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Ancora sfratti incolpevoli

15 aprile 2014

Padrone di casa manda sfrattata all’ospedale
di movimentopavia.org

Nello scorso gennaio, dopo l’ennesimo picchetto antisfratto Antonietta aveva ottenuto un rinvio dell’esecuzione fino ad oggi. Questa mattina la rete antisfratto è tornata in via Ferrini 81 per dare supporto alla famiglia sotto sfratto, visto anche il peggioramento delle già precarie condizioni di salute di Antonietta. Malata, ha persino rinviato le cure perchè il suo salario è l’unica fonte di reddito della famiglia. Operaia presso la ditta di pulizie del policlinico San Matteo, non guadagna nemmeno 500 euro al mese. Troppo poco per fare la spesa, pagare le bollette e, soprattutto, un affitto da 550 euro.
Negli scorsi giorni erano arrivati precisi segnali sulle intenzioni del proprietario dell’intero palazzo, che si era premurato di staccare, indebitamente, il contatore del gas per rendere insostenibile la già stressata vita di Antonietta e di effettuare forti pressioni sull’ufficiale giudiziario. Le avrà fatte anche in comune? L’assessore Assanelli, a chi gli chiedeva una soluzione per non finire in mezzo a una strada, ha voluto dare solamente le sue oramai famose lacrime di coccodrillo. Nulla ha fatto il sindaco Alessandro Cattaneo, servo dei palazzinari.
Come già successo ormai troppe volte in città, un numero spropositato di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa ha eseguito lo sfratto. Quest’oggi, però, prendevano ordini direttamente dal borioso padrone di casa. Fatto, questo, che dimostra come a Pavia l’unico diritto garantito è quello alla proprietà privata. Sulla rendita immobiliare, infatti, e su null’altro si basa l’economia cittadina. Non è un mistero che non siano solo i grandi palazzinari ad avere scatenato una vera e propria guerra contro i ceti subalterni, ma un intero blocco sociale, che comprende anche quei finti progressisti che con il loro silenzio avallano la marea di sfratti, ben consapevoli che questo è un modo per tutelare anche la loro piccola rendita.
A pagare le spese, come sempre, sono gli inquilini: oggi Antonietta è svenuta due volte, sotto gli occhi dello sbeffeggiante padrone di casa, ed è finita in ospedale in ambulanza. Il tutto, per lasciare vuota l’ennesima casa: una tra le troppe, che Antonietta insieme ai tanti che condividono la sua condizione presto si riprenderà

Buon Natale

21 dicembre 2013

di Assemblea per il diritto alla casa

Picchetto antisfratto in via Ferrini 81
Anche sotto natale non c’è rispetto per la serenità

Sembra uscito da un romanzo strappalacrime, ma è la pura realtà. Succede che la famiglia di Antonietta e Fabio ottengano (con visita a sorpresa pomeridiana) il 12 dicembre un rinvio non di 2 settimane (cadrebbe in giorno festivo) ma di soli 11 giorni. Così la visita dell’ufficiale giudiziario è prevista per il 23 dicembre, ad un orario indefinito (dalle 9 alle 21), quella visita che già di per se toglie ogni serenità non si saprà neppure quando avverrà.
Non importa che questa famiglia abbia a che fare con bambini piccoli, e non abbia nessuna soluzione alternativa. D’altronde il padrone ha comprato il palazzo e lo sta ristrutturando (dopo aver sfrattato) gli appartamenti per venderli ad un prezzo maggiorato. Nessun bisogno di liquidi solo un’esigenza di business, che richiede lo sgombero dei locali, il prima possibile, ma le sorti del “moroso incolpevole” non vengono contemplate.
Di fronte a tale sopruso e tale insensibilità, l’assemblea per il diritto alla casa convoca un picchetto dalle 7 fino alla visita dell’ufficiale giudiziario (presumibilmente la mattina), per ribadire che le sorti di questa famiglia siano DECISAMENTE più importanti del lucro di chiunque, tanto più quando la contraddizione si fa così evidente. Invitiamo chiunque a passare sia per condividere la lotta per il diritto alla casa sia per portare la propria solidarietà concreta a chi sta vivendo la peggior distorsione che vede il profitto al di sopra della dignità umana.

Appuntamento dalle 7 (per tutta la giornata fino all’arrivo dell’ufficiale giudiziario) in via Ferrini 81. La casa è un diritto. Sta a noi farlo valere!

Assemblea per il diritto alla casa
Assemblea ogni martedì alle h. 21:30 alla sede del sindacato di base in viale indipendenza 42 (di fronte all’ASL)
tel. 3391028314
http://www.movimentopavia.org
sostieni la cassa di resistenza antisfratto: Postepay n. 4023 6006 4807 4237 (intestato a Paola Zadra)

Tasi, l’inquilino si osculta

1 settembre 2013


di MovimentoPavia PuntoOrg

Dopo la netta bocciatura della moratoria agli sfratti di cui questa Giunta, insieme ad alcuni “franchi tiratori” del Pd, si è fatta carico, dopo diverse e pressanti “sollecitazioni” al sindaco da parte di chi si batte per il diritto alla casa e dopo l’esplosione della drammatica emergenza abitativa, Cattaneo si era impegnato in prima persona ad affrontare la questione presso il consesso dell’Anci.
Ora, con la tanto travagliata abolizione dell’IMU e l’introduzione della nuova service tax, vediamo Cattaneo in brodo di giuggiole, al fianco di un estasiato Fassino, plaudere alle nuove misure.
Infatti, buona parte di queste misure vanno nella stessa direzione imboccata e supportata dal sindaco, dalla sua giunta e dai loro amici negli ultimi anni. Anzitutto, si detassano gli immobili invenduti, facendo un ulteriore favore agli immobiliaristi e ai palazzinari che hanno trovato a Pavia terreno fertile per immobilizzare capitali, puliti o ripuliti, nel mattone.
Poi, si sposta buona parte dell’onere fiscale dalle spalle dei proprietari a quelle degli inquilini, vale a dire che, attraverso la fiscalità si opera un trasferimento di ricchezza da chi non è in grado di comprare una casa a chi già ne possiede per lo meno una: all’abolizione dell’IMU, infatti, fa da contraltare l’introduzione della TASI, ovvero un’imposta a discrezione dei singoli comuni, spesso indebitati o sull’orlo del fallimento, e dunque affamati di denaro per fare cassa.
Questa tassa sugli inquilini si accompagna alla profonda scarsità di risorse destinate al fondo sociale per gli affitti, ossia lo strumento che aiuterebbe le famiglie in difficoltà con i pagamenti dei canoni di locazione.
Infine, si garantiscono mutui per la casa più “agevoli” a giovani, coppie e lavoratori atipici, in una fase in cui proprio queste fasce soffrono una drammatica sottrazione di reddito. In tal modo vengono a riprodursi le precondizioni della crisi attuale: soggetti che non sono in grado, a causa dei salari sempre inferiori, di onorare debiti via via crescenti contratti presso le banche alimentano una ennesima bolla del mattone. Si demanda, in perfetto stile anglosassone, un bisogno primario alla sfera del credito, per eludere la impellente necessità di edificare, ristrutturare e fornire a breve scadenza alloggi popolari. Ricordiamo che l’Italia, con Pavia tra le città capofila, è il Paese europeo con il più netto sbilanciamento tra edilizia privata e pubblica-popolare.
Ecco quali sono le soluzioni e le risorse che, in un recente consiglio comunale interrotto dall’Assemblea per il diritto alla casa, Cattaneo prometteva che avrebbe ottenuto grazie al suo intervento in seno all’Anci! Per far fronte ai problemi delle famiglie sotto sfratto e già in mezzo a una strada occorre rubare ai poveri e dare ai ricchi! Cattaneo assomiglia sempre più allo sceriffo di Nottingham…

Le case del popolo

28 agosto 2013

di MovimentoPavia PuntoOrg

Assemblea generale di occupanti, inquilini morosi, sfrattati e senza casa martedì 10 settembre alle ore 21 presso la sede del sindacato di base, viale Indipendenza 42 (di fronte all’Asl)

A Pavia si stanno moltiplicando i casi in cui famiglie sotto sfratto o sfrattate per morosità ricorrono all’occupazione di abitazioni di edilizia residenziale pubblica sfitte per non dover dormire in mezzo a una strada. Si tratta di famiglie duramente colpite dalla crisi economica che, a causa di un reddito ridotto all’osso, non sono più in grado di pagare quegli affitti salatissimi che per anni hanno puntualmente sborsato ai loro padroni di casa. I padroni di casa (guarda il caso!) a Pavia spessissimo sono quegli speculatori e palazzinari che recentemente hanno fatto valere il proprio peso politico opponendosi alla moratoria sugli sfratti e ottenendo la complicità di sindaco e prefetto. (more…)

Caporetto comunale

23 luglio 2013

di Movimentopavia.org

Sfratti. Questa sera alle ore 21, assemblea per il diritto alla casa presso la tendopoli sotto il Municipio di Pavia

Dopo una settimana di presidio permanente nella tendopoli allestita sotto al Municipio di Pavia l’assemblea per il diritto alla casa è tornata in Consiglio comunale a ribadire la necessità di un intervento per risolvere l’emergenza abitativa che da oltre un anno miete vittime tra famiglie di lavoratori e disoccupati, scontrandosi con il solito muro di gomma.
Davanti alle incalzanti proposte degli sfrattati, che chiedevano moratoria degli sfratti, assegnazione di tutte le case pubbliche sfitte e requisizioni di case private vuote, il narciso Cattaneo, che non perde occasione per aprir bocca nei salotti televisivi, non ha saputo dare delle risposte semplicissime, trincerandosi dietro una cortina fumogena di aperture ad un finto dialogo e contrapponendo ai bisogni insoddisfatti di centinaia di famiglie il miserrimo numero di poche decine di appartamenti o stanze di dormitorio offerte dal Comune: evidentemente sfugge a Cattaneo che le soluzioni o sono per tutti o non sono soluzioni, bensì favori o carità destinati a pochi eletti.
L’imbarazzo ha pervaso la sala consiliare, tra i capi chini dei consiglieri di maggioranza e opposizione, tutti egualmente responsabili e coinvolti nel dramma che affligge un numero sempre crescente di famiglie, in una città tra le capofila per sfratti eseguiti e appartamenti sfitti.
Proporre all’assemblea di mandare una delegazione alla conferenza dei capigruppo, dopo aver ignorato per una settimana la tendopoli permanente sotto il palazzo comunale, è un tatticismo che l’assemblea respinge al mittente, in quanto vi legge l’incapacità di risolvere, la totale impreparazione e la risorsa della disperazione nel momento in cui sono stati messi alle strette, inchiodati alle loro responsabilità e sollecitati energicamente a dare risposte subito.
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Attila

3 giugno 2013

di movimentopavia.org

Attila, custode del dormitorio comunale è stato licenziato perchè sta partecipando al recupero degli alloggi sfitti al Crosione, costretto a trovare una soluzione dopo lo sfratto subito lo scorso 9 maggio assieme alla moglie e a 2 bambini. 
L’assessore Assanelli dice che non può più avvalersi di chi ha osato sputare nel piatto in cui ha mangiato. 
L’assemblea per il diritto alla casa ha deciso di sostenere Attila interrompendo il consiglio comunale.

Vorremmo entrare nel merito del caso di Attila cui tramite un vile atto di rappresaglia è stato tolto il lavoro che per diverso tempo lui aveva responsabilmente svolto. Vorremo chiedere all’assessore assanelli, che parla di fiducia infranta quando Attila ha occupato un appartamento popolare dando un tetto alla propria famiglia, che fiducia possa aspettarsi da chi si è visto buttato in mezzo ad una strada con due bambini. Lei non si è mai preoccupato se l’esiguità della borsa lavoro che gli veniva erogata (a fronte di un cospicuo numero di ore lavorative), bastasse a far fronte alle spese relative all’affitto, che nelle case private a pavia spesso rasenta l’esosità, ed al mantenimento dei due figli e della compagna, disoccupata. (more…)