Hanno bevuto…

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…o vogliono darcela a bere. Nuovi PGT nei Comuni lombardi:
distese di cemento qualunque dovunque

di Paolo Ferloni *

Sotto il titolo Nuovi Pgt in 7 Comuni il Parco Sud assediato dal cemento in una pagina di cronaca regionale milanese “la Repubblica” del 24 novembre 2012 s’ è accorta, grazie a Luca de Vito, che attorno a Milano nella pianura, una delle terre meglio irrigate e più fertili del mondo, si sta programmando una operazione tra le più ignoranti, grossolane e antieconomiche della nostra storia, cioè l’approvazione di Piani di Governo del Territorio con obiettivi di previsione surreali e con criteri di qualità urbanistica tendenti a zero.
Prospettive assurde sono infatti quelle degli insediamenti di nuovi abitanti: i “tecnici” estensori non si vergognano di prevedere crescite magnifiche e progressive, gonfiando le percentuali di crescita come piace ai politici più smaniosi di mettere in bilancio tanti e tanti oneri di urbanizzazione. Così nei prossimi 5 anni gli amministratori previdenti accoglierebbero: 3.747 nuovi residenti a Gorgonzola, 14.800 a Rozzano, 5.500 a Opera, e 14.804 a Segrate, con crescite percentuali che vanno da 19 a 36, a 40 ed a 42,6 per cento. Peccato che nel decennio tra il 2001 e il 2011, le quattro ridenti o nebbiose località di pianura abbiano dovuto accontentarsi di crescite assai più basse: da 11,2 a 3,5 a 11,2 a 4,7 per cento, rispettivamente (dati ISTAT). Si vede che ora la legge urbanistica di spirito leghista n.12 del 2005, con la libertà di “urbanistica contrattata”, ha innescato avidità più corpose e vogliose.
Da dove arriverebbero tanti nuovi residenti? Dal sud in cerca di lavoro o da Milano in cerca di quiete e di verde? Ma se il verde sarà scomparso sotto asfalto e cemento? Pare che basti consultare il sito di ogni Comune su Wikipedia per capire che si tratta per lo più di extracomunitari. O in fuga da Paesi in guerra o privi di diritti civili, o anche soltanto desiderosi di stabilirsi qui, dove il diritto principale sembra quello di occupare suolo agricolo con case nuove. Poco importa se ad alto costo ma di bassa qualità, di composizione qualunque e in zone prive di servizi sociali.

Non si può riconoscere significato “tecnico” a previsioni di PGT tanto sballate, che non tengono alcun conto dei veri fenomeni demografici in atto nell’intero Paese, Lombardia compresa: è solo politica miope, sono vere e proprie bugie. E in ciascun paese o città si formano gruppi di cittadini, liste civiche, comitati di ambientalisti che non le credono e non le accettano.
Ad esempio contro i PGT sì sono espresse: a Gorgonzola la Lista civica “Insieme per Gorgonzola”; a Opera l’associazione Amici della Terra lombarda; a Rozzano il comitato “Occhi aperti” e il blog “Rozzano futuro”; a Segrate la Lista civica “Segrate nostra”.
Questi lombardi, poco propensi a farsi prendere in giro, hanno capito alcune verità, forse un po’ complesse per il semplice italiano medio.
Prima: questi PGT non rispondono a esigenze abitative reali. Ci sono da tempo tante case vuote.
Seconda: le previsioni di nuove residenze e le nuove aree di trasformazione servono solo a favorire ulteriore speculazione edilizia.
Terza: la stragrande maggioranza di case e capannoni nuovi rimarrà pure vuota. Costruire servirà a riciclare denaro altrimenti sommerso, o fornito da chissà chi e da chissà dove.
Quarta: da decenni si fa di tutto per cancellare l’agricoltura nella pianura padana.
Quinta: a furia di spargere asfalto e cemento qualunque dovunque, paesi e città diventano più brutti.
Sesta: la qualità della vita di tutti in questo modo peggiora.
Settima: l’economia di queste sfortunate località declina e decade.
Chi non vede le relazioni tra questi sette passi, esprima pure voto favorevole o consenso al PGT magniloquente della propria città. E resti a vedere cosa succederà nei prossimi anni.
A suo tempo, rideremo amaro: noi l’ avevamo detto.

* Lista civica “Insieme per Pavia”

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