro-intervista o “memoriale” e dicendosi più che sollevato per non dover ancora sostenere il peso di altri cinque anni assieme a una maggioranza sistematicamente sottoposta a ricatti diciamo politici.
Indice puntato dunque sul partito di Salvini e Centinaio, in particolare sono presi di mira i cinque anni di Giunta in Comune. Secondo lo scrittore-politico-trombato calabrese la Lega, smentendo se stessa, avrebbe puntato dritto alle poltrone di peso anche «con accordi poco istituzionali di schieramento», pappandosi Asm e l’urbanistica, ingenerando così – sono parole del politico forzista – i veri problemi della scorsa amministrazione comunale.
Dunque, secondo l’inedito (per ora) portavoce degli amici di Neri e Chiriaco la responsabilità della sconfitta è da ascrivere alla Lega di latta e malgoverno e pure in doppiopetto e men che meno a lui o Ale. E sempre a suo dire alla Lega mal ne colse: il noto politico forzista avrebbe puntualmente rimarcato la forbice tra i risultati del Carroccio alle elezioni europee e quelle comunali pavesi, là dove lo stesso popolo padano ha sonoramente bocciato l’ex assessore all’urbanistica creativa Fabrizio Fracassi e l’allora presidente di Asm favori Gianpaolo Chirichelli (a proposito di Chirichelli: pare che in Procura…)
L’azienda municipalizzata sarebbe stata, per l’autore del libro o “smemoriale”, il vero rimpianto dell’amministrazione Cattaneo, che peccò di coraggio (?) nell’affrontare e risolvere quella che, sarebbero parole sue, fu una «gestione fallimentare».
Le accuse dello scrittore calabrese focalizzerebbero poi su alcuni componenti nonché colleghi della Giunta Cattaneo. Quasi tutti gli assessori verrebbero infatti descritti come velocisti, veri e propri sprinter da giochi olimpici nel rivelare ai giornalisti ciò di cui segretamente si discuteva in Giunta (ma che è ‘sta Giunta? un’associazione segreta? alla faccia della trasparenza…)
Una spina nel fianco, secondo il noto politico forzista, reca il nome di tale Ettore Filippi, descritto come un politico antropofago e dedito all’arte del «maneggiare» o meglio magneggiare, e non per caso era «molto attento al settore dell’urbanistica»; uno buono a carpire voti ma incapace di capitalizzarne i risultati. E l’ex polliziotto tra un arresto e l’altro gli ha reso la pariglia proponendo maliziosamente di chiamare lo scrittore o dettatore o detrattore calabrese “il socio”, e chissà perché…
Asm è stata e rimane una chiave fondamentale per aprire ai segreti della Giunta di centrodestra e proprio sulla gestione politica dell’azienda l’ex assessore Cristina Niutta consumò il suo strappo dalla maggioranza, candidandosi poi a sindaco in alternativa Al Cattaneo. Secondo lo scrittore calabrese – che non ricorderebbe un solo atto avverso alle delibere di Giunta da parte della Niutta – lei, l’ex assessore, più di altri lo riteneva il vero dominus del partito (altro che Richelieu!) e di ciò ne pativa.
Tra i motivi della sconfitta si fa largo Pietro Trivi. L’avvocato pavese (sodale di Chiriaco e non di meno dipinto come «un bravo ragazzo») avrebbe pagato lui per primo e fatto pagare alla coalizione le sue velleità di (mancata) star della politica nonostante – sono parole dell’autore del libro o “memoriale” – i suoi evidenti limiti di capacità politiche e le acclarate fragilità caratteriali. Lo scrittore calabrese o “socio” ammetterebbe di essere rimasto molto deluso dalla sua persona già nel 2009: infatti sarebbe stato proprio Chiriaco (condannato a 12 anni di reclusione per fatti di mafia) a sponsorizzarlo quale candidato sindaco del centrodestra alternativo a Cattaneo.
“Er Richelieu de noantri” si arrogherebbe altri due meriti storici: la caduta della Giunta Capitelli (centrosinistra) e la candidatura di Alessandro Cattaneo. Durante il governo di centrosinistra “il socio” racconterebbe di essere stato lui a raccogliere le firme delle dimissioni dei ventidue consiglieri comunali per far cadere la Giunta, non prima di aver contattato e convinto Gian Carlo Abelli e di essersi recato a casa del vicesindaco Ettore Filippi (all’epoca col centrosinistra: con la Francia o con la Spagna…) per tramare l’accordo.
Anche la candidatura di Cattaneo sarebbe stata una sua iniziativa (e non di Berlusconi, perennemente occupato in cene eleganti e incontri di vertice fino a tarda notte con la nipote di Mubarak): iniziativa che “il Faraone” o pollo avrebbe acconsentito perché «certo» (?) della sconfitta di Cattaneo, il delfino sin da subito derubricato a pesce lesso, uno che volentieri si lascia guidare (detta così l’Abelli ci fa una ingiusta figura di palta). Soltanto durante la vittoriosa campagna elettorale Abelli ne avrebbe cavalcato l’onda montante, accreditandosi come padre padrino politico e fors’anche padrone del Cattaneo (e dire che dopo anni di malefatte targate centrosinistra e Filippi, quell’anno il centrodestra avrebbe vinto anche candidando a sindaco Paperino e assessori Qui Quo e Qua). L’ex sindaco avrebbe infine litigato più volte con il “Faraone” o pollo oltrepadano, smarcandosi dalla pennuta figura.
Dalle parole del noto politico forzista-Richelieu-rimasto-in-sottana si evince come l’ex governo cittadino di centrodestra somigliasse più a un ring del wrestling, dove tutti lottavano contro tutti e tutti erano in cerca di visibilità, potere politico reale o millantato, poltrone importanti e remunerative. Un’arena entro cui premeva cautelarsi non tanto dagli intrepidi bollori di un’opposizione arrapata e incline a… in quel posto quanto dalle senili caldane dei consiglieri amici (degli amici), sempre pronti a ricattare per così dire politicamente l’ex sindaco qualora non avesse dato fisica soddisfazione a ogni singolo componente di queste correnti intestine. Venticelli profumati che nascevano aggregando consiglieri comunali giusto il tempo necessario a perseguire il loro unico intento: entrare… lì in quel posto, nella stanza dei bottoni. Homo homini lupus. Parafrasando Battiato, Povera Pavia.

Pupo e Chichirichelli

14 Maggio 2014

Niutta canta, e racconta di controllati che si fanno “controllori”

«Noi controlliamo cinque consiglieri e ti mando a casa quando voglio». Parole del presidente leghista di Asm Giampaolo Chirichelli al sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo detto Pupo, del presunto controllato al patetico controllore, poiché di Asm il Comune di Pavia “controlla” (si fa per dire) il 95,7 per cento. E il Pupo «disponibile ad essere guidato» (Abelli) si è allora silenziosamente inchinato al puparo verdesega.
Da quel momento silenzio su tutto: silenzio sull’assunzione a tempo indeterminato del direttore generale Claudio Tedesi, indagato e poi incarcerato (era anche in palese conflitto d’interesse). Silenzio sulle illecite reiterate diarie a forfait allo stesso Tedesi, a Luca Filippi e a Chirichelli. Silenzio sugli altrettanto illeciti “premi” per decine di migliaia di euro riconosciuti dal Cda Asm al gran completo (di cui Luca Filippi è consigliere) ai componenti il Cda della controllata Asm lavori o favori, di cui Filippi Luca è presidente (a fronte di un risicato utile netto di esercizio 2012 di 3.750,38 euro): «euro 30.000 per il presidente Filippi e 10.000 per ogni amministratore», 13 volte l’attivo di bilancio (e nel bilancio 2013 si annuncia un “buco” intorno ai 500mila euro!). A quanto pare, persino alcune delibere comunali sarebbero state scritte con la penna di Chirichelli.
La fonte? L’ex assessore con delega Asm Cristina Niutta, martedì 13 maggio, nel corso del confronto tra i candidati sindaco.

Magnavano a sbafo

12 marzo 2014

Il secondo esposto di Insieme per Pavia alla Procura sulle malefatte del Cda di Asm, a firma di Walter Veltri. Alle illecite diarie a forfait si aggiungano la documentazione negata e l’uso apparentemente disinvolto della carta di credito aziendale.

Al Sig. Procuratore della Repubblica
piazza del Tribunale 1, Pavia

Il 19 ottobre 2011 il Cda di Asm deliberava di assegnare un rimborso mensile, denominato “beneficio forfettario” in sostituzione del rimborso a piè di lista, subordinato alla compilazione di un apposito “report di trasferta”: al Presidente 2.500 euro, al Vice Presidente 2.000, al Direttore generale e ai consiglieri 1.500 motivando questa decisione con l’obiettivo di evitare «aggravi amministrativi per la società che altrimenti risulterebbe tenuta alla puntuale contabilizzazione di tutte le spese anche minute».
Al Presidente dr. GianPaolo Chirichelli i rimborsi sono stati effettuati dietro presentazione della fattura. Dal mese di ottobre 2011 al mese di luglio 2013 gli sono stati corrisposti complessivamente euro 66.550 (3.025 euro al mese Iva compresa).
Dalla documentazione in mio possesso risulta che per lo stesso periodo, per l’attività aziendale, è stata utilizzata la carta di credito dell’azienda per un importo complessivo di euro 11.679,25 così suddiviso: anno 2011, euro 1.129,06; 2012, euro 5.458,97; 2013, euro 5.091,25.
Dal compenso forfettario è stata detratta la somma di euro 5.947,73. Dai riepiloghi a firma del direttore amministrativo dr. Antoniazzi risulterebbe che il Presidente abbia percepito, per il periodo ottobre 2011-luglio 2013, per benefici forfettari euro 60.603 senza giustificazioni. Lo stesso dr. Antoniazzi in data 19 settembre 2013 ha informato il Presidente che «il saldo contabile della scheda costi carta di credito Asm Pavia a Lei in uso è, ad oggi, zero». Dall’esame dei cedolini paga risulta che il direttore generale dr. Claudio Tedesi ha percepito, per il periodo ottobre 2011-agosto 2013, per benefici forfettari complessivamente euro 18.000. Per lo stesso periodo ha effettuato spese, per l’attività a favore della società, con la carta di credito aziendale per un totale di euro 32.978,85. (more…)

Terronisti!

17 febbraio 2014

di Giovanni Giovannetti

Il filmato di Lorenzo Blone sulla fiaccolata balùba di sabato 15 febbraio a Pavia non ha commento, e per questo è molto bello. Dopo averli ascoltati, faccio “Buuuuuh” e “uh-uh-uh” al senatore Gian Marco Centinaio per le spaziali cazzate che spara e plaudo la “provocazione” del Matteo Salvini che si riproponeva di salire al Quirinale per le consultazioni insieme al sindaco di un Comune terremotato, a un presidente di Provincia e uno di Regione. Per il resto i legaioli sono ancora lì a minchiarla su “terroni” e immigrazione. E già che loro sono onesti e i meridionali e gli immigrati sono ladri e tutti i soldi vanno al sud e non a loro, allora dicano al “loro” presidente in Asm Pavia Giampaolo Chirichelli di restituire il bottino in pubblici denari su cui ha lungamente e indebitamente lucrato; e lo dicano anche al Boni, al “Trota”, al Bossi, al Brignardì, al Belsito, al Bonet e a qualche altro loro coinquilino forse conosciuto al Cafè de Paris in via Veneto di Roma ladrona. A rinfrescare la dubbia memoria ai Centinaio, ai Ciocca, ai Fracassi, ai Salvini, ai Mura, ai Mognaschi e ai quattro gatti convenuti l’altro ieri in corteo, concorra la riproposta di questo paragrafo dal mio Comprati e venduti. Ha per titolo Ladroni a casa nostra (ogni riferimento a fatti e persone è del tutto reale).

 

L’architetto pugliese Michele Ugliola è un padano “doc”. Lo arrestano nel luglio 2011 per una storia di tangenti a Cassano d’Adda e per un giro di fatture false intorno all’area Falk di Sesto San Giovanni. Ugliola già conosce la galera; l’ha provata ai tempi di “Mani Pulite”, quando era socialista, dopo una tangente urbanistica pagata nel 1996 a Giovanni Terzi, assessore comunale di Bresso. Parla, racconta di maniglie unte e di cifre a sei zeri versate ai piani alti del Pirellone, somme che avrebbe consegnato – insieme al cognato Gilberto Leuci – ad esponenti del Pdl e della Lega nord: assessori regionali come Franco Nicoli Cristiani (Pdl, Ambiente; arrestato il 30 novembre 2011 con in tasca una mazzetta da 100.000 euro, tornato in libertà dopo 86 giorni e confessioni esaustive) e come il leghista assessore all’Urbanistica Davide Boni tramite il suo capo di gabinetto nonché ex commissario della Lega nord a Pavia Dario Ghezzi. Mazzette elargite in questo caso dall’immobiliarista Luigi Zunino: «Zunino mi versava delle somme che comprendevano da un lato il mio compenso professionale per l’attività di progettazione tecnica che effettivamente prestavo, e dall’altro le somme richieste dai politici». Sulle parcelle Ugliola indica «la somma complessiva di 1.850.000 euro, di cui 800.000 dovevano essere retrocesse a Boni e Ghezzi». Sovra-fatturazioni, «così da ottenere la somma per la tangente da retrocedere». Tutto questo per agevolare gli insediamenti residenziali e commerciali di Zunino a Milano Rogoredo, all’ex Falk di Sesto e a Pioltello. (more…)

Il Sindaco ridente

1 febbraio 2014

di Paolo Ferloni

Non vedo non sento non so: Alessandro Cattaneo e Giampaolo Chirichelli non sapevano e non sanno nulla di ciò che dal 2010 l’ingegner Tedesi progettava tra Lombardia e Spagna.

Si è appreso che il 22 gennaio a Roma l’ing. Claudio Tedesi, direttore generale di Asm Pavia e vicepresidente di Linea Group Holding, direttore dei lavori di bonifica all’ex Fibronit di Broni, e consulente per il piano di smaltimento della fallita Ecogomma a Castelletto di Branduzzo, è stato arrestato con il funzionario ministeriale Luigi Poleggi e alcuni dirigenti industriali a seguito dell’indagine Black Smoke (che in italiano suona più concretamente Nero Fumo), coordinata dalla Procura della Repubblica e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, indagine riguardante la bonifica dell’ex Sisas di Pioltello.
Naturale aspettarsi che il presidente di Asm Chirichelli ed il sindaco di Pavia Cattaneo, uscendo da un Consiglio d’amministrazione di Asm convocato proprio per lo stesso 22 gennaio, si trovassero subito d’accordo nel dichiarare che «la vicenda riguarda fatti e circostanze estranei nei tempi e nei luoghi al ruolo ricoperto in azienda» dal personaggio, e nel confermare «il suo operato positivo nell’azienda». Viene in mente l’allegro ritornello di una canzonetta francese degli anni Trenta «Tutto va ben, madama la Marchesa»: lo cantano i servi informando al telefono la padrona di una serie di disastri che hanno distrutto il suo castello.
Tuttavia il cittadino pavese appena un po’ attento alle sorti della sua città sapeva che già da quasi quattro anni l’ing. Tedesi, uomo vicino a Gian Carlo Abelli, era stato indagato nell’inchiesta sulla bonifica dell’area di Santa Giulia a Milano e l’ Azienda Servizi Municipalizzati di Vigevano nel 2010 non gli aveva rinnovato il contratto di consulenza tenuto per 8 anni. (more…)

Chirichelli risponde alle nostre domande

28 ottobre 2013

Asm. «È tutto ok»

Su Premiopoli in Asm per il presidente Giampaolo Chirichelli «è tutto ok» (“La Provincia Pavese”, 18 ottobre), poiché «i soci riuniti il 7 ottobre hanno ratificato la decisione» (ottobre 2013): e sta parlando delle “diarie”; i “premi” al Cda della controllata Asm Lavori già sono altra cosa: negli ultimi tre anni, Asm Lavori ha registrato un attivo di bilancio complessivo per 75.000 euro; e premi per 105.000. «È tutto ok»? Pronta la risposta di Chiricelli alle nostre domande, nessuna esclusa.

1
In base a quali norme – alternative allo Statuto (“Poteri dell’assemblea”, art. 1 comma “e”) – il Cda da Lei presieduto nell’ottobre 2011 ha deliberato ingenti diarie a forfait per Lei stesso e per gli altri componenti il Cda?

Statuto? Ma una piazza che si chiama Statuto non è a Torino?

2
L’Assemblea dei soci (e in particolare il socio di maggioranza Comune di Pavia) ne era stata informata?

Il 7 ottobre.

3
In una intervista al quotidiano locale, successiva alle nostre denunce, Lei comunica il ritorno a «regole tese a ottenere una maggiore sobrietà» come, ad esempio, «non spendere più di 60 euro per un pasto o scegliere, per i viaggi in treno o in aereo, classi più economiche»: e prima cosa facevate? Treni e aerei in prima classe? Alberghi a cinquestelle? Pasti da cento cucuzze e più? Bello stomaco…

Regole tese a ottenere una minore obesità.

(more…)

Premiopoli Asm. Ladroni a casa nostra

26 ottobre 2013

L’esposto di Insieme per Pavia alla Procura sulla Premiopoli pavese in Asm. Mentre in città molte famiglie faticano a pagare l’affitto e le utenze di gas luce e acqua (non pochi sono ormai costretti senza il gas; e per l’allacciamento o il riallacciamento si pagano centinaia di euro, per tacere dei disservizi) lorsignori, in diarie e premi, di euro ne ladrano centinaia di migliaia. Sono soldi dei pavesi. Viaggiano a sbafo su pubbliche auto di grossa cilindrata, da loro privatizzate. Pernottano in alberghi cinquestelle. Usano indebitamente la carta di credito aziendale, lavorando si e no otto ore settimanali e non giornaliere. Spendono in un solo pasto ciò che per molti è il budget della spesa settimanale. Bello stomaco.

Al procuratore della Repubblica di Pavia
Piazza del Tribunale, 1
Pavia

Dal 19 ottobre 2011 a oggi i membri del Consiglio di amministrazione di Asm (presidente, vicepresidente, consiglieri) e il direttore generale di Asm si sono raddoppiati gli emolumenti in forma di “rimborso spese” mensili. Per la precisione, il presidente Giampaolo Chirichelli si «riconosce» 2.500 euro al mese in rimborsi forfetari (30.000 euro l’anno in aggiunta a 37.170 annuali – dato 2012 – già a sua disposizione); il vicepresidente Vittorio Pesato 2.000 mensili, mentre i tre consiglieri possono confidare su 1.500 mensili a cranio (da sommare al compenso annuale di 13.500 euro). Illecito, poiché questi esborsi pertengono all’ignara Assemblea dei soci e non al Cda (nello Statuto di Asm – “Poteri dell’assemblea”, art. 1 comma “e” – leggiamo che l’Assemblea dei soci – e non il Cda – «determina ai sensi di legge i compensi, i rimborsi spese e le indennità di missione del Presidente, del Cda e dei Consiglieri»); in particolare nulla sapeva il socio di maggioranza Comune di Pavia (il sindaco Alessandro Cattaneo: «non ne so nulla, sono decisioni del Cda di Asm» – “La Provincia Pavese”, 10 agosto). Fra l’altro Chirichelli e Filippi – i due maggiori beneficianti beneficiati – sono stati eroici. Dai loro “report” si ricava che per oltre due anni hanno lavorato ogni singolo mese, luglio e agosto inclusi.
Gli altri sottoscrittori sono: Marco Bellaviti (ora assessore comunale all’Urbanistica, in Asm gli è subentrato Graziano Leonardelli), Luca Filippi, Alberto Pio Artuso (a Pesato è poi subentrato Matteo Mitsopoulos). Forfait di 1.500 euro mensili anche per il direttore generale Claudio Tedesi. (more…)

«È tutto ok»?

25 ottobre 2013

Alcune domande al Presidente di Asm Pavia Giampaolo Chirichelli
di Giovanni Giovannetti

Su Premiopoli in Asm per il presidente Chirichelli «è tutto ok» (“La Provincia Pavese”, 18 ottobre), poiché «i soci riuniti il 7 ottobre hanno ratificato la decisione» (ottobre 2013): e sta parlando delle “diarie”; i “premi” al Cda della controllata Asm Lavori già sono altra cosa: negli ultimi tre anni, Asm Lavori ha registrato un attivo di bilancio complessivo per 75.000 euro; e premi per 105.000. «È tutto ok»?

1
In base a quali norme – alternative allo Statuto (“Poteri dell’assemblea”, art. 1 comma “e”) – il Cda da Lei presieduto nell’ottobre 2011 ha deliberato ingenti diarie a forfait per Lei stesso e per gli altri componenti il Cda?

2
L’Assemblea dei soci (e in particolare il socio di maggioranza Comune di Pavia) ne era stata informata?

3
In una intervista al quotidiano locale, successiva alle nostre denunce, Lei comunica il ritorno a «regole tese a ottenere una maggiore sobrietà» come, ad esempio, «non spendere più di 60 euro per un pasto o scegliere, per i viaggi in treno o in aereo, classi più economiche»: e prima cosa facevate? Treni e aerei in prima classe? Alberghi a cinquestelle? Pasti da cento cucuzze e più? Bello stomaco…

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Il 17 aprile 2013 il Cda di Asm al completo (il presidente Giampaolo Chirichelli, il suo vice Marco Bellaviti e i consiglieri Luca Filippi, Alberto Pio Artuso e Matteo Mitsopoulos) «all’unanimità dei presenti» delibera di concedere agli amministratori di Asm Lavori Luca Filippi, Maurizio Lazzari e Antonino Longo «un premio per il buon lavoro svolto nell’anno 2012» (un risicatissimo utile netto di esercizio di 3.750,38 euro) «pari a euro 30.000 per il presidente Filippi e 10.000 per ogni amministratore»: 13 volte l’attivo di bilancio. Ma questi riconoscimenti non dovrebbero essere contenuti entro una percentuale ragionevolmente proporzionata all’utile?

5
Nel Verbale del Cda di Asm del 17 aprile 2013, si legge che il consigliere d’amministrazione Asm Luca Filippi ha deliberato 30.000 euro quale premio di risultato al presidente di Asm Lavori… Filippi Luca. Tutto regolare?

6
Che ci faceva Luca Filippi a Roma alle tre del mattino sopra un mezzo di proprietà Asm?

7
E la questione del doppio rimborso spese? A forfait e, contemporaneamente, a piè di lista? 
C’è corrispondenza tra le fatture emesse e i mandati di pagamento? E la carta di credito aziendale? Usata solo per spese relative alla vostra attività di amministratori Asm?

8
Come mai il direttore generale Claudio Tedesi percepisce più di 10.000 euro mensili – e bonus e premi – pur rimanendo in azienda una media di 8 ore settimanali e non giornaliere?

9
Come mai fino a ieri gli assegni da Asm Lei li incassava e ora (diciamo da quando sono emerse ipotesi di reato su “diarie” e “premi”) invece ne stacca, di ritorno, ad Asm? Di quali assegni si tratta? E per cosa? Perché sente il lodevole “dovere” di restituire quattrini?

10
E come mai prima delle nostre denunce la si incontrava in azienda non più di due o tre volte al mese, mentre ora invece sembra presidiare Asm, quasi fosse Fort Apache sotto assedio?

11
Spieghi ora il senso di quel “favorino” per il campo di calcio all’oratorio Don Bosco: lavori gratuiti per 25.000 euro.

12
E come fu che la controllata Asm Lavori assunse a contratto o compensazione tale Francesco Rocco Del Prete? Era il primo dei trombati nella lista di Rinnovare Pavia, nonché indicato ai Filippi padre e figlio da tale Pino Neri, reduce da una condanna a 9 anni per narcotraffico, nuovamente condannato in primo grado a 18 anni per associazione mafiosa.

13
E poi argomenti su quella volta che l’amico (degli amici) Pietro Pilello, sodale del capo della ‘ndrangheta lombarda Pino Neri, divenne revisore dei conti in Asm.

14
Che uso è stato fatto dei proventi dalla cessione della vecchia sede Asm in Corso Carlo Alberto? (oltre 5 milioni di euro dal costruttore Rampazi, trattativa gestita da Alberto Pio Artuso, poi a giudizio per abuso d’ufficio).

15
Che se ne fa il direttore generale Tedesi (quel tale che in azienda lo si vede quando lo si vede) di una Ford Focus da 20.000 euro e di una superaccessoriata Fiat Fremont da 40.000 euro e di una Ford Max da 25.000 euro, tutte comprate da Asm nel biennio 2012-13?

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E la storia dell’ex dipendente ora in pensione, derubricato a consulente per… i parcheggi (?) a 2.000 euro mensili?

17
Il 7 ottobre 2013, l’Assemblea dei soci, presieduta dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Pavia Marco Bellaviti, ha «ratificato» l’indebita delibera dell’ottobre 2011 sulle diarie a forfait del Cda Asm. Il Bellaviti non è lo stesso ex vicepresidente di Asm, tra i fautori dell’illecito?

«È tutto ok»? In attesa di un Suo cortese riscontro, Le inoltriamo i nostri più vivi saluti.

Lega ladrona, Pavia non perdona

18 ottobre 2013

Chirichelli confessa: «per due anni diarie e altro a sbafo in Asm»
da Pavia, Giovanni Giovannetti

Bello il titolo odierno della “Provincia Pavese” su Premiopoli in Asm: per il presidente leghista Giampaolo Chirichelli «è tutto ok», poiché «i soci riuniti il 7 ottobre hanno ratificato la decisione» (ottobre 2013, e sta parlando delle “diarie”; i “premi” al Cda della controllata Asm Lavori già sono altra cosa). Dunque il presidente ammette: dall’ottobre 2011 all’ottobre 2013, per due anni i componenti del Cda Asm, alla chetichella si sono indebitamente attribuiti rimborsi spese forfettari per decine di migliaia di euro annuali in pubblico denaro (poiché la decisione spettava all’ignara assemblea dei soci, e non al Cda), in particolare all’insaputa del socio di maggioranza Comune di Pavia (il sindaco Alessandro Cattaneo: «non ne so nulla, sono decisioni del Cda di Asm»), tanto che solo il 7 ottobre 2013 – pochi giorni fa – l’assemblea dei soci, a dar retta all’onorato presidente Asm, avrebbe «ratificato tutto il nostro operato precedente», approvando altresì un altrettanto postumo “codice etico” «che regolamenta i rimborsi dopo l’esperienza dei pagamenti a forfait»: insomma, in Asm si torna a diarie con giustificativi a piè di lista e a «regole tese a ottenere una maggiore sobrietà» come, ad esempio, «non spendere più di 60 euro per un pasto o scegliere, per i viaggi in treno o in aereo, classi più economiche» (e prima cosa facevano?): un lodevole pentimento. Ora rendano il maltolto. E il leghista Chirichelli la smetta di chiamare a correo l’assemblea dei soci: così come lui la racconta sarebbe favoreggiamento; limitiamoci al peculato.
Chirichelli si spinge a dire che i restanti documenti su Asm – richiesti dal consigliere comunale di Insieme per Pavia Walter Veltri – sono stati negati poiché i precedenti «li abbiamo ritrovati su un blog. Non è corretto». (Ha proprio detto “corretto” sic!) Atti pubblici che denunciano reati commessi da pubblici amministratori, dal punto di vista dei pubblici amministratori sorpresi a trapanare «non è corretto» divulgarli. Al solito, il problema non è chi ruba (così fan tutti…), ma chi lo rende noto (effettivamente a denunciare siamo in pochi…). Incantevoli.
Quanto ai premi al Cda di Asm Lavori (il membro del Cda di Asm Luca Filippi sorpreso a deliberare cospicui premi al presidente della controllata Asm Lavori… Filippi Luca) da via Donegani nemmeno provano a replicare, tanto è palese l’illecito (come per le diarie, anche qui parlano le carte).

Asm e Premiopoli: è tutto in Procura

17 ottobre 2013

Dopo aver invano atteso che altri provvedessero – sindaco, segretario generale del Comune, consiglieri di maggioranza e di opposizione, ovvero pubblici ufficiali venuti a conoscenza di notizie di reato – stamane Insieme per Pavia ha consegnato in Procura i documenti su diarie e premi indebitamente auto-elargiti dai componenti il Cda di Asm e Asm lavori. Un passo in sostituzione del Comune inadempiente, poiché a conoscenza di gravi reati in danno della pubblica amministrazione eppure inoperoso, nonostante Asm sia posseduta al 95,7 per cento dal Comune di Pavia.
Mancano alcuni dettagli (ad esempio, non ci è ancora possibile riscontrare la corrispondenza fra le fatture emesse dal presidente Chirichelli e i relativi mandati di pagamento; e non li abbiamo perché ci sono stati negati). Ma quanto è in nostro possesso già basta per rendere evidenti talune illecite elargizioni, come del resto abbiamo già denunciato sia da questo blog che sul settimanale pavese “il Lunedì”.
A proposito del “Lunedì”: dopo il mio articolo su Asm del 14 ottobre, mi telefona il direttore Marco Vigo per dirmi del suo incontro col presidente di Asm Chirichelli e Renzo Cavioni (ufficio stampa Asm): «mi hanno minacciato, hanno detto che fino a quando ti ospiterò da loro non avrò più un euro in pubblicità»
«Marco, sei disposto a ripetere queste cose in Procura?»
«Giuàn, làssa pèrd…»
«Allora non aggiungere altro, perché tutto quello che mi stai dicendo lo riferirò alla Polizia giudiziaria».
Negli ultimi tre anni, Asm Lavori ha registrato un attivo di bilancio complessivo per 75.000 euro; e premi per 105.000…

Asm. Una mano premia l’altra

9 ottobre 2013

Premiopoli. I documenti che comprovano l’indebita attribuzione

17 aprile 2013. Il Consiglio di Amministrazione di Asm al completo (siedono il presidente Giampaolo Chirichelli, il suo vice Marco Bellaviti e i consiglieri Luca Filippi, Alberto Pio Artuso e Matteo Mitsopoulos) «all’unanimità dei presenti» delibera di concedere agli amministratori di Asm Lavori Luca Filippi, Maurizio Lazzari e Antonino Longo «un premio per il buon lavoro svolto nell’anno 2012» (un risicato utile netto di esercizio di 3.750,38 euro) «pari a euro 30.000 per il presidente Filippi e 10.000 per ogni amministratore»: 13 volte l’attivo di bilancio. Ma questi riconoscimenti non dovrebbero essere contenuti entro una percentuale ragionevolmente proporzionata all’utile, come imporrebbero le norme? Poco più di un dettaglio, a fronte del consigliere d’amministrazione Asm Luca Filippi sorpreso nel deliberare 30.000 cucuzze quale premio al presidente di Asm Lavori… Filippi Luca.

20 aprile 2013. Il Consiglio di amministrazione di Asm Lavori presieduto da Luca Filippi, «dopo un breve dibattito nel quale il Presidente e i Consiglieri ringraziano» il socio unico Asm per il riconoscimento, dopo sentiti complimenti e cortesie «l’assemblea, all’unanimità» delibera «di riconoscere quale premio di risultato un compenso di complessivi euro 50.000 lordi al Consiglio» (e nel Verbale dell’assemblea, come leggiamo, i presenti negano «situazioni di esclusione dal diritto di voto». Insomma, mentono sapendo di mentire).

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“Asm premi” e quel 13,3 periodico

2 ottobre 2013

da Pavia, Giovanni Giovannetti

Nell’ottobre 2011 il presidente di Asm Giampaolo Chirichelli si era illecitamente auto-riconosciuto un rimborso spese forfettario di euro 2.500 mensili (e 2.000 a disposizione del vicepresidente; e 1.500 per i membri del Cda; e altrettanti per il direttore generale; ecc.): illecitamente poiché, per Statuto – “Poteri dell’assemblea”, art. 1 comma e – compensi, rimborsi spese e indennità di missione pertengono all’Assemblea dei soci (di cui il Comune di Pavia detiene il 95,7 per cento) e non al Cda.
Qualcosa di simile pare emergere ora, dopo l’approvazione il 20 aprile 2013 del bilancio consuntivo 2012 di Asm Lavori presieduta da Luca Filippi, società controllata al 100 per cento da Asm. Presenti e deliberanti Chirichelli per Asm, Filippi e i due componenti il Cda di Asm Lavori Maurizio Lazzari e Antonino Longo. Come abbiamo già rendicontato su questo blog ad agosto (e Luca Simeone sul quotidiano locale), a fronte di un attivo di bilancio per 3.750,38 euro, Chirichelli «propone l’erogazione di un premio di risultato all’intero Consiglio di amministrazione quale riconoscimento per l’impegno profuso per il raggiungimento dei risultati»: una percentuale ragionevolmente proporzionata all’attivo di bilancio? (lo imporrebbero le norme) No, leggete: propone un compenso di «euro 50.000 complessivi da erogarsi con competenza anno 2012», 13,3 volte superiore all’attivo di bilancio! Per la precisione, «euro 30.000 lordi al presidente Filippi Filippi Luca Maria; euro 10.000 lordi a ciascun consigliere sigg. Lazzari e Longo». Come era prevedibile, presidente e consiglieri educatamente «ringraziano per il riconoscimento».
E già sul quantum ci sarebbe più che da sindacare. Ma – colpo di scena – pare che il Filippi non abbia inteso salvare nemmeno le apparenze, non assentandosi al momento di approvare l’ordine del giorno (come leggiamo,  il 20 aprile l’assemblea ha deliberato «all’unanimità») né tanto meno tre giorni prima, quando il Cda di Asm – in cui siede anche il Filippi – sempre all’unanimità ha dato mandato a Chirichelli di assegnare il premio da 50.000 euro ai vertici di Asm lavori. Se davvero così fosse, è non ne dubitiamo, l’onorato presidente Filippi (13.500 euro annuali + 18.000 euro in rimborsi spese + 30.000 euro in “premio” + benefit), personaggio al tempo stesso beneficiante/beneficiato, il prezzolato mandante dell'”erogatore” Chirichelli (37.000 euro annuali + 30.000 autoelargiti in rimborsi spese + benefit), sarebbe caduto in palese conflitto di interessi, commettendo un reato perseguibile penalmente (fra l’altro, come ha recentemente scritto Ferdinando Imposimato, il conflitto di ineressi è «il principale strumento di corruzione diffuso in Italia»: sia chiaro, non è il caso di Filippi poiché, a Pavia, la corruzione non esiste).
A fronte della voracità di questo apparato dirigente, qua fuori si perde il conto delle famiglie alla canna del gas.

Asm. Chi controlla i controllori?

4 agosto 2013

Il Cda di Asm e le diarie
da Pavia, Giovanni Giovannetti

Dal 19 ottobre 2011 a oggi presidente, vicepresidente, consiglieri e direttore generale di Asm si sono raddoppiati gli emolumenti in forma di “rimborso spese” mensili. Per la precisione, il presidente leghista Giampaolo Chirichelli si «riconosce» 2.500 euro al mese in rimborsi forfetari (30.000 euro l’anno in aggiunta a 37.170 annuali – dato 2012 – già a sua disposizione); il postfascista Vittorio Pesato – all’epoca consigliere regionale e vicepresidente Asm – 2.000 mensili, mentre i quattro consiglieri possono confidare su 1.500 mensili a cranio (da sommare al compenso annuale di 13.500 euro).
Oltre a Matteo Mitsiopoulos (quel giorno era assente) i beneficianti/beneficiati sono: l’“azzurro” Marco Bellaviti (ora assessore comunale all’Urbanistica, in Asm gli è subentrato Graziano Leonardelli); il multicolor Luca Filippi (già indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa); il compagno Alberto Pio Artuso, a sua volta indagato per interesse privato in atti d’ufficio. Forfait di 1.500 euro mensili anche per un altro componente il clan degli indagati speciali: il direttore generale Claudio Tedesi, indagato a Milano per la mancata bonifica di Santa Giulia a Rogoredo.
Il documento: «Verbale della riunione del 19 ottobre 2011. Ordine del giorno […] punto 5. Proposta di rimborso spese per Amministratori e Dirigenti. Determinazioni inerenti e conseguenti. Sono presenti i signori: Giampaolo Chirichelli presidente; Vittorio Pesato vice Presidente (entra alle ore 18.15 per la trattazione del punto 5); Marco Bellaviti, Luca Maria Filippi Filippi, Alberto Artuso consiglieri. Sono altresì presenti Roberto Ricotti, presidente Collegio Sindacale. […] Sul punto – leggiamo nel Verbale – si apre una esauriente discussione al termine della quale il Consiglio di Amministrazione, con l’astensione di volta in volta del soggetto direttamente interessato, delibera di riconoscere ad ogni membro del Consiglio di Amministrazione ed al direttore Generale un rimborso spese forfettario a fronte delle missioni e trasferte effettuate nell’esercizio delle relative funzioni. (more…)