Siete su “Scherzi a Parte”

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I candidati comunali al Cda dell’Ospedale “San Matteo”
Scherzi a parte, c’è poco da ridere

da Pavia, Giovanni Giovannetti

Nove nomi per una molto ambita poltrona nel Consiglio d’amministrazione dell’ospedale “San Matteo”, a rappresentare il Comune di Pavia, ovvero i cittadini pavesi. Bei candidati, ma andiamo con ordine.
L’assessore Antonio Bobbio Pallavicini e Giovanni De Maria sostengono il consigliere uscente Ettore Filippi. Sì, è lo stesso Bobbio sorpreso nei migliori ristoranti della Locride in compagnia Pino Neri, il capo della ’Ndrangheta lombarda a cui lo stesso Filippi aveva più volte sollecitato volti e voti per la sua lista Rinnovare Pavia. Nonostante 251 preferenze, tale Francesco Rocco Del Prete, il candidato «nella piena disponibilità di Neri» fu il primo tra i non eletti della cordata Filippi. Così che Luca Filippi, figlio di Ettore e presidente di Asm Lavori (e più volte sorpreso in temerarie conversazioni con Carlo Chiriaco), nel maggio 2010 ne ha compensato la mancata elezione al Comune assumendolo in Asm.
E tra i candidati c’è l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Greco, che le carte dell’inchiesta antindrangreta indicano quale socio in affari nonché presunto prestanome di Chiriaco. Un solo posto, eppure il presidente del Consiglio comunale Raffaele Sgotto – che a Greco dice di tirare la volata – si fa intanto proporre per lo stesso incarico dal consigliere comunale Armando Catarisano; quest’ultimo è figlio dell’ex direttore generale dell’ospedale milanese “San Paolo” Giuseppe Catarisano (il nosocomio recentemente perquisito dalla Dia per alcuni appalti sospetti tra il 2008 e il 2010) nonché ex componente, insieme a Chiriaco, del Cda della fallimentare “Dental Building” («la più negativa tra le ventidue forme di collaborazione pubblico-privato effettuate in Lombardia negli ultimi dieci anni»). Sua moglie ha mantenuto quote della “Azzurra Srl” (settore costruzioni) al fianco di Rosanna Gariboldi (in Abelli) e Barbara Magnani, moglie di Pier Paolo Brega Massone, il chirurgo condannato a 15 anni e 6 mesi per lo scandalo delle operazioni inutili al Santa Rita al fine di ottenere i rimborsi del servizio sanitario nazionale.
E tra i candidati c’è il consigliere comunale Valerio Gimigliano, amico da lunga data del capo della ‘Ndrangheta lombarda “compare Pino” Neri: lo hanno presentato Carlo Alberto Conti e Dante Labate. Secondo Chiriaco, Gimigliano deve a lui l’incarico nel Cda dell’Azienda servizi alla persona. Vero o falso che sia, certo è che nel 2008 Gimigliano e il collega di Consiglio comunale Carlo Alberto Conti (che lo ha sostituito all’Asp), definirono «superflua» l’introduzione di norme antimafia nel Piano generale del territorio. Lo stesso Gimigliano che nel 2007, dopo una lettera di Elio Veltri al Consiglio comunale (lettera in cui si denunciava la presenza delle cosche in città), invitò l’allora sindaco Capitelli di centrosinistra «a richiedere un parere legale per accertare se» in quella missiva o nei testi citati da Veltri sussistessero «gli estremi della diffamazione o altro per la valutazione di una eventuale azione legale con la conseguente costituzione di parte civile del Comune» (interpellanza del 26 novembre 2007). Tutto questo, scrisse Gimigliano, «a tutela del nome della città e/o dell’amministrazione cittadina».
Chi manca? Ah, tra i “padrini” di Gimigliano dimenticavo il consigliere comunale nonché ex presidente della Commissione Territorio Dante Labate: amico e socio in affari di sodali e parenti prestanome del Pino Neri, per Chiriaco lui era «come un fratello».
Cari pavesi, questo è il parterre des rois da cui il sindaco “antimafia” Alessandro Cattaneo detto Pupo indicherà il vostro rappresentante nel ben remunerato Cda dell’ospedale “San Matteo”. E non siete su “Scherzi a parte”.

15 Risposte to “Siete su “Scherzi a Parte””

  1. utente anonimo Says:

    Carissimo Giovanni,
    mi lascia sempre più perplesso la tua sempre più evidente schizofrenia giornalistico- politica che ti fa assumere posizioni completamente diverse a seconda delle occasioni, dei tempi e degli argomenti. Poichè sei sulla piazza da tanto tempo, non devi poi meravigliarti se questo blog è poco frequentato e se il tuo excursus politico non vede mai aumentare il consenso ( e non vota solo la ndrangheta!) .Tu continui a sparare su Bobbio, anche se nelle conversazioni private riconosci che la storia della cena ( una!) con neri che non conosceva è sicuramente un fatto casuale e senza alcun secondo fine( tanto da metterlo su facebook!) , su di me ( e sai perfettamente che non c'è una sola telefonata tra me e Neri ,nè una intercettazione tra me e Chiriaco ( e considerato che con Chiriaco ho avuto una serie di rapporti per fatti politici o professionali, è evidente che gli intercettatori  non ne hanno visto aspetti illegittimi , a meno che tu non sia convinto che ci sarà una seconda "retata" con manette a noi cattivi!), e continui a sparare su mio figlio per le " conversazioni temerarie" con Chiriaco,e lo fai dopo che sia sulla "Provincia" che sul Lunedì ti sei posto il problema sulla reale colpevolezza di Chiriaco e sulle sue affermazioni telefoniche che non hanno mai, finora, trovato riscontro, tanto da fare dubitare possa venire condannato. Questa tua pervicace insistenza, non solo su fatti che sai non esistere se non nelle interpretazioni colpevoliste funzionali a sostenere un teorema che in Lombardia  sicuramente esiste ma che in questa città non ha finora trovato riscontro in fatti ( non in ipotesi, ma in fatti!) non aiuta un confronto serio su un tema delicato che tu, in alcune posizioni, in parte correttamente " revisioniste" espresse in questo ultimo periodo , stai dimostrando di voler affrontare parlando di fatti e non di ipotesi. E sui fatti ti sfido a trovare una sola accusa o contestazione a Bobbio, Luca e me. Anche quella storia che tu affermi essere stata l' assunzione di Del Prete alla Asm andrebbe detta in
    maniera corretta perchè Del Prete era un ingegnere che aveva in più occasioni ben collaborato con il Comune di Pavia in incarichi professionali ( ben prima che diventasse professionista della ditta di Dieni e che conoscesse Neri) cui Luca ha affidato un incarico professionale basato sul rapporto fiduciario con un compenso di €. 1000 al mese per un anno e che, appena scoppiato lo" scandalo" ha responsabilmente lasciato pur non avendo mai avuto alcuna contestazione formale. Luca, peraltro, la cui azione all'interno della Asm andrebbe valutata alla luce dei risultati raggiunti sia dall'Asm madre che da Asm Lavori di cui ha la totale responsabilità.
    Lo dico con tutto il rispetto che ho sempre per le opinioni altrui e per la stima che ho nella tua intelligenza che, se abbinat ad un minimo di obiettività potrebbe essere molto utile ad un dibattito politico che langue perchè sempre molto distante dai termini reali dei fatti e pregiudizialmente basato sulla presunzione di disonestà degli "altri".
    Con la cordialità di sempre.
    Ettore Filippi

  2. GGiovannetti Says:

    Scusa la fretta, ma devo partire e purtuttaviadesidero replicarti, sia pure sommariamente. Al solito, non separi il piano giudiziario da quello potitico, le eventuali responsabilità penali di un Chiriaco e degli altri incarcerati (dimostrate, sia pure in primo grado, per chi si è avvalso del rito abbreviato; da  dimostrare per chi invece ha optato per l'ordinario, e tra loro Chiriaco e Pino Neri, da considerare presunti innocenti) e quelle politiche  di chi come te ha gufato con loro, mercanteggiando voti e candidature. Sarebbe forse inutile riproporre qui le parole chiarificatrici di Paolo Borsellino: le conosci? Sì, le conosci, ma fatichi a restituirle di contenuto
    . E allora concediti questo ripasso: "L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato quindi quel politico è un uomo onesto. E no, questo discorso non va perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire, beh, ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Però siccome dalle indagini sono emersi altri fatti del genere altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie ammini­strazioni, i consigli comunali o quello che sia dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costitui­vano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato quindi è un uomo onesto. Il sospetto dovrebbe indurre soprattutto i partiti politici quantomeno a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti co­loro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti anche se non costituenti reati". Il passo è ripreso dallo storico intervento del ma­gistrato siciliano all’Istituto tecnico professionale di Bassano del Grappa, il 26 gennaio 1989. Tu continua pure ad azzeccar garbugli in punta di diritto. Io, con Borsellino, a invocare la vostra rottamazione ora subito adesso, senza aspettare il prossimo rovescio.

  3. utente anonimo Says:

    sei veramente scorretto perchè si perfettamente che con Neri non ho " gufato" niente. Ma a te interessa solo sputtanare e non ho ancora capito perchè limiti così la tua azione politica. A me personalmente quello che pensano i soliti personaggi convinti che solo loro sono onesti e tutti gli altri banditi non mi importa molto. Mi dispiace solo perchè non si riesce a fare un ragionamento costruttivo e basato sulla realtà , ma solo accuse, accuse accuse che lasciano il tempo che trovano e restano confinate nella testa dei soliti noti. Se ti sei rassegnato a questo ruolo più che marginale è un problema tuo, ma mi sembra tempo e talento sprecato.

  4. GGiovannetti Says:

    Ci sono parole come libertà, felicità, verità (e salute) che mal si incastrano in quella che tu chiami "azione politica". Alcuni tra i Filippi bramano le cadreghe, e dunque sono indotti a ritenere che tutti bramino la stessa cosa. Fattene una ragione: non è così, anche se a te piacerebbe che io fossi comprabile, come hai detto, "con tremila euro e una mostra fotografica in più". Né tremila né un euro, né altro.
    Quanto al Neri, scusa, tu non sei lo stesso FIlippi che per molto tempo ha retto l'ufficio della Digos presso la locale questura? E dov'eri negli anni in cui Neri era studente al Cravino e infine ospite delle patrie galere? Dov'eri negli anni in cui Neri e Pizzata gestivano il night Vertigo e chissà che altro? E che ci stavi a fare in Questura? A lustrar medaglie?
    Riassumendo: un ex poliziotto di rango molto radicato a Pavia si rivolge al locale capo bastone calabrese per ottenere candidati e voti per la sua ondivaga lista civica e ora ci viene a dire di non sapere nulla della caratura criminale di quel tale: eh già, perché a dirla con quell'ex poliziotto, "a Pavia la mafia non esiste". Dati i tempi, è una ben curiosa epigrafe, la pietra tombale su qualsivoglia "ragionamento costruttivo basato sulla realtà".

  5. utente anonimo Says:

    E' il soliito teorema dei magistrati che non ne azzeccano mai una. In Lombardia la mafia c'è ma a Pavia non esiste. E' arrivata a Corsico, a Trezzano e a Vigevano ma non ha trovato la strada per Pavia. Anche in Sicilia si diceva così

  6. utente anonimo Says:

    Si vede che Pino Neri non aveva i soldi per comprare un Tom tom. Quindi è probabile che fosse in cerca di un politico per un patto di mutua collaborazione: io trovo qualche voto per te e per la tua lista, e tu quando arriva Natale indossi il vestito rosso e mi regali un Tomtom. Meglio se di quelli che indicano in tempo reale i posti di blocco dei carabinieri perchè gli autovelox non mi interessano.
    Funzionava tutto come in una cooperativa e si vede che il Tom tom deve averglielo regalato, visto che il capo dei capi abitava proprio a Pavia. E cercava di fare qualche buon affare immobiliare naturalmente dopo l'approvvazione del  nuovo PGR.
    Come si chiama quel proggetto che dovevano realizzzare in piazzale Europa?

  7. utente anonimo Says:

    Che minchia dici, Ettore Filippi Filippi? E' che uomo sei? Non c'è nemmeno una telefonata tra te e Neri? Ti riempi la bocca di quaquaqua, Filippi Filippi. Cosa c'è, cominci a cagarti nelle mutande? O alzi la testa perchè sei convinto che non ci sarà una seconda retata?
    Tu, Filippi Filippi, eri quasi ogni giorno nello studio di Pino Neri per chiedergli voti per la tua lista e per accettare chi ti indicava lui nella sua lista. Adesso vieni a romperci i coglioni dicendoci che non hai mai telefonato a Neri? Tu sei solo la solita famiglia Filippi Filippi, sei uno che faceva visita al boss e ora racconti che non c'è una sola telefonata. E' una calunnia quello che ho scritto, Filippi Filippi? Statti tranquillo e mettiti l'animo in pace, si può vedere in ogni momento dove andavi tu. O forse ti pensi che tu sei la solita famiglia Filippi Filippi tanto per dire una cosa? Come te faceva il tuo amico sindaco di Pavia, quello che si chiama Cattaneo Alessandro detto Pupo, che andava nello studio di Neri e ogni volta portava vassoi di pasticcini grandi come una scrivania e bottiglie di spumante e champagne perchè doveva offrirli a tutti quelli che erano là per le riunioni elettorali.
    Ti do un buon consiglio Filippi Filippi. Se credi di essere stato calunniato stampa questo commento, vai dal magistrato e fai la tua denuncia. Ma non pensare nemmeno per un secondo che puoi rivolgerti ai tuoi amichetti per sapere da dove proviene perchè puoi avere delle sorprese molto molto amare. E poi è inutile che chi ti è vicino dica sempre che tu puoi scoprire tutto perchè ti è rimasto qualche amico in questura.
    I personaggi che chiedono voti ai mafiosi, mettono i loro candidati nelle liste e si presentano da loro con pasticcini  e champagne ammorbano l'aria e permettono che la mafia alligni anche a Pavia, dove, l'hai detto tu, non esiste. Tu sei uno di quelli che andava da Neri, altro che telefonate che non ci sono.

  8. utente anonimo Says:

    Caro Giovanni, 
    questo blog è libero e tutti possono scrivere quello che vogliono, ma il commento che precede è veramente troppo e non dovrebbe neanche meritare commenti. Un pezzo di merda anonimo, che non solo è anonimo ma che sfida a fare una denuncia con la certezza che resterebbe anonimo e  che sfido ad un confronto pubblico con me e con Cattaneo, che calunnia parlando di guantiere di pasticcini, di visite elettorali allo studio di Neri da parte di Cattaneo con guantiere di pasticcini grandi come una scrivania  e bottiglie di spumante e che dice che io avrei frequentato giornalmente lo studio di Neri ( vorrei fare notare che Neri  era pedinato e che hanno addirittura filmato un incontro, uno solo, avvenuto con Ciocca, così che se io avessi incontrato Neri una sola volta dopo averlo concordato  o che Neri avesse programmato o fossi andato nel suo ufficio, sarei stato sicuramente fotografato, considerata l'importanza che in quella fase la procura voleva dare ai rapporti politici che sosteneva esserci !!!).
    Il pezzo di merda ( che se vuole può stampare questo commento ed andare dal magistrato, ma è più facile che ci vada la merda, perchè può sentirsi oltraggiata dal paragone!) che ha scritto il commento evidentemente non mi conosce perchè altrimenti saprebbe che non ho mai chiesto nessuna informazione in questura perchè stimo e rispetto i miei colleghi e non li ho mai messi in imbarazzo.
    In realtà la rabbia che emerge dal commento rappresenta la mia più grande soddisfazione perchè io mi firmo, difendo le mie opinioni e raccolgo da anni consensi che nulla hanno a che fare con Neri o con la malavita, l'anonimo continua a razzolare nel buio, a nascondersi dietro l'anonimato, a dimostrare di non avere nè attributi, nè dignità.
    Non credo che commenti di questo genere lasciati sul blog aiutino a dibattere in maniera costruttiva.
    Se diventa uno sfogatoio di tutti i frustrati impotenti, sarà sempre un posto 
    marginale del dibattito politico.
    ettore filippi

  9. utente anonimo Says:

    Si vede subito che Filippi è un gran galantuomo!! Ciumbia, scrive che sembra il Manzoni!!
    Per andare da Neri, certo non ci andava se no sarebbe stato ripreso come è toccato a Ciocca (considerata l'importanza che in quella fase la procura voleva dare ai rapporti politici che sosteneva esserci!!!).
    Per telefonargli, non gli telefonava perchè non c'è una sola telefonata tra lui e Neri la telefonata sarebbe stata pubblicata (considerata l'importanza che in quella fase la procura voleva dare ai rapporti politici che sosteneva esserci!!!).
    Invece i candidati indicati da Neri e quelli di Vigevano li sceglieva con la lotteria di capodanno.
     

  10. utente anonimo Says:

    Una volta ho letto una lettera di don Vito Ciancimino, il sindaco mafioso di Palermo. Leggo quel che ha scritto adesso il dott. Filippi e mi sembra di ritrovarne lo stile. Complimenti, ci governano politici di altissimo livello.

  11. utente anonimo Says:

    Potete scrivere quello che volete, ma la verità è la verità ,se siete convinti di quello che scrivete, non capisco perchè non firmate come faccio sempre io
    Ettore Filippi

  12. utente anonimo Says:

    Dovrò chiedere asilo politico in svizzera per non avere 9 dirigenti su 10 di una CERTA calabria a Pavia?
    Qualcuno in scadenza d'appalto presso il Policlinico si sta già fregando le mani per il prossimo piano quinquennale. E nel frattempo si fa negare decine di volte per un incontro a Pavia. Stia tranquillo il buon imprenditore, nonostante certe colonizzazioni di barbari a lui familiari in tanti bar di Pavia il caffè non è ancora à la sindona.

    Giovanni, hai però dimenticato di (almeno) citare Caltagirone… che cda sarebbe senza nutella?!

    Salutoni

  13. utente anonimo Says:

    @Ettore Filippi: Posso assicurarle che in caso di commenti oggetto di denuncia, non c'è anonimo che tenga. Sa com'è… le vie del signore sono infinite. Eppure Filippi dovrebbe saperlo che le questure hanno mezzi a disposizione per risalire tramite IP o indirizzo internet del mittente. Mi meraviglio che lei non lo sappia.

    Concetta Cice

  14. utente anonimo Says:

    Fa finta, signora Concetta Cice; fa semplicemente finta di non saperlo per  fare la vittima con i lettori del blog che, contrariamente a lui, magari non lo sanno davvero. Ma, dico: chi mai crederebbe che il temerario che arrestò Mario Moretti e che poi recuperò il bottino di una rapina a una gioielleria di corso Manzoni non sappia queste cose? Come dite? Non è andata così?
    Vabbè. Però fa  meraviglia che il buon ex vicesindaco impieghi il suo linguaggio da accademia della crusca  nei confronti delle persone che gli portavano voti dietro sua richiesta. Altro che mezze stagioni, qui non c'è più religione!

  15. utente anonimo Says:

    Mi avete convinto! Per sapere chi è l'anonimo coraggiosissimo calunniatore devo querelare. Non l'ho mai fatto e mi vedo costretto a farlo. Appena il mio avvocato ( magari cambio e vado da Trivi!) mi dirà il nome, inizierò su questo blog un corrispondenza non anonima con l'interessato e se dovesse essere una persona che ha mezzi  vedrò di fargli pagare i danni.Perchè quando è troppo è troppo!
    Ettore Filippi

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