Posts Tagged ‘Luca Filippi’

Il silenzio degli “innocenti”

16 febbraio 2015

Nessuno conosceva e aveva rapporti politici con Ettore e Luca Filippi.
E se i due raccontassero tutto?

di Marco Bonacossa

Ed eccoli i “partigiani della 25esima ora”. Spuntano come funghi dalle strade di Pavia e armati di tastiere e smartphone si uniscono in un sol grido: “l’avevamo detto”, seguito dal tradizionale “lo sapevano tutti”. L’arresto di Luca Filippi (nell’articolo di Giovanni Giovannetti trovate esattamente di cosa sia accusato), figlio del famigerato Ettore, ha aperto la corsa per la medaglia al merito di chi ha denunciato i misfatti del potere pavese. La verità è una sola: l’arresto di Luca Filippi è l’ennesimo risultato conseguito da chi negli anni, schifato dal marciume che stava rovinando la città, ha deciso di studiare le carte e di rivolgersi alla Procura, l’unico posto dove gli atti e le parole su probabili reati hanno un peso. Sui social network assistiamo ad un’altra corsa, parallela a quella sopracitata, dove partecipano quelli che erano alleati di papà Filippi. Tutti scattanti come centometristi olimpionici a dichiarare come con Ettore non avessero mai parlato, “forse una volta”, “si l’ho visto qualche volta, ma c’era anche altra gente”. Strano, perché Ettore Filippi, vicesindaco della giunta di centrosinistra firmata Capitelli e componente fondamentale della giunta di centrodestra, non ci risulta come un ectoplasma che si muoveva tra i banchi del consiglio comunale brandendo regolamenti urbanistici e agitando catene. Be’ forse le catene sì, ma non era ed è certo un fantasma. Lui come suo figlio Luca.
Ed infine ci sono gli altri: quelli che stanno zitti. Sono soprattutto i suoi ex compagni di merenda della giunta Cattaneo. L’ex sindaco Alessandro Cattaneo, il pupillo del partito di Berlusconi, Dell’Utri, Cosentino e Nicole Minetti, è un mitragliere continuo e spietato di critiche alla giunta Depaoli e dispensatore di “politica nazionale moderata” sulle reti televisive. Sono passate agli Annali della storia pavese la sua battaglia e le sue feroci critiche contro l’attuale maggioranza per la mancata festa di Capodanno senza la quale i cittadini si sono sentiti smarriti, persi, abbandonati. Non una parola, invece, sulle vicende di “Casa Filippi”, che poi riguardano anche lui e i suoi compagni di maggioranza che, fino ad un anno fa, stringevano le mani e ossequiavano Ettore e Luca. Prima le mani si stringono per convenienza e poi ci si volta dall’altra parte, a quanto pare. Perché sapevano, perché sanno e perché vale sempre quel famoso detto: mors tua, vita mea. Oramai, mi rivolgo a voi Ettore e Luca, siete politicamente sputtanati, perchè non parlate? Raccontateci tutti i magheggi, rapporti, intrallazzi politici ai quali avete partecipato o assistito. A questo punto muoia Sansone con tutti i filistei, che vi hanno scaricato. Tanto la prescrizione è breve e nessuno subirà un processo, tranquilli. Non siete d’accordo?
Un grazie lo voglio dire a chi, collezionando minacce, attentati e querele, ha opposto resistenza, non ha girato lo sguardo dall’altra parte e ha denunciato il malaffare e non crede a quella balla creata dalla classe politica che sui politici nulla si può dire fino al terzo grado di giudizio. La casta potrà pure aspettare, i cittadini, quelli onesti, hanno già capito. E da tempo.

Magnavano a sbafo

12 marzo 2014

Il secondo esposto di Insieme per Pavia alla Procura sulle malefatte del Cda di Asm, a firma di Walter Veltri. Alle illecite diarie a forfait si aggiungano la documentazione negata e l’uso apparentemente disinvolto della carta di credito aziendale.

Al Sig. Procuratore della Repubblica
piazza del Tribunale 1, Pavia

Il 19 ottobre 2011 il Cda di Asm deliberava di assegnare un rimborso mensile, denominato “beneficio forfettario” in sostituzione del rimborso a piè di lista, subordinato alla compilazione di un apposito “report di trasferta”: al Presidente 2.500 euro, al Vice Presidente 2.000, al Direttore generale e ai consiglieri 1.500 motivando questa decisione con l’obiettivo di evitare «aggravi amministrativi per la società che altrimenti risulterebbe tenuta alla puntuale contabilizzazione di tutte le spese anche minute».
Al Presidente dr. GianPaolo Chirichelli i rimborsi sono stati effettuati dietro presentazione della fattura. Dal mese di ottobre 2011 al mese di luglio 2013 gli sono stati corrisposti complessivamente euro 66.550 (3.025 euro al mese Iva compresa).
Dalla documentazione in mio possesso risulta che per lo stesso periodo, per l’attività aziendale, è stata utilizzata la carta di credito dell’azienda per un importo complessivo di euro 11.679,25 così suddiviso: anno 2011, euro 1.129,06; 2012, euro 5.458,97; 2013, euro 5.091,25.
Dal compenso forfettario è stata detratta la somma di euro 5.947,73. Dai riepiloghi a firma del direttore amministrativo dr. Antoniazzi risulterebbe che il Presidente abbia percepito, per il periodo ottobre 2011-luglio 2013, per benefici forfettari euro 60.603 senza giustificazioni. Lo stesso dr. Antoniazzi in data 19 settembre 2013 ha informato il Presidente che «il saldo contabile della scheda costi carta di credito Asm Pavia a Lei in uso è, ad oggi, zero». Dall’esame dei cedolini paga risulta che il direttore generale dr. Claudio Tedesi ha percepito, per il periodo ottobre 2011-agosto 2013, per benefici forfettari complessivamente euro 18.000. Per lo stesso periodo ha effettuato spese, per l’attività a favore della società, con la carta di credito aziendale per un totale di euro 32.978,85. (more…)

Rinnovare la ‘Ndrangheta

10 gennaio 2014

da Pavia, Giovanni Giovannetti

Un estratto assai eloquente dai Verbali e dalle Motivazioni finali al processo milanese alla ‘Ndrangheta in Lombardia: i Filippi e quei voti chiesti – cappello in mano – al reggente carismatico della piovra lombarda. Asm Favori, azienda di controllo pubblico gestita quasi fosse loro feudo personale. “Politici” in saldo proni di fronte a mafiosi apicali, che forse ritroveremo rappresentati alle elezioni amministrative pavesi del maggio 2014. Problemi? Nessuno, poiché a Pavia la mafia «non esiste» né forse è mai esistita. 

«Il dottor Ettore Filippi è venuto qui a chiederci una mano». Lo ha riferito il capo della ‘Ndrangheta lombarda Pino Neri a Francesco Rocco Del Prete, affermazione poi confermata dallo stesso Neri in una dichiarazione spontanea del 5 luglio 2012 (Milano, aula bunker 2, Verbale, p. 218): «il dottor Filippi è venuto lui da me in campagna elettorale a chiedermi di dargli una mano di aiuto». Siamo alla vigilia delle elezioni amministrative 2009, che vedranno trionfare il giovane imberbe Alessandro Cattaneo detto “Pupo”, eletto a sua insaputa anche grazie ai voti della piovra calabrese.
Con “sole” 251 preferenze Rocco Del Prete (il candidato di Neri nelle liste di Rinnovare Pavia dei Filippi) è il primo dei non eletti. Come gesto riparatore e atto di buona volontà il furibondo avvocato ’ndranghetista chiede allora a Filippi le dimissioni di uno dei due eletti, in modo da lasciare lo scranno a Del Prete. Operazione politicamente impossibile. Ettore propone infine un lavoro all’Asm, poltrona che l’uomo «nella piena disponibilità di Pino Neri» lì per lì sdegnosamente rifiuta (avrebbe volentieri accettato il posto nel Cda dell’Asm, andato poi a Luca Filippi). Dopo diversi incarichi presso i Lavori pubblici comunali, nel maggio 2010 Rocco Del Prete viene infine assunto a contratto in Asm Lavori o Favori, guarda il caso presieduta da Luca Filippi, azienda di controllo pubblico nella piena disponibilità della famiglia Filippi. (more…)

Mi tolgo di torno

28 ottobre 2013

di Luca Filippi *

Tutto vero. Luca Filippi saluta Asm Lavori. Di seguito riportiamo il suo esilarante comunicato di congedo, scritto con la penna del padre Ettore (stessi tic lessicali… stessa ardita punteggiatura…) Poco importa, poiché ai Filippi alla frutta preme dare i numeri a pera. Vero è che nell’anno 2012 l’utile di bilancio di Asm Lavori è stato di 3.750 euro; che l’anno prima l’attivo al netto (e sottolineo “al netto”) non ha raggiunto i 50 mila euro, così come (24.937 euro) nel 2010. Vero è quanto ha scritto Luca Simeone (“La Provincia Pavese”, 10 agosto 2013): «Asm lavori può agire in un mercato “protetto”, dal momento che la quasi totalità dei lavori sono effettuati per la controllante Asm e per Linea distribuzione, del gruppo Lgh di cui fa parte anche Asm». Come sottolinea il Filippi (quale dei due, è indifferente), per la presidenza di Asm Lavori il figliuol prodigo pigliava «solo 803 euro semestrali», ma in quanto già prezzolato componente del Cda di Asm per euro 13.500 annuali, che tralascia di conteggiare. Dimentica altresì 18.000 euro annuali in illeciti rimborsi spese, 30.000 euro  in premi autodeliberati ed altri benefit. Altro che «803 euro semestrali»: in totale sono ben più di 60.000 euro annuali.
E a destar «scandalo» non è l’eccessivo ammontare del «premio di produttività che tanto scandalo ha suscitato» (come lascia intendere il Filippi nel suo commiato) ma che un tale premio al presidente di Asm Lavori Luca Filippi venga riconosciuto dal membro del Cda di Asm Filippi Luca. Un reato.
Ancora Simeone, nel suo bell’articolo del 10 agosto, ricorda che il risultato operativo lordo è un «principio assai insidioso» poiché fra l’altro non tiene conto di «ammortamenti, voci straordinarie e imposte», fondamentali per stabilire il risultato netto, che «può anche essere di segno opposto. Tant’è che le norme per il pagamento di premi fanno riferimento a eventuali utili netti». Ma non ditelo ai pubblici imbonitori intenti a vender perline ai pavesi. A quando le dimissioni di Filippi anche dal Cda di Asm? Prima o dopo che intervenga la Procura? (G. G.)

«La controllata LGH mi ha indicato come consigliere d’amministrazione della società Eco Levante che ha sede a Grottaglie (Ta); incarico che richiederà periodiche presenze in Puglia, fatto che mi ha indotto a dimettermi da Presidente di Asm Lavori, cui ho dedicato tutto il mio impegno negli ultimi tre anni, sottraendo tempo ed attenzione ai miei impegni famigliari e professionali. (more…)

Premiopoli Asm. Ladroni a casa nostra

26 ottobre 2013

L’esposto di Insieme per Pavia alla Procura sulla Premiopoli pavese in Asm. Mentre in città molte famiglie faticano a pagare l’affitto e le utenze di gas luce e acqua (non pochi sono ormai costretti senza il gas; e per l’allacciamento o il riallacciamento si pagano centinaia di euro, per tacere dei disservizi) lorsignori, in diarie e premi, di euro ne ladrano centinaia di migliaia. Sono soldi dei pavesi. Viaggiano a sbafo su pubbliche auto di grossa cilindrata, da loro privatizzate. Pernottano in alberghi cinquestelle. Usano indebitamente la carta di credito aziendale, lavorando si e no otto ore settimanali e non giornaliere. Spendono in un solo pasto ciò che per molti è il budget della spesa settimanale. Bello stomaco.

Al procuratore della Repubblica di Pavia
Piazza del Tribunale, 1
Pavia

Dal 19 ottobre 2011 a oggi i membri del Consiglio di amministrazione di Asm (presidente, vicepresidente, consiglieri) e il direttore generale di Asm si sono raddoppiati gli emolumenti in forma di “rimborso spese” mensili. Per la precisione, il presidente Giampaolo Chirichelli si «riconosce» 2.500 euro al mese in rimborsi forfetari (30.000 euro l’anno in aggiunta a 37.170 annuali – dato 2012 – già a sua disposizione); il vicepresidente Vittorio Pesato 2.000 mensili, mentre i tre consiglieri possono confidare su 1.500 mensili a cranio (da sommare al compenso annuale di 13.500 euro). Illecito, poiché questi esborsi pertengono all’ignara Assemblea dei soci e non al Cda (nello Statuto di Asm – “Poteri dell’assemblea”, art. 1 comma “e” – leggiamo che l’Assemblea dei soci – e non il Cda – «determina ai sensi di legge i compensi, i rimborsi spese e le indennità di missione del Presidente, del Cda e dei Consiglieri»); in particolare nulla sapeva il socio di maggioranza Comune di Pavia (il sindaco Alessandro Cattaneo: «non ne so nulla, sono decisioni del Cda di Asm» – “La Provincia Pavese”, 10 agosto). Fra l’altro Chirichelli e Filippi – i due maggiori beneficianti beneficiati – sono stati eroici. Dai loro “report” si ricava che per oltre due anni hanno lavorato ogni singolo mese, luglio e agosto inclusi.
Gli altri sottoscrittori sono: Marco Bellaviti (ora assessore comunale all’Urbanistica, in Asm gli è subentrato Graziano Leonardelli), Luca Filippi, Alberto Pio Artuso (a Pesato è poi subentrato Matteo Mitsopoulos). Forfait di 1.500 euro mensili anche per il direttore generale Claudio Tedesi. (more…)

Asm e Premiopoli: è tutto in Procura

17 ottobre 2013

Dopo aver invano atteso che altri provvedessero – sindaco, segretario generale del Comune, consiglieri di maggioranza e di opposizione, ovvero pubblici ufficiali venuti a conoscenza di notizie di reato – stamane Insieme per Pavia ha consegnato in Procura i documenti su diarie e premi indebitamente auto-elargiti dai componenti il Cda di Asm e Asm lavori. Un passo in sostituzione del Comune inadempiente, poiché a conoscenza di gravi reati in danno della pubblica amministrazione eppure inoperoso, nonostante Asm sia posseduta al 95,7 per cento dal Comune di Pavia.
Mancano alcuni dettagli (ad esempio, non ci è ancora possibile riscontrare la corrispondenza fra le fatture emesse dal presidente Chirichelli e i relativi mandati di pagamento; e non li abbiamo perché ci sono stati negati). Ma quanto è in nostro possesso già basta per rendere evidenti talune illecite elargizioni, come del resto abbiamo già denunciato sia da questo blog che sul settimanale pavese “il Lunedì”.
A proposito del “Lunedì”: dopo il mio articolo su Asm del 14 ottobre, mi telefona il direttore Marco Vigo per dirmi del suo incontro col presidente di Asm Chirichelli e Renzo Cavioni (ufficio stampa Asm): «mi hanno minacciato, hanno detto che fino a quando ti ospiterò da loro non avrò più un euro in pubblicità»
«Marco, sei disposto a ripetere queste cose in Procura?»
«Giuàn, làssa pèrd…»
«Allora non aggiungere altro, perché tutto quello che mi stai dicendo lo riferirò alla Polizia giudiziaria».
Negli ultimi tre anni, Asm Lavori ha registrato un attivo di bilancio complessivo per 75.000 euro; e premi per 105.000…

Asm. Una mano premia l’altra

9 ottobre 2013

Premiopoli. I documenti che comprovano l’indebita attribuzione

17 aprile 2013. Il Consiglio di Amministrazione di Asm al completo (siedono il presidente Giampaolo Chirichelli, il suo vice Marco Bellaviti e i consiglieri Luca Filippi, Alberto Pio Artuso e Matteo Mitsopoulos) «all’unanimità dei presenti» delibera di concedere agli amministratori di Asm Lavori Luca Filippi, Maurizio Lazzari e Antonino Longo «un premio per il buon lavoro svolto nell’anno 2012» (un risicato utile netto di esercizio di 3.750,38 euro) «pari a euro 30.000 per il presidente Filippi e 10.000 per ogni amministratore»: 13 volte l’attivo di bilancio. Ma questi riconoscimenti non dovrebbero essere contenuti entro una percentuale ragionevolmente proporzionata all’utile, come imporrebbero le norme? Poco più di un dettaglio, a fronte del consigliere d’amministrazione Asm Luca Filippi sorpreso nel deliberare 30.000 cucuzze quale premio al presidente di Asm Lavori… Filippi Luca.

20 aprile 2013. Il Consiglio di amministrazione di Asm Lavori presieduto da Luca Filippi, «dopo un breve dibattito nel quale il Presidente e i Consiglieri ringraziano» il socio unico Asm per il riconoscimento, dopo sentiti complimenti e cortesie «l’assemblea, all’unanimità» delibera «di riconoscere quale premio di risultato un compenso di complessivi euro 50.000 lordi al Consiglio» (e nel Verbale dell’assemblea, come leggiamo, i presenti negano «situazioni di esclusione dal diritto di voto». Insomma, mentono sapendo di mentire).

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“Asm premi” e quel 13,3 periodico

2 ottobre 2013

da Pavia, Giovanni Giovannetti

Nell’ottobre 2011 il presidente di Asm Giampaolo Chirichelli si era illecitamente auto-riconosciuto un rimborso spese forfettario di euro 2.500 mensili (e 2.000 a disposizione del vicepresidente; e 1.500 per i membri del Cda; e altrettanti per il direttore generale; ecc.): illecitamente poiché, per Statuto – “Poteri dell’assemblea”, art. 1 comma e – compensi, rimborsi spese e indennità di missione pertengono all’Assemblea dei soci (di cui il Comune di Pavia detiene il 95,7 per cento) e non al Cda.
Qualcosa di simile pare emergere ora, dopo l’approvazione il 20 aprile 2013 del bilancio consuntivo 2012 di Asm Lavori presieduta da Luca Filippi, società controllata al 100 per cento da Asm. Presenti e deliberanti Chirichelli per Asm, Filippi e i due componenti il Cda di Asm Lavori Maurizio Lazzari e Antonino Longo. Come abbiamo già rendicontato su questo blog ad agosto (e Luca Simeone sul quotidiano locale), a fronte di un attivo di bilancio per 3.750,38 euro, Chirichelli «propone l’erogazione di un premio di risultato all’intero Consiglio di amministrazione quale riconoscimento per l’impegno profuso per il raggiungimento dei risultati»: una percentuale ragionevolmente proporzionata all’attivo di bilancio? (lo imporrebbero le norme) No, leggete: propone un compenso di «euro 50.000 complessivi da erogarsi con competenza anno 2012», 13,3 volte superiore all’attivo di bilancio! Per la precisione, «euro 30.000 lordi al presidente Filippi Filippi Luca Maria; euro 10.000 lordi a ciascun consigliere sigg. Lazzari e Longo». Come era prevedibile, presidente e consiglieri educatamente «ringraziano per il riconoscimento».
E già sul quantum ci sarebbe più che da sindacare. Ma – colpo di scena – pare che il Filippi non abbia inteso salvare nemmeno le apparenze, non assentandosi al momento di approvare l’ordine del giorno (come leggiamo,  il 20 aprile l’assemblea ha deliberato «all’unanimità») né tanto meno tre giorni prima, quando il Cda di Asm – in cui siede anche il Filippi – sempre all’unanimità ha dato mandato a Chirichelli di assegnare il premio da 50.000 euro ai vertici di Asm lavori. Se davvero così fosse, è non ne dubitiamo, l’onorato presidente Filippi (13.500 euro annuali + 18.000 euro in rimborsi spese + 30.000 euro in “premio” + benefit), personaggio al tempo stesso beneficiante/beneficiato, il prezzolato mandante dell'”erogatore” Chirichelli (37.000 euro annuali + 30.000 autoelargiti in rimborsi spese + benefit), sarebbe caduto in palese conflitto di interessi, commettendo un reato perseguibile penalmente (fra l’altro, come ha recentemente scritto Ferdinando Imposimato, il conflitto di ineressi è «il principale strumento di corruzione diffuso in Italia»: sia chiaro, non è il caso di Filippi poiché, a Pavia, la corruzione non esiste).
A fronte della voracità di questo apparato dirigente, qua fuori si perde il conto delle famiglie alla canna del gas.

Asm. Chi controlla i controllori?

4 agosto 2013

Il Cda di Asm e le diarie
da Pavia, Giovanni Giovannetti

Dal 19 ottobre 2011 a oggi presidente, vicepresidente, consiglieri e direttore generale di Asm si sono raddoppiati gli emolumenti in forma di “rimborso spese” mensili. Per la precisione, il presidente leghista Giampaolo Chirichelli si «riconosce» 2.500 euro al mese in rimborsi forfetari (30.000 euro l’anno in aggiunta a 37.170 annuali – dato 2012 – già a sua disposizione); il postfascista Vittorio Pesato – all’epoca consigliere regionale e vicepresidente Asm – 2.000 mensili, mentre i quattro consiglieri possono confidare su 1.500 mensili a cranio (da sommare al compenso annuale di 13.500 euro).
Oltre a Matteo Mitsiopoulos (quel giorno era assente) i beneficianti/beneficiati sono: l’“azzurro” Marco Bellaviti (ora assessore comunale all’Urbanistica, in Asm gli è subentrato Graziano Leonardelli); il multicolor Luca Filippi (già indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa); il compagno Alberto Pio Artuso, a sua volta indagato per interesse privato in atti d’ufficio. Forfait di 1.500 euro mensili anche per un altro componente il clan degli indagati speciali: il direttore generale Claudio Tedesi, indagato a Milano per la mancata bonifica di Santa Giulia a Rogoredo.
Il documento: «Verbale della riunione del 19 ottobre 2011. Ordine del giorno […] punto 5. Proposta di rimborso spese per Amministratori e Dirigenti. Determinazioni inerenti e conseguenti. Sono presenti i signori: Giampaolo Chirichelli presidente; Vittorio Pesato vice Presidente (entra alle ore 18.15 per la trattazione del punto 5); Marco Bellaviti, Luca Maria Filippi Filippi, Alberto Artuso consiglieri. Sono altresì presenti Roberto Ricotti, presidente Collegio Sindacale. […] Sul punto – leggiamo nel Verbale – si apre una esauriente discussione al termine della quale il Consiglio di Amministrazione, con l’astensione di volta in volta del soggetto direttamente interessato, delibera di riconoscere ad ogni membro del Consiglio di Amministrazione ed al direttore Generale un rimborso spese forfettario a fronte delle missioni e trasferte effettuate nell’esercizio delle relative funzioni. (more…)