…contro il sovraffollamento delle carceri
di Luigi Manconi*
L’amico Luigi Manconi è tornato in Senato, eletto nelle liste del Partito democratico. Da sempre impegnato sul fronte dei diritti dei detenuti (era stato anche tra i firmatari del nostro appello per la concessione degli arresti domiciliari a Carlo Chiriaco, gravemente ammalato), il 25 marzo Manconi e Luigi Compagna (Gal – Gruppo Grandi Autonomie e Libertà) hanno presentato un disegno di legge su amnistia e indulto di assoluto buon senso volto fra l’altro a contenere il vergognoso sovraffollamento delle nostre carceri: «se la struttura penitenziaria territorialmente competente risultasse sovraffollata, il detenuto verrebbe iscritto in una lista d’attesa e sconterebbe la pena in carcere solo quando le condizioni di vivibilità fossero ristabilite. Nel frattempo verrebbe sottoposto alla detenzione domiciliare. Si tratta di un provvedimento ragionevole, già assunto da altri stati democratici». Assolutamente d’accordo con Luigi e Luigi. (G.G.)
«È del 2009 la prima condanna inflitta della Commissione europea per i diritti dell’uomo all’Italia a causa delle condizioni di vita all’interno delle carceri. L’Italia è stata condannata perché un detenuto, Izet Sulejmanovic, si è trovato costretto per lungo tempo durante la sua carcerazione a vivere in uno spazio al di sotto dei tre metri quadrati. E questo, per la Cedu, si configura come trattamento inumano e degradante. Recentemente i tribunali di sorveglianza di Venezia e Monza si sono trovati a decidere su una richiesta presentata da due detenuti che chiedevano un differimento della pena per il grave sovraffollamento degli istituti a cui erano destinati, cosa che li avrebbe costretti a una detenzione crudele. I due tribunali hanno sollevato una eccezione di costituzionalità a proposito dell’articolo 147 del codice penale che disciplina i casi in cui il differimento della pena può essere concesso. (more…)