da Pavia, Giovanni Giovannetti
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Ettore Filippi incarcerato «per fatti risalenti al 2007?» Ma basta! Interi paragrafi dell’Ordinanza di custodia cautelare rendicontano momenti successivi, fatti accaduti dopo – e non prima – il 2009. E già in introduzione si segnala quel permesso a costruire del 2011 per Punta Est, ovvero Maestri, a firma del poliedrico indagatissimo dirigente Angelo Moro, «provvedimento illegittimo per violazione degli art 24 commi 1, 21 e 23 delle Norme tecniche di attuazione del Prg comunale, art. 2 comma 10 delle stesse Nta e art 16 del Dpr 380/2001e successivamente dopo la sospensione in via di autotutela del permesso di costruire in data 20 dicembre 2011, per ottenere la conferma del titolo edilizio a favore della società Punta Est srl» E tutto questo mercimonio è a seguito di «ripetute e indebite pressioni sul dirigente del settore Ambiente e Territorio del Comune di Pavia Angelo Moro, finalizzate al rilascio a favore della società Punta Est srl dei titoli edilizi illegittimi – rilascio del permesso a costruire e conferma del titolo sospeso – con l’impegno assunto nei confronti del Maestri di ottenere modifica della destinazione urbanistica dell’area nel nuovo Pgt, da “area destinata ai servizi” a “area residenziale”, per conseguire una definitiva sanatoria dell’intervento realizzato»
Come leggiamo, il Filippi «contribuiva inoltre al rilascio della società La Cortazza e di altre riconducibili al Maestri, di altri permessi di costruire – segnatamente del nr. 01/2012 rilasiato il 5 gennaio 2012, relativo all’edificazione dell’area meglio nota come “Costa Verde”; nonché del permesso di costruire relativo all’edificazione dell’area meglio nota come “Molino Tre Mole” – mediante ripetute indebite pressioni sul dirigente del Settore Ambiente e Territorio del Comune di Pavia Angelo Moro e sui tecnici comunali responsabili del procedimento per ottenere una celere definizione delle pratiche». E, ben di peggio, fratel Ettore, «a risarcimento in favore di Maestri per il danno subìto con il sequestro del cantiere di Punta Est», si attivava «per far approvare proposte di modifiche al Pgt, con previsioni di aumento della capacità edificatoria delle aree sopra indicate mediante ripetute e indebite pressioni sul sindaco…» (nell’Ordinanza sta scritto proprio “sindaco”: e non è l’ex sindaco Piera Capitelli, ma quello attuale, Alessandro Cattaneo detto Pupo o Pinocchio) «…e gli assessori competenti, sullo stesso dirigente del settore Ambiente e Territorio del Comune di Pavia e sui componenti della commissione incaricata di redigere le proposte di modifica del Pgt da sottoporre al Consiglio comunale».
Angelo Moro? Venne reclutato il 6 agosto 2009 a contratto biennale per “Avviso pubblico”, subito dopo la nomina a sindaco di Al Cattaneo che, per fare posto al malleabile diligente dirigente, si spinse ad annullare indebitamente un regolare concorso. Moro verrà infine assunto nel novembre 2011 con un più che chiacchierato concorso ad personam. Anni in cui l’incarcerato «Filippi, anche quando non ricopriva più alcuna carica pubblica, ha sempre avuto l’inusuale possibilità di accesso agli uffici per trattare direttamente con dirigenti del Comune e con rappresentanti politici per fare pressioni volte a favorire le pratiche edilizie delle società facenti capo a Maestri» e in particolare «mantenendo assidui contatti con il dirigente Moro». L’Ordinanza fa esplicito riferimento alla lottizzazione abusiva di Punta Est: «In quel contesto Filippi aveva agito all’interno dell’amministrazione comunale come “testa di sfondamento” a favore del Maestri».
Ps. dal mio profilo su Facebook ho or-ora lanciato questa struggente visionaria delicata proposta: «Pier Francesco Mimmo Damiani o Andrea Zatti candidato sindaco; Massimo Depaoli vicesindaco e assessore; Walter Veltri all’Urbanistica; Angela Gregorini all’Istruzione e Massimo Dagrada anche lui candidato e assessore a qualcosa. Depaoli perde, così si vince: un governo cittadino di “salute pubblica” che tenga fuori per un giro, uno solo, chi ha avuto responsabilità nella malagestione Albergati-Capitelli». Siamo realisti, sogniamo l’impossibile.