Posts Tagged ‘Sandro Assanelli’

Merde umane

3 settembre 2013

da Pavia, Giovanni Giovannetti

«Se se ne fossero andati da soli, avremmo chiuso un occhio. Noi abbiamo proposto una soluzione temporanea, l’hanno rifiutata. Quindi il Comune ha deciso di denunciarli e provvederemo alla cancellazione per cinque anni dalla graduatoria per l’assegnazione delle case popolari». Così l’assessore ultracattolico Sandro Assanelli dal quotidiano locale il 3 settembre, a tuonare punizioni divine per la famiglia di Luca Capuozzo, cuoco quarantacinquenne diabetico e senza più un lavoro, con moglie e figlio piccolo. Perso il lavoro, persa la casa, dal ciellino Assanelli si è sentito rivolgere questa proposta, la solita: moglie e figlio ospiti a pagamento presso il Centro di accoglienza alla vita (400 euro mensili, di cui 200 li paga il Comune); lui, cronicamente malato, in un dormitorio aperto solo nottetempo, dalle 20 alle 8.
Assanelli è molto credente; per l’assessore, l’unità della famiglia viene prima di ogni altra cosa. Così come il diritto dei minori agli affetti famigliari oltre che alla vita, ma solo quando si tratta di embrioni.
Di un tale inumano smembramento, ovviamente la famiglia Capuozzo non ha voluto nemmeno sentir parlare e ha occupato una casa comunale da tempo vuota e male in arnese, dandosi poi da fare per renderla accogliente: «devo fare l’insulina quattro volte al giorno, prendo sei pastiglie, sono invalido». Insomma, Luca e Roberta non hanno fatto i bravi, si sono lamentati e «i servizi sociali ci hanno detto che il nostro comportamento aveva inciso sul fatto di non trovare soluzioni alternative». (more…)

Confisca

28 luglio 2013

Confiscare Green Campus: uno spartiacque nella politica comunale
da Pavia, Paolo Ferloni e Mauro Vanetti

Sabato mattina siamo andati in tribunale con l’avvocato Franco Maurici per depositare un atto di intervento nel procedimento penale relativo al caso Green Campus. Chiediamo di partecipare al processo come parte civile in surroga del Comune di Pavia che si rifiuta di difendere gli interessi della maggioranza dei suoi cittadini, preferendo invece schierarsi dalla parte degli speculatori. Questo fa il paio con la linea seguita dall’assessore comunale ai Servizi sociali Assanelli e dalla Giunta di fronte alla protesta degli sfrattati: indifferenza ai problemi sociali, ricorso alla forza poliziesca, vicinanza solo agli interessi dei proprietari immobiliari.
Con questa azione legale chiediamo ufficialmente ciò che abbiamo rivendicato nei volantinaggi, nelle manifestazioni, in parecchi nostri interventi pubblici: la confisca dei condominii della lottizazione abusiva di attualmente sequestrati. Questo permetterebbe al Comune di entrare in possesso di 300 appartamenti nuovi, che in piena emergenza sfratti potrebbero essere utilizzati per coprire una parte importante delle esigenze abitative sia degli studenti universitari fuori sede in maggiore difficoltà sia di quelle famiglie che a causa della crisi non riescono a trovare spazio nella pessima offerta di edilizia popolare messa in campo da ERP e ALER.
Confiscare significa stabilire un principio di giustizia: significa espropriare chi ha tentato a sua volta di espropriare la collettività del suo diritto a decidere su che linee far sviluppare la città, significa restituire al popolo una parte di quanto la grande proprietà immobiliare parassitaria ogni giorno sottrae al benessere e alla serenità della maggioranza dei pavesi. Per noi significa dire chiaramente da che parte stiamo: dalla parte della povera gente, dei lavoratori, dei disoccupati, degli anziani con la pensione minima, degli immigrati senza diritti, dei giovani dalla vita precaria e dal futuro incerto.
Ci chiediamo retoricamente: come mai né il Pd, né il M5s, né tanti altri che a chiacchiere affermano l’esigenza di una politica nuova in città, hanno mosso un dito in favore di questa nostra iniziativa, che pure era stata ampiamente pubblicizzata? Come mai ancora una volta siamo solo noi “oltranzisti”, noi che marciamo “in direzione ostinata e contraria” a preoccuparci affinché la città entri in possesso di centinaia e centinaia di appartamenti? Forse gli altri erano solo un po’ distratti? E allora perché non indicano a chiare lettere sui loro programmi elettorali per le elezioni 2014 cosa vogliono fare di Green Campus e di Punta Est? Vogliamo dare quelle case al popolo oppure no?
Per noi è su un tema come questo che si misura l’effettiva volontà di cambiare le cose in questa città. Chi si rifiuta di dichiarare che i condominii di Green Campus vadano confiscati al più presto, cercando soluzioni che salvino gli interessi del costruttore, è complice nei fatti del declino di Pavia e vuole tenere una porta aperta alla collaborazione con quei poteri forti più o meno oscuri che dettano il buono e il cattivo tempo nell’urbanistica comunale.

L’assessore risponde

17 luglio 2013

da Pavia, Giovanni Giovannetti

L’assessore ai Servizi sociali Sandro Assanelli infine ha risposto: i tre bambini di via Capri a Pavia e i loro genitori possono ripassare a fine mese, e far compagnia alle trenta famiglie di neo-senzacasa sfrattate come loro e in mezzo a una strada.
L’assessore dice che la Giunta di cui fa parte lo ha lasciato solo, invece di porre il dramma degli sfratti al centro del proprio operato (se ne prevedono 490 entro l’anno): è troppo presa da altre urgenze come, ad esempio, sottoscrivere convenzioni-salvagente con persone indagate per gravi reati urbanistici o onorare consulenze farlocche.
Se poi l’assessore ciellino di centrodestra è rimasto solo, forse è perché – ad imitazione del precedente centrosinistra – la banda di cui fa parte ha inteso i pubblici assessorati come privati feudi inviolabili (i servizi sociali a me; l’urbanistica a te…): una banda di solisti incapaci, che la suona e la canta ciascuno a modo suo.
Restano i problemi, e tra i più odiosi riscontriamo famiglie e bambini piccoli senza più un tetto e costretti per strada, senza che la pubblica amministrazione o la Prefettura abbia ideato per tempo soluzioni tampone. Che fare? L’assessore ultracattolico ha allargato le braccia, ad imitazione della croce: nudo legno, senza più Cristo né carità.
Ad Assanelli allora dico: oltre a commuoverti davanti a quei minori, esci dal “palazzo”, scendi in piazza e solidarizza con gli attendati di fronte al “Mezzabarba”. Anzi, incatènati lì davanti, come fece la signora Casella “madre coraggio” nella Locride, quando la ‘ndrangheta le rapì il figlio: un gesto shock, ma d’amore, se ancora ne sai provare.

L’assessore non risponde

16 luglio 2013

Pavia. Lo sfratto esecutivo in via Capri è stato eseguito. Una famiglia – padre, madre e tre figli piccoli – in questo momento si trova in mezzo alla strada, nonostante la promessa comunale di una sistemazione provvisoria in “San Francesco”. L’assessore Assanelli non risponde al telefono, così come altri, chiamati dalla questura.
Allora faremo come per Fossarmato: tutti pacificamente di fronte a Palazzo Mezzabarba, a oltranza, fino a che una soluzione non verrà trovata.