Posts Tagged ‘Guido Greco’

Dissequestro

15 ottobre 2013

da Pavia, Giovanni Giovannetti

Il Tribunale del riesame ha accolto la richiesta di dissequestro per buona parte degli appartamenti di Green Campus. I giudici Luigi Riganti, Michela Fenucci e Pietro Balduzzi hanno considerato valida la tardiva Convenzione del 9 luglio tra Comune e proprietà, sottoscritta a reato ormai avvenuto e subito sospesa “in autotutela” dal sindaco Cattaneo. È lo stesso ricorso respinto ad agosto dal Giudice per le indagini preliminari Anna Maria Oddone che, a buon diritto, aveva ritenuto la Convenzione «insufficiente a sanare un abuso già commesso».
Nelle 13 pagine dell’Ordinanza, ai giudici del Riesame non preme attardarsi sulla lottizzazione abusiva (come ha rimarcato il Gip Oddone, è la vera questione), bensì sostanziare il tardivo punto di vista di proprietà e Comune, dando per buona la Convenzione-sanatoria, così da offrire ai rispettabili proprietari una via d’uscita nonostante i gravi reati commessi.
Convenzione-sanatoria che peraltro verte sul “parere” offerto a proprietà e Comune dall’avv. prof. Guido Greco. Secondo lui, «anche la giurisprudenza penale non esclude interventi amministrativi successivi, tenuti ad operare una sanatoria dell’attività amministrativa in ipotesi illegittima», così come il Greco legge nelle sentenze di Cassazione n. 1966-5 dicembre 2001 e 23154-18 maggio 2006 da lui indicate: «la sanzione amministrativa della confisca, che il giudice penale deve necessariamente disporre ex art. 19, va comunque coordinata con il potere di governo del territorio che compete istituzionalmente all’autorità amministrativa comunale. Sicché, quando questa autorità, nell’esercizio legittimo del suo potere, deliberi di autorizzare ex post la lottizzazione o comunque di variare il piano territoriale con recupero urbanistico dell’area abusivamente lottizzata, la confisca giudiziaria non può essere disposta, o se disposta deve essere revocata, giacché il potere giurisdizionale non può sottrarre alla P. A. l’esercizio del potere legislativamente attribuitole, attraverso provvedimenti incompatibili con il legittimo esercizio di quel potere». (more…)

Circo Mezzabarba

6 agosto 2013

Campus Aquae. L’informativa negata e i segreti di Pulcinella
da Pavia, Giovanni Giovannetti

Continuano pavidamente a giocare a nascondino. Con questa lettera di Ivana Dello Iacono, il Comune di Pavia il 2 agosto scorso ha indebitamente negato ad alcuni consiglieri comunali il parere legale dello Studio Greco-Muscardini su due discussi permessi comunali a costruire rilasciati per Campus Aquae al Cravino.
Il Centro sportivo polivalente per studenti (inaugurato nel 2010 su terreni di proprietà dell’Ateneo e contigui alla lottizzazione abusiva di Green Campus) in realtà di studenti ne ha visti pochini, poiché l’83 per cento dei frequentatori non figura iscritto all’Università: uno strano project financing a trentennale gestione di Unisport – società costituita dall’imprenditore Vittorio Pacchiarotti presso il notaio Trotta il 6 dicembre 2005, solo due settimane prima dell’assegnazione – sopra terreni che il Piano regolatore generale tuttora vigente riserva alle attività universitarie. Strano poiché il costruttore si è avvalso di un finanziamento universitario di 4.660.000 euro, fondi statali, in aggiunta a un “canone” annuale di 330.000 euro (in trent’anni sono altri 9.900.000 euro): un ammontare di 14.560.000 euro, per un’opera dal costo netto preventivato di 15.865.811 euro; è quasi l’intero importo. Ancora più perplessità solleva l’esclusivo Centro benessere “universitario” gestito da Vitruviospa srl (sempre di Pacchiarotti), spacciato quale struttura fondamentale per le attività didattiche e di ricerca: l’autorizzazione comunale – del 15 febbraio 2011 – reca la firma del più che indagato dirigente all’Urbanistica Angelo Moro.
La replica comunale ai consiglieri: «Si esprime il diniego per le seguenti motivazioni e considerazioni: il parere legale in questione è stato richiesto al professionista esterno al fine di acquisire ogni ulteriore elemento tecnico-giuridico, in aggiunta a quelli già in possesso degli uffici nell’esercizio della propria attività istruttoria, utili per tutelare gli interessi dell’Ente nell’ambito di una fattispecie caratterizzata da notevole complessità sia in fatto che in diritto, tenuto conto anche dei diversi soggetti coinvolti, della natura particolare dell’intervento (project financing) e soprattutto della concreta esposizione ad eventuali contenziosi correlati all’attività di controllo e o vigilanza avviata dall’Ente. Tale consulenza legale resta, pertanto, caratterizzata dalla riservatezza che mira a tutelare non solo l’opera intellettuale del legale ma anche la stessa posizione dell’amministrazione la quale, esercitando il proprio diritto di difesa, protetto costituzionalmente, deve pur fruire di una tutela non inferiore a quella di qualsiasi altro soggetto dell’ordinamento».
«Notevole complessità sia in fatto che in diritto»? (balle)
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