Stefano Galieni intervista Alessia Candito*
Basterebbe sostituire Letizia Moratti con Piera Capitelli, Riccardo De Corato con Ettore Filippi o Francesco Brendolise e quanto scrive Alessia Candito in Chi comanda Milano calza alla perfezione con quanto si è visto a Pavia solo qualche anno fa: pubblici amministratori intenti a invocare l’ordine e la sicurezza allo scopo di coprire i privatissimi interessi di un immobiliarista d’area. Uno scopo odioso, così come la strumentalizzazione della paura del diverso, fiancheggiata da mesi di irresponsabile tambureggiamento mediatico: un’emergenza umanitaria spacciata per un problema di ordine pubblico, la via intrapresa da questi criminali perbene per far digerire all’opinione pubblica l’illecita distruzione di una fabbrica monumentale per farne un supermercato circondato da residenze. Sinistra e destra: quali differenze? Nel suo libro, Alessia Candito ripropone il triste copione nel milanese, la stessa speculare messinscena delle persone mantenute nel degrado più assoluto, sopra terreni che si vogliono rendere edificabili. Un fenomeno diffuso, che l’ex sindaco di Pioltello Mario De Gaspari (centrosinistra) ha acutamente definito la «finanziarizzazione dei Rom». L’intervista alla Candito che segue, di Stefano Galieni, è ripresa dal Corriereimmigrazione. (G. G.)
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Alessia Candito
Chi comanda Milano
Castelvecchi 2013, euro 15
Nel lato oscuro dei grandi eventi che modificano il volto delle città ricade anche la finanziarizzazione dei rom. Ne parla Alessia Candito nel suo libro Chi comanda Milano. Chi comanda Milano è un’inchiesta vecchio stile che si snoda attorno agli aspetti visibili, gli intrecci opachi o letteralmente mafiosi e criminali che gravitano attorno a Expo 2015. Nel libro, edito da Castelvecchi, Candito ricostruisce sette anni di azione politica, si fanno nomi e cognomi dei personaggi che sono stati e sono parte di speculazioni immobiliari, progetti di cementificazione, devastazione ambientale e urbanistica. Ma in queste pagine si parla anche dell’utilizzo cinico di rom e migranti.
Cos’è la finanziarizzazione dei rom cui dedica un capitolo del libro?